Grangeinae
Grangeinae Benth. & Hook.f., 1873 è una sottotribù di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae e tribù Astereae/clade Bellis lineage).[1][2]
Etimologia
Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Grangea Adans., 1763. Il nome del genere è stato assegnato dal botanico francese di origine scozzese Michel Adanson (1727 – 1806) probabilmente per commemorare il nome "Grange".[3]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dai botanici George Bentham (1800-1884) e Joseph Dalton Hooker (1817-1911) nella pubblicazione " Genera Plantarum ad exemplaria imprimis in herbariis Kewensibus" (Gen. Pl. [Bentham & Hooker f.] 2(1): 166, 176) del 1873.[4]
Descrizione

Psiadia_arguta

Nidorella_ivifolia
Dichrocephala_integrifolia

Psiadia_punctulata
Portamento. Le specie di questo gruppo hanno un habitus di tipo erbaceo annuale o perenne con superfici normalmente ghiandolose.[5][6][7][8][9]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie in genere sono disposte in modo alternato, picciolate o sessili. Possono essere sia basali che caulinari. La lamina varia da pennatifida a pennatosetta oppure intera; i bordi a volte sono dentati.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono sia scapose (capolini solitari) che composte da alcuni capolini raccolti in sciolte formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato o disciforme con fiori eterogami o omogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, non carenate e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie. Il ricettacolo può essere sia nudo che con pagliette a protezione della base dei fiori; la forma in genere è conica.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su 2 - 4 serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi o funzionalmente maschili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Corolla:
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice le ligule sono assenti o appena sporgenti l'involucro; il colore è bianco, grigiastro o porpora;
- fiori del disco: la forma è tubulare terminante in 4 lobi più o meno deltati; il colore è giallo.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[9][11]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[5] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[12] I due bracci dello stilo hanno una forma deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);
- achenio: gli acheni, con forme compresse e con due nervature laterali e setolosi, possono essere sia ghiandolosi che privi di ghiandole; la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; le setole talvolta hanno delle punte a forma di ancora;
- pappo: il pappo è assente o formato da corte setole o da una coroncina di scaglie connate alla base.
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
Le specie di questa sottotribù sono distribuite soprattutto in Africa.
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Astereae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, la tribù Astereae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Gnaphalieae e Anthemideae.[16][17]
I caratteri più notevoli della tribù Astereae sono: la base delle antere sono prive di code e non sono calcarate (speronate); le linee stigmatiche dei bracci dello stilo sono totalmente separate; i due bracci dello stilo hanno una forma breve o allungata da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli (all'esterno, mentre all'interno sono glabri). La distribuzione della maggior parte delle specie di questo gruppo è nelle regioni temperate nord e sud.[8]
In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
La sottotribù di questa voce è inclusa nel lignaggio Bellis lineage relativo agli areali dell'Africa, Madagascar e Asia sud-est. Questo gruppo, esclusi i taxa americani (Egletes e Plagiocheilus) e asiatico-australi (Erodiophyllum) è monofiletico; tuttavia molti taxa dell'Asia meridionale non sono ancora ben conosciuti e rimangono ancora alcuni taxa incerti (vedi il gruppo Incertae sedis).[8]
La sottotribù è divisa in tre gruppi:
- (1) gruppo eterogeneo formato dai generi: Ceruana - Colobanthera - Dacryotrichia - Dichrocephala - Grangea - Grangeopsis - Grauanthus - Gyrodoma - Mtonia - Nidorella - Rhamphogyne ;
- (2) "Psiadia group" formato dai generi: Heteroplexis - Microglossa - Psiadia - Welwitschiella (a lungo considerata in Heliantheae o in Athroismeae[9]);
- (3) Incertae sedis: Cyathocline ; in questo gruppo sono comprese anche alcune specie (come Conyza incisa, Conyza ageratoides e Conyza stricta) del genere Conyza Less. attualmente considerato sinonimo di Erigeron L.; inoltre il genere Heteromma Benth., della sottotribù Homochrominae, è inserito anche in Grangeinae.[2]
