Sogno del sophomore

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Nella matematica, il "sogno del sophomore" è la coppia di identità (specialmente la prima)

01xxdx=n=1nn01xxdx=n=1(1)n+1nn=n=1(n)n

scoperte nel 1697 da Johann Bernoulli.

I valori numerici di queste costanti sono approssimativamente 1.291285997... e 0.7834305107..., rispettivamente.

Il nome "sogno del sophomore", che appare in Borwein, Bailey & Girgensohn (2004), è in contrasto con il nome "sogno della matricola" che è assegnato alla identità errata[1] (x+y)n=xn+yn. Il sogno del sophomore sembra "troppo bello per essere vero", ma in realtà lo è.

Dimostrazione

Grafici delle funzioni y=xx (rosso, in basso) e y=xx (grigio, in alto) nell'intervallo (0,1].

Le dimostrazioni delle due identità sono simili, quindi qui si dimostrerà soltanto la seconda. I passi chiave della dimostrazione sono:

In dettaglio, si espande xx come

xx=exp(xlogx)=n=0xn(logx)nn!.

Pertanto, 01xxdx=01n=0xn(logx)nn!dx.

Per la convergenza uniforme della serie di potenze, si può scambiare la sommatoria con l'integrale e ricavare

01xxdx=n=001xn(logx)nn!dx.

Per valutare gli integrali sopra, si può cambiare la variabile utilizzando la sostituzione x=exp(un+1). Con questo cambio di variabile, gli estremi d'integrazioni diventano 0<u<, fornendo l'identità

01xn(logx)ndx=(1)n(n+1)(n+1)0uneudu.

Secondo l'identità integrale di Eulero per la funzione Gamma, si ha

0uneudu=n!,

in modo che

01xn(logx)nn!dx=(1)n(n+1)(n+1).

Sommando (e cambiando indice in modo che inizi in n=1 invece di n=0), si ricava l'identità.

Dimostrazione storica

La dimostrazione originale, fornita in Bernoulli (1697), e presentata nella forma moderna in Dunham (2005), differisce da quella sopra per come è calcolato l'integrale termine a termine 01xn(logx)ndx, ma è tuttavia la stessa, omettendo dettagli tecnici per giustificare i passaggi (come l'integrazione). Invece di operare un cambio di variabile, ottenendo la funzione Gamma (che non era ancora conosciuta), Bernoulli usò l'integrazione per parti per calcolare iterativamente i termini.

L'integrazione per parti procede come segue, variando indipendentemente i due esponenti per ottenere una formula ricorsiva. Si calcola inizialmente un integrale indefinito, omettendo la costante d'integrazione +C sia perché storicamente fu così, sia perché sparisce quando si valuta l'integrale definito. Si può integrare xm(lnx)ndx prendendo u=(lnx)n e dv=xmdx, da cui si ricava:

xm(lnx)ndx=xm+1(lnx)nm+1nm+1xm+1(lnx)n1xdx(for m1)=xm+1m+1(lnx)nnm+1xm(lnx)n1dx(for m1)

(anche nella Tavola degli integrali indefiniti di funzioni logaritmiche). Questo metodo riduce di 1 la potenza del logaritmo nell'integrando e così si può calcolare l'integrale induttivamente, ottenendo

xm(lnx)ndx=xm+1m+1i=0n(1)i(n)i(m+1)i(lnx)ni

dove (n)i indica il fattoriale decrescente; compare una somma finita perché l'induzione si ferma in 0, dal momento che n è un intero.

In questo caso m=n, e sono interi, perciò

xn(lnx)ndx=xn+1n+1i=0n(1)i(n)i(n+1)i(lnx)ni.

Integrando da 0 a 1, tutti i termini si annullano eccetto l'ultimo in 1,[2] si ottiene:

01xn(lnx)nn!dx=1n!1n+1n+1(1)n(n)n(n+1)n=(1)n(n+1)(n+1).

Da un punto di vista moderno, questo è (a meno di una costante moltiplicativa) al calcolare l'identità integrale di Eulero Γ(n+1)=n! per la funzione Gamma in un differente dominio (corrispondente al cambiare la variabile), poiché quest'ultima può essere essa stessa calcolata attraverso ripetute integrazioni per parti.

Note

  1. Sbagliata a meno che non si lavori su un campo o un anello commutativo unitario con caratteristica n, se n è un numero primo (vedere endomorfismo di Frobenius), altrimenti un suo fattore. Il risultato corretto è dato dal teorema binomiale.
  2. Tutti i termini si annullano in 0 perché limx0+xm(lnx)n=0 per la regola di de l'Hôpital (Bernoulli tecnicamente omise il passaggio), e tutti tranne il primo si annullano in 1 poiché ln(1)=0.

Bibliografia

Formula

Funzione xx

Voci correlate

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