Pfaffiano

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In matematica, e più specificamente in algebra lineare, il determinante di una matrice antisimmetrica può sempre essere scritto come il quadrato di un polinomio costruito a partire dagli elementi della matrice. Questo polinomio è chiamato lo Pfaffiano della matrice.

Lo Pfaffiano è nullo per le matrici antisimmetriche di ordine dispari, mentre per le matrici di ordine pari, cioè del tipo 2n×2n, è un polinomio di grado n.

Il termine Pfaffiano è stato introdotto da Arthur Cayley, che lo usò nel 1852:The permutants of this class (from their connection with the researches of Pfaff on differential equations) I shall term "Pfaffians". Il termine onora dunque la memoria del matematico tedesco Johann Friedrich Pfaff.

Definizione

Sia π l'insieme delle partizioni in coppie non ordinate di {1,2,,2n}. Queste sono (usando la notazione del semifattoriale) esattamente (2n1)!!. Una partizione può essere scritta come:

α={(i1,j1),(i2,j2),,(in,jn)}

con ik<jk e i1<i2<<in. Associando ad α la permutazione:

π=[12342ni1j1i2j2jn]

sia sgn(α) il suo segno. Sia inoltre A={aij} una matrice antisimmetrica 2n×2n. Data una partizione α, si definisce il valore:

Aα=sgn(α)ai1,j1ai2,j2ain,jn

Si può definire lo Pfaffiano di A come:

Pf(A)=αΠAα

Lo Pfaffiano di una matrice antisimmetrica n×n, con n dispari, è per definizione nullo.

Definizione ricorsiva

Per convenzione lo Pfaffiano della matrice 0×0 è 1. Lo Pfaffiano di una matrice A={aij} antisimmetrica 2n×2n con n>0 può essere calcolato ricorsivamente come

Pf(A)=i=22n(1)ia1iPf(A1^i^),

dove A1^i^ indica la matrice A a cui sono state rimosse le righe e le colonne 1 ed i.

Definizione alternativa

È possibile associare ad ogni matrice antisimmetrica A={aij} di dimensione 2n×2n un bivettore:

ω=i<jaijeiej

dove {e1,e2,,e2n} è la base usuale di 2n. Lo Pfaffiano è quindi definito come l'equazione:

1n!ωn=Pf(A)e1e2e2n

dove ωn rappresenta il prodotto vettoriale di ω con sé stesso n volte.

Identità

Per una matrice antisimmetrica A={aij} di dimensione 2n×2n ed una generica matrice B={bij} anch'essa di dimensione 2n×2n, si ha:

  • Pf(A)2=det(A)
  • Pf(BABT)=det(B)Pf(A)
  • Pf(λA)=λnPf(A)
  • Pf(AT)=(1)nPf(A)

Per una matrice diagonale a blocchi del tipo:

A1A2=[A100A2]

Si ha:

Pf(A1A2)=Pf(A1)Pf(A2)

Per una matrice arbitraria 2n×2n denotata con M:

Pf[0MMT0]=(1)n(n1)/2detM

Se A dipende da qualche variabile xi allora il gradiente dello Pfaffiano è dato da:

1pf(A)pf(A)xi=12tr(A1Axi)

mentre l'hessiana di uno Pfaffiano è data da:

1pf(A)2pf(A)xixj=12tr(A12Axixj)12tr(A1AxiA1Axj)+14tr(A1Axi)tr(A1Axj)

Applicazioni

Lo Pfaffiano è un polinomio invariante per congruenza delle matrici antisimmetriche (se rappresenta una applicazione lineare, non è invariante rispetto ad un generale cambio di base ma lo è per una trasformazione ortogonale). Come tale, svolge un ruolo importante nella teoria delle classi caratteristiche. In particolare, può essere usato per definire la classe di Eulero di una superficie di Riemann, usata nel Teorema generalizzato di Gauss-Bonet

Esempi

Pf[0aa0]=a
Pf[0abca0debd0fcef0]=afbe+dc
Pf[0λ1λ100000λ2λ200000λnλn0]=λ1λ2λn

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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