Modulo libero

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In matematica, un modulo libero è un modulo particolarmente simile ad uno spazio vettoriale; più precisamente, se A è un anello, un A-modulo è libero se ha una base, ovvero un insieme di elementi linearmente indipendenti che lo genera.

Nel linguaggio della teoria delle categorie, i moduli liberi sono gli oggetti liberi della categoria degli A-moduli.

Definizione e basi

Sia A un anello e M un modulo su A. M è libero se esiste un insieme E di elementi di M tali che:

  • E genera M: ogni elemento di M può essere scritto come combinazione lineare (finita) di elementi di E, ossia per ogni m in M esistono a1,,anA ed e1,,enE tali che m=a1e1++anen;
  • E è linearmente indipendente: se esistono a1,,anA ed e1,,enE tali che a1e1++anen=0, allora tutti gli ai sono uguali a 0.

Mentre ogni modulo possiede un insieme di generatori (ad esempio si può prendere E=M stesso), l'indipendenza lineare è una proprietà molto più stringente: esistono ad esempio moduli in cui nessun insieme non vuoto è linearmente indipendente, come lo -modulo n delle classi di resto modulo n.

Se A è un campo, gli A-moduli sono gli spazi vettoriali, e ognuno di essi ha una base: di conseguenza tutti gli A-moduli sono liberi. Vale anche il viceversa: se tutti gli A-moduli sono liberi, e A è commutativo, allora A è un campo; lasciando cadere l'ipotesi di commutatività, A deve essere un corpo.

Nei moduli liberi, gli elementi della base si comportano come coordinate: segue infatti dall'indipendenza lineare che l'espressione di ogni elemento m come combinazione degli elementi della base è unica. Di conseguenza, un modulo libero è la somma diretta di copie di A.

Un particolare modulo libero è l'anello A stesso. Se A è unitario, ha {1A} come base (è quindi anche ciclico).

Se M è libero, non ha un'unica base; in generale, neppure la cardinalità della base è univocamente determinata. Questa quantità è invariante però per tutti gli anelli commutativi[1] e per tutti gli anelli noetheriani;[2] in particolare si ottiene che la dimensione degli spazi vettoriali è ben definita. Essa viene detta rango del modulo libero.

Proprietà universale

Si può caratterizzare "il" modulo libero generato da un insieme S (unico a meno di isomorfismo unico) tramite una proprietà universale. Dato un insieme S, un A-modulo libero generato da S è un modulo M che contiene S e tale che, per ogni A-modulo N e per ogni morfismo di insiemi f:SN, rimanga determinato uno e un solo omomorfismo di moduli φ:MN tale che φ|S=f. L'omomorfismo φ viene definito sfruttando il fatto, equivalente al fatto che M sia libero su S, che ogni elemento di M si scrive in modo unico come combinazione lineare di elementi di S. Se m=sSass, si pone φ(m)=sSasf(s).

Costruzione

A partire da un insieme arbitrario E, è possibile costruire un A-modulo libero che ha E come base: considerando tutte le combinazioni lineari formali a1e1++anen, per qualsiasi sottoinsieme finito {e1,,en} e qualsiasi a1,,anA; l'addizione e la moltiplicazione scalare vengono poi definiti termine a termine.

A partire da questo si può dimostrare che ogni modulo è quoziente di un modulo libero: dato infatti un insieme di generatori E per M (ad esempio E=M stesso), si può formare il modulo libero su E, e considerare il sottomodulo N generato dalle relazioni tra elementi di M (ad esempio, se e+f=0, allora e+f sarà contenuto in N). Il quoziente L/N risulta isomorfo a M.

Proprietà

Somme e prodotti di moduli liberi sono ancora liberi; lo stesso vale per il prodotto tensoriale di due moduli liberi.

Tutti i moduli liberi sono proiettivi e piatti; unito al fatto che ogni modulo è quoziente di un modulo libero, questo dimostra che ogni modulo ha una risoluzione proiettiva. Al contrario, è raro che i moduli liberi siano iniettivi: ad esempio, se A è commutativo e locale, A stesso (considerato come A-modulo) può essere iniettivo solo se la sua dimensione è 0.[3]

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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