Il cladogramma seguente (semplificato) mostra la posizione filogenetica di alcuni generi di questa sottotribù:[18]
I caratteri distintivi delle specie di questa sottotribù sono:[9]
- i fiori del raggio sono spesso mancanti o ridotti;
- il ricettacolo spesso ha la forma conica o ciatiforme;
- il pappo è ridotto o mancante;
- gli acheni sono privi di becco;
- le setole degli acheni talvolta hanno delle punte a forma di ancora;
Il numero cromosomico delle specie di questo gruppo è 2n = 18.[9]
Composizione della sottotribù
La sottotribù Grangeinae comprende 16 generi e 132 specie.[9][2]
| Genere | N. specie | Distribuzione | Caratteri più significativi | Numeri cromosomici | Fiori |
|---|---|---|---|---|---|
| Ceruana Forssk., 1775 |
Una specie: Ceruana pratensis Forssk., 1775 |
Africa centrale | Il ricettacolo, piano, è provvisto di pagliette. - I fiori esterni sono tubolari senza lembo. | ||
| Colobanthera Humbert, 1923. |
Una specie: Colobanthera waterlotii Humbert, 1923 |
Madagascar | I fiori del disco sono funzionalmente staminali. - I fiori del disco e gli acheni sono largamente fusiformi. - Le antere sono prive delle appendici apicali. - Il ricettacolo è piatto. | ||
| Cyathocline Cass., 1829 |
Una specie: Cyathocline purpurea (Buch.-Ham. ex D.Don) Kuntze, 1891 |
Asia sud-orientale | I fiori del disco sono funzionalmente maschili. - Le appendici apicali delle antere sono presenti. - Il ricettacolo ha la forma di una cupola. | 2n = 18 | |
| Dacryotrichia Wild, 1973 |
Una specie: Dacryotrichia robinsonii Wild, 1973 |
Zambia | I capolini sono omogami. - Gli acheni non sono alati. - I segmenti del pappo non sono fusi alla base. | ||
| Dichrocephala L'Her. ex DC., 1833 |
4 | Africa (centrale e meridionale) e Asia (meridionale) | Le foglie sono più o meno divise. - I fiori sono tutti tubulosi. - Il pappo ha un anello papilloso, oppure 1 o 2 setole fuse alla base, oppure è mancante. | ||
| Grangea Adans., 1763 |
10 | Africa centrale e meridionale e Asia meridionale | Il ricettacolo varia da emisferico a conico oppure è colonnare. - La corolla dei fiori del disco ha dei lobi ampi e patenti. - Il pappo è parzialmente fuso in una corona di scaglie dentate o lacerate. | ||
| Grangeopsis Humbert, 1923 |
Una specie: Grangeopsis perrieri Humbert, 1923 |
Madagascar | I capolini sono omogami. - Gli acheni sono ampiamente alati. - I segmenti del pappo sono fusi alla base. | ||
| Grauanthus Fayed, 1979 |
2 | Africa centrale | I fiori femminili non sono del tipo radiato. - Gli apici dei fiori femminili hanno 4 denti. - Il ricettacolo è piatto o scarsamente convesso | ||
| Gyrodoma Wild, 1974 |
Una specie: Gyrodoma hispida (Vatke) Wild, 1974 |
Mozambico | Le foglie sono pennatifide con lobi dentati. - La corolla dei fiori femminili è di tipo radiato. - Il ricettacolo varia da emisferico a conico. | ||
| Heteroplexis C.C.Chang, 1937 |
3 | Cina | Il portamento è più o meno arbustivo. - Le foglie sono usualmente sessili. - I lobi dei fiori del disco sono disuguali (i lobi esterni sono più lunghi) | ||
| Microglossa DC., 1836 |
10 | Africa centrale e Asia orientale | Le piante non sono glutinose. - Le venature delle foglie sono decisamente ascendenti e longitudinali. - I fiori del disco sono bisessuali. | ||
| Mtonia Beentje, 1999 |
Una specie: Mtonia glandulifera Beentje, 1999 |
Tanzania | Le foglie sono intere e semplici. - La corolla dei fiori femminili è di tipo radiato. - Il ricettacolo ha delle forme convesse o toroidali. | ||
| Nidorella Cass., 1825 |
30 | Africa e in Asia meridionale | I capolini sono eterogami e radiati. - Il pappo normalmente è formato da 12 - 50 lunghe setole. - Il ricettacolo è piano-convesso; | 2n = 18 | |
| Psiadia Jacq., 1797 |
64 | Africa orientale e meridionale, Penisola Arabica e India | Le venature delle foglie sono pennate. - I fiori del raggio sono disposti su parecchie serie. - Il pappo è formato da corte setole connate alla base. | ||
| Rhamphogyne S.Moore, 1914 |
Una specie: Rhamphogyne rhynchocarpa (Balf.f.) S.Moore, 1914 |
Rodrigues | I fiori del disco sono bisessuali. - I fiori del disco sono più numerosi di quelli del raggio. - Le brattee dell'involucro sono cigliate e sono circa 6. - Gli acheni sono obcompressi. | ||
| Welwitschiella O.Hoffm, 1893 |
Una specie: Welwitschiella neriifolia O.Hoffm, 1893 |
Angola e Zambia | I capolini sono del tipo disciforme. - Il ricettacolo è privo di pagliette a protezione della base dei fiori. |
Visione sinottica della sottotribù
L’elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un taxon dall'altro):[9]
Gruppo eterogeneo
- 1A: il ricettacolo è provvisto di pagliette;
- Ceruana Forssk.
