Funzionale lineare

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In matematica, e più precisamente in algebra lineare, un funzionale lineare o forma lineare è un'applicazione lineare da uno spazio vettoriale nel suo campo di scalari. Può trattarsi di un funzionale inteso come funzione che ha per argomento un'altra funzione, ma non è necessariamente definito sempre così. Il termine "funzionale lineare" è usato specialmente in analisi funzionale, mentre "forma lineare" è più usato in geometria, dove una forma lineare è un particolare esempio di forma multilineare.

L'insieme dei funzionali lineari agenti su uno spazio vettoriale V forma a sua volta uno spazio vettoriale, lo spazio duale V~ (spesso denotato anche con V* o V).

In n, se i vettori sono rappresentati come vettori colonna, i funzionali lineari sono vettori riga, che agiscono sui vettori colonna per mezzo di un prodotto scalare (in generale, una forma sesquilineare) o un prodotto matriciale (tra un vettore riga a sinistra e un vettore colonna a destra). Ad esempio, dati i vettori colonna:

𝐱=[x1xn]n

allora ogni funzionale lineare f può essere scritto in tali coordinate come una somma del tipo:

f(𝐱)=a1x1++anxn

Si tratta del prodotto matriciale tra il vettore riga [a1an] e il vettore colonna 𝐱:

f(𝐱)=[a1an][x1xn]

I funzionali lineari sono stati inizialmente introdotti nell'ambito dell'analisi funzionale, in particolare nello studio degli spazi funzionali vettoriali. Un tipico esempio di funzionale lineare è l'operatore integrale di Riemann:

I(f)=abf(x)dx

che è definito sullo spazio vettoriale C[a,b] delle funzioni continue sull'intervallo [a,b] e mappa nel campo dei reali . La linearità si vede da note proprietà degli integrali:

I(f+g)=ab(f(x)+g(x))dx=abf(x)dx+abg(x)dx=I(f)+I(g)
I(αf)=abαf(x)dx=αabf(x)dx=αI(f)

I funzionali lineari sono molto utilizzati in fisica.

Definizione

Sia V uno spazio vettoriale su un campo K. Un funzionale lineare f è una funzione lineare da V a K.[1] Valgono quindi le seguenti relazioni:

f(𝐯+𝐰)=f(𝐯)+f(𝐰)𝐯,𝐰V
f(a𝐯)=af(𝐯)𝐯V,aK

Date due funzioni misurabili a valori positivi fLp() e gLp(), con p1+p'1=1, per la disuguaglianza di Hölder si ha che fgL1(). Considerando la funzione g, è quindi possibile definire:

G(f)=f¯gdx

per ogni fLp(). L'operatore G è allora un operatore limitato, la cui norma non è maggiore della q-norma di g. Ogni funzionale limitato di Lp() può essere scritto in tal modo per un qualche gLp().

L'insieme di tutti i funzionali lineari da V in K, essendo chiuso rispetto alle operazioni di somma e prodotto per scalare, forma uno spazio vettoriale V~, lo spazio duale di V.[1] Se V ha dimensione n, allora anche V~ ha dimensione n. La mappa che associa ad ogni gLp il corrispondente funzionale lineare G definito su Lp è un isomorfismo isometrico di Lp nel duale di Lp.[2]

Se V è uno spazio vettoriale sui numeri reali o complessi, ed è dotato di una topologia che lo rende uno spazio vettoriale topologico, risultano particolarmente interessanti i funzionali lineari continui, che formano un sottospazio dello spazio duale detto spazio duale continuo o anche duale topologico. Per distinguerlo dal duale continuo, il generico spazio duale è talvolta detto spazio duale algebrico. In dimensione finita, comunque, il duale algebrico e il duale continuo coincidono poiché ogni funzionale lineare è un operatore lineare continuo. In generale il duale continuo è un sottospazio del duale algebrico. Si usa spesso denotare con V* il duale algebrico e con V il duale continuo, sebbene la notazione sia varia a seconda degli autori.

