Potenziale vettore magnetico
Il potenziale vettore magnetico รจ la componente spaziale del quadripotenziale: insieme al potenziale elettrico, che ha natura scalare, essi formano il potenziale associato al campo elettromagnetico. Di particolare interesse ed importanza sono i potenziali ritardati, che tengono conto della velocitร finita (la velocitร della luce c) di propagazione dei potenziali stessi e dei campi.
Definizione
Il potenziale vettore magnetico รจ definito insieme al potenziale elettrico nel seguente modo:[1]
dove e sono rispettivamente il campo elettrico e il vettore induzione magnetica. Il potenziale vettore si misura in .
La definizione di potenziale vettore magnetico, invece, puรฒ essere costruita a partire dalla solenoidalitร del campo e il teorema di Helmholtz, la quale permette di scrivere un campo vettoriale come la somma di una componente irrotazionale ed una solenoidale. Siccome la divergenza del campo magnetico รจ nulla e siccome la divergenza del rotore di un campo vettoriale รจ sempre nulla, allora si puรฒ scrivere che . Ma allora รจ certamente la componente solenoidale di , ed รจ per l'appunto il potenziale vettore. Si noti come non sia stata fissata la componente irrotazionale di ; esso, infatti, รจ noto a meno di un qualunque gradiente di una funzione scalare. Questo fatto viene indicato come invarianza di gauge del campo magnetico.[2]
Nel gauge di Lorenz, inserendo l'espressione dei potenziali nelle equazioni di Maxwell si verifica che la legge di Faraday e la legge di Gauss magnetica si riducono ad identitร , mentre le restanti due equazioni assumono la forma:
e sono equivalenti alle equazioni di Maxwell.[3]
Magnetostatica
Template:Vedi anche In assenza di sorgenti che variano nel tempo, si definisce il potenziale vettore come il campo vettoriale il cui rotore รจ il campo magnetico:[4]
Il potenziale vettore รจ determinato a meno del gradiente di una funzione arbitraria , infatti il rotore di un gradiente รจ identicamente nullo:
Sfruttando questo fatto se ne calcola la divergenza:
ed รจ possibile scegliere un'opportuna funzione in modo tale che:
cosรฌ che la divergenza di sia nulla:
- .
Sfruttando la precedente relazione, e applicando il rotore all'equazione del potenziale vettore si ottiene:
e ricordando la Legge di Ampรจre si ha che:
- .
Questo implica che le componenti di verificano l'equazione di Poisson:[5]
La soluzione dell'equazione esiste ed รจ unica:[6]
In particolare, per circuiti filiformi:
Derivazione esplicita del potenziale vettore
Una derivazione piรน immediata della formula per il potenziale vettore del campo magnetico che non passi per la risoluzione dell'equazione di Poisson si ottiene riesprimendo in funzione della densitร di corrente come segue:
dove gli indici primati si riferiscono all'integrazione sul volume dov'รจ non nulla
Osservando che il rapporto si riscrive come - ovvero come gradiente di una funzione scalare - la scrittura precedente diviene:
Sfruttando la proprietร del rotore :
(il rotore di inteso rispetto alle coordinate non primate รจ ovviamente nullo). Dato che l'integrazione opera sulle variabili mentre l'operatore opera su , รจ possibile tirare fuori dall'integrazione quest'ultimo e l'espressione diviene:
Relazioni integrali
Si รจ visto che esiste un potenziale vettore per il calcolo del campo magnetico tale che:
La corrispondente relazione integrale, tramite il teorema del rotore, ci dice che l'integrale lungo una qualsiasi linea chiusa e orientata che sia contorno di una qualsiasi superficie :
cioรจ la circuitazione del potenziale vettore lungo qualsiasi linea chiusa รจ uguale al flusso del campo magnetico concatenato con tale linea.
Inoltre, il potenziale vettore deve essere solenoidale, quindi per il teorema della divergenza deve essere nullo il flusso calcolato su qualsiasi superficie:
Elettrodinamica
Template:Vedi anche Nel caso piรน generale, in cui le sorgenti variano nel tempo e si tiene conto degli aspetti relativistici, il potenziale magnetico รจ la componente spaziale del quadripotenziale elettromagnetico, definito come:[7]
in cui รจ il potenziale scalare ed il potenziale magnetico vettoriale.
L'unitร di misura di รจ voltยทsecondo/metro nel SI, e Maxwell/centimetro nel sistema di Gauss. Al fine di soddisfare le condizioni imposte dalla relativitร speciale i campi devono essere scritti in forma tensoriale, in modo che nelle trasformazioni di coordinate tra due riferimenti inerziali rispettino le trasformazioni di Lorentz. Nel gauge di Lorenz il tensore elettromagnetico รจ definito a partire dal quadripotenziale nel seguente modo:[8]
Si tratta di un tensore antisimmetrico la cui traccia รจ nulla.
Dato che in un sistema di riferimento inerziale, l'equazione delle onde per i campi รจ data da:
dove sono le componenti della quadricorrente, e:
รจ l'operatore di d'Alembert.[7] Le equazioni di Maxwell espresse in termini dei potenziali scalare e vettore assumono di conseguenza la forma:
Per una data distribuzione di carica e corrente le soluzioni nel SI delle precedenti equazioni sono i potenziali ritardati:
dove:
รจ il tempo ritardato.
Note
Bibliografia
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