Misura di Radon

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In matematica, una misura di Radon è una misura definita sulla sigma-algebra di uno spazio topologico di Hausdorff che è localmente finita e internamente regolare.

Un problema comune nell'ambito della teoria della misura è quello di trovare una nozione di misura compatibile con la topologia dello spazio topologico in questione. Solitamente per ottenere ciò si definisce una misura sulla sigma-algebra dei boreliani dello spazio, ma questo implica spesso il manifestarsi di alcune difficoltà, come il fatto che la misura può non avere un supporto ben definito. Un approccio alternativo è quello di restringersi a spazi topologici di Hausdorff localmente compatti, e considerare soltanto le misure che corrispondono a funzionali lineari positivi definiti su uno spazio di funzioni continue a supporto compatto. Alcuni autori utilizzano questo caso per la definizione di misura di Radon. In generale, se non vi sono restrizioni a misure non negative e complesse, allora le misure di Radon possono essere definite come costituenti il duale continuo dello spazio delle funzioni continue a supporto compatto.

Definizione

Sia m una misura sulla σ-algebra formata dagli insiemi di Borel di uno spazio topologico di Hausdorff X. La misura m è una misura di Radon se, per ogni insieme di Borel B, m(B) è l'estremo superiore dei valori assunti da m(K) rispetto a tutti i sottoinsiemi compatti K di B (cioè si tratta di una misura internamente regolare) e per ogni punto di X esiste un intorno U tale per cui m(U) è una misura finita, ovvero è una misura localmente finita.

Si definisce spazio di Radon uno spazio metrico separabile (M,d) tale per cui ogni misura di probabilità di Borel su M è internamente regolare. Dal momento che una misura di probabilità è una misura localmente finita, ogni misura di probabilità su uno spazio di Radon è anche una misura di Radon.

Spazi localmente compatti

Quando lo spazio di misura è uno spazio topologico localmente compatto la definizione di misura di Radon può essere espressa per mezzo dei funzionali lineari continui sullo spazio delle funzioni continue a supporto compatto. Questo rende possibile sviluppare la teoria della misura e dell'integrazione anche nell'ambito dell'analisi funzionale, in cui si notano somiglianze con la definizione del concetto di distribuzione.

Sia X uno spazio topologico localmente compatto. Le funzioni continue a valori reali che hanno supporto compatto definite su X formano uno spazio vettoriale 𝒦(X)=CC(X), in cui si può definire naturalmente una topologia localmente convessa. Infatti, lo spazio 𝒦(X) è l'unione degli spazi 𝒦(X,K) composti da funzioni continue il cui supporto è contenuto in compatti K. Ognuno degli spazi 𝒦(X,K) è uno spazio di Banach equipaggiato con la topologia della convergenza uniforme, ma in quanto unione di spazi topologici è un caso particolare di limite diretto di spazi topologici, e pertanto assume la topologia del limite diretto indotta dagli spazi 𝒦(X,K).

Se m è una misura di Radon su X, la mappa:

I:ffdm

è una trasformazione lineare continua e positiva dallo spazio 𝒦(X) in . Il fatto che sia positiva significa che l'integrale I(f)0 quando f è non-negativa, mentre la continuità è intesa rispetto alla topologia del limite diretto, che è equivalente a dire che per ogni sottoinsieme compatto K di X esiste una costante MK tale che per ogni funzione continua a valori reali f definita su X con supporto contenuto in K si verifica:

|I(f)|MKsupxX|f(x)|

Viceversa, per il teorema di Riesz-Markov, ogni funzionale lineare positivo su 𝒦(X) può essere definito per mezzo di un'integrazione rispetto alla misura di Radon, ed è quindi un funzionale continuo.

Si definisce inoltre misura di Radon a valori reali un qualsiasi funzionale lineare continuo su 𝒦(X), cioè appartenente al duale di 𝒦(X). Una misura di Radon a valori reali non è necessariamente una misura con segno.

Per completare la caratterizzazione della teoria della misura per spazi localmente compatti da un punto di vista analitico si devono estendere la misura e l'integrazione per funzioni che non sono continue e aventi supporto compatto. Questo è possibile, in vari passaggi, per le funzioni a valori reali o complessi:

  • inizialmente si definisce l'integrale superiore μ*(g) (ovvero il sup del valore dell'integrale μ con estremo di integrazione superiore variabile) per funzioni inferiormente semicontinue g a partire dalle funzioni a supporto compatto hg come l'estremo superiore dei numeri positivi μ(h);
  • quindi si definisce l'integrale superiore μ*(f) per funzioni positive reali fg come l'estremo inferiore degli integrali superiori μ*(g);
  • si definiscono successivamente lo spazio vettoriale F(X,μ) delle funzioni f su X il cui valore assoluto ha integrale superiore μ*(|f|) finito, e tale integrale definisce una seminorma sullo spazio, che risulta completo rispetto alla topologia indotta dalla seminorma.
  • Si procede poi con la definizione dello spazio vettoriale L1(X,μ) delle funzioni integrabili come la chiusura in F dello spazio delle funzioni continue a supporto compatto, e dunque con l'introduzione (tramite estensione per continuità) dell'operatore integrale. La misura di un insieme è quindi definita attraverso l'integrale (se esiste) della funzione indicatrice dell'insieme stesso.

Tramite questa procedura si ottiene una teoria identica a quella che definisce le misure di Radon come funzioni che assegnano un numero agli insiemi di Borel dello spazio X.

Esempi

Sono misure di Radon:

Bibliografia

  • Template:En L. Ambrosio, N. Fusco, D. Pallara, "Functions of bounded variations and free discontinuity problems". Oxford Mathematical Monographs. The Clarendon Press, Oxford University Press, New York, 2000. MR1857292Zbl 0957.49001
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  • Template:En Template:Cita libro

Voci correlate

Collegamenti esterni

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