Si definisce un funzionale lineare positivo un funzionale G  tale che G(f)0 per ogni f puntualmente positiva.[3] Si dimostra che ogni funzionale lineare positivo è continuo.

Esempi

  • La funzione f:n data da:
(x1,,xn)x1
è un funzionale lineare che associa ad ogni vettore dello spazio euclideo la sua prima coordinata.
  • Il funzionale:
fabf(x)dx
associa ad una funzione integrabile f, definita sull'intervallo [a,b] ed a valori nei numeri reali o complessi, l'integrale di f tra i due estremi. Qui lo spazio vettoriale V può essere ad esempio quello delle funzioni continue sull'intervallo, oppure quello più grande delle funzioni integrabili. In entrambi i casi V ha dimensione infinita.
  • Sia Pn lo spazio vettoriale delle funzioni polinomiali a valori reali di grado inferiore a n definite su [a,b]. Se c[a,b], sia evc:Pn il funzionale di valutazione:
evcf=f(c)
La mappa ff(c) è lineare dal momento che:
(f+g)(c)=f(c)+g(c)
(αf)(c)=αf(c)
Se x0,,xn sono n+1 punti distinti di [a,b] allora l'insieme dei funzionali evxi forma una base dello spazio duale di Pn.

Basi in dimensione finita

Sia 𝐞1,𝐞2,,𝐞n una base (qualsiasi) dello spazio vettoriale V. Lo spazio duale V~ possiede allora una base ω~1,ω~2,,ω~n, detta base duale, definita dalla proprietà:

ω~i(𝐞j)={1se i=j,0se ij.

In modo più compatto si può scrivere anche:

ω~i(𝐞j)=δji

dove δji è il delta di Kronecker, ed apici e pedici denotano la covarianza e controvarianza degli indici utilizzati.

Un funzionale lineare u~V~ può essere espresso come combinazione lineare di funzionali di base, con coefficienti ui:

u~=i=1nuiω~i

Allora, applicando il funzionale u~ al vettore di base 𝐞j si ottiene:

u~(𝐞j)=i=1n(uiω~i)𝐞j=iui(ω~i(𝐞j))=iuiδij=uj

Questa relazione mostra come si può estrarre una singola componente di un funzionale lineare applicando il funzionale al corrispondente vettore di base.

Se V possiede un prodotto interno, allora si può scrivere esplicitamente una formula per la base duale di una base data. Se 𝐞1,𝐞2,𝐞3 è una base di V, la base duale è:

ω~i(𝐯)=12j=13k=13εijk(𝐞j×𝐞k)𝐞1𝐞2×𝐞3,𝐯i=1,2,3

dove εijk è il simbolo di Levi-Civita e , il prodotto interno su V.

In dimensione maggiore:

ω~i(𝐯)=1i2<i3<<innεii2in(𝐞i2𝐞in)(𝐞1𝐞n),𝐯

dove è l'operatore star di Hodge.

Note

Bibliografia

  • Template:Cita libro
  • Template:En Bishop, Richard; Goldberg, Samuel (1980), "Chapter 4", Tensor Analysis on Manifolds, Dover Publications, ISBN 0-486-64039-6
  • Template:En Halmos, Paul (1974), Finite dimensional vector spaces, Springer, ISBN 0-387-90093-4
  • Template:En Lax, Peter (1996), Linear algebra, Wiley-Interscience, ISBN 978-0-471-11111-5
  • Template:En Misner, Charles W.; Thorne, Kip. S.; Wheeler, John A. (1973), Gravitation, W. H. Freeman, ISBN 0-7167-0344-0
  • Template:En Rudin, Walter (1991), Functional Analysis, McGraw-Hill Science/Engineering/Math, ISBN 978-0-07-054236-5
  • Template:En Schutz, Bernard (1985), "Chapter 3", A first course in general relativity, Cambridge, UK: Cambridge University Press, ISBN 0-521-27703-5

Voci correlate

Collegamenti esterni

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