- 1B: il ricettacolo è privo di pagliette;
- 2A: il pappo è composto di 3 - 50 setole separate, snelle o piatte;
- 3A: i capolini sono eterogami con fiori periferici femminili;
- 4A: il pappo è formato da 3 - 8 corte setole; il ricettacolo è conico;
- Grangea grangeoides (J.-P.Lebrun & Stork) Beentje & O.Lachenaud. (In alcune trattazioni questa specie è indicata come Akeassia grangeoides J.-P.Lebrun & Stork[2])
- 4B: il pappo normalmente è formato da 12 - 50 lunghe setole; il ricettacolo è piano convesso;
- Nidorella Cass..
- 3B: i capolini sono omogami;
- 5A: gli acheni sono ampiamente alati; i segmenti del pappo sono fusi alla base;
- Grangeopsis Humbert.
- 5B: gli acheni non sono alati; i segmenti del pappo non sono fusi alla base;
- Dacryotrichia Wild.
- 2B: il pappo è rudimentale o mancante (raramente con 1 o 2 setole);
- 6A: i fiori del disco sono funzionalmente maschili;
- 7A: le antere sono prive delle appendici apicali; il ricettacolo è piatto;
- Colobanthera Humbert.
- 7B: le appendici apicali delle antere sono presenti; il ricettacolo ha la forma di una cupola;
- Cyathocline Cass..
- 6B: i fiori del disco sono bisessuali;
- 8A: la corolla dei fiori femminili è di tipo radiato;
- 9A: le foglie sono pennatifide con lobi dentati; il ricettacolo varia da emisferico a conico;
- Gyrodoma Wild.
- 9B: le foglie sono intere e semplici; il ricettacolo ha delle forme convesse o toroidali;
- Mtonia Beentje.
- 8B: la corolla dei fiori femminili non è di tipo radiato;
- 10A: il ricettacolo è piatto o scarsamente convesso;
- Grauanthus Fayed.
- 10B: il ricettacolo varia da emisferico a conico oppure è colonnare;
- 11A: il pappo ha un anello papilloso, oppure 1 o 2 setole, oppure è mancante; la corolla dei fiori del disco è campanulata con lobi non patenti;
- Dichrocephala L'Hér. ex DC.
- 11B: il pappo è parzialmente fuso in una corona di scaglie dentate o lacerate; la corolla dei fiori del disco ha dei lobi ampi e patenti;
- Grangea Adans.
Alla chiave precedente va aggiunto il genere Rhamphogyne S. Moore aggiunto recentemente.
Psiadia group
- 1A: i lobi dei fiori del disco sono disuguali (i tre lobi esterni sono più lunghi);
- Heteroplexis C.C. Chang.
- 1B: i lobi dei fiori del disco sono tutti uguali;
- 2A: le piante non sono glutinose; le venature delle foglie sono decisamente ascendenti e longitudinali; i fiori del disco sono bisessuali;
- Microglossa DC..
- 2B: le piante sono glutinose; le venature delle foglie sono pennate; i fiori del disco sono funzionalmente maschili;
- 3A: le venature delle foglie sono pennate; il pappo è formato da corte setole connate alla base; i fiori del raggio sono disposti su parecchie serie;
- Psiadia Jacq. ex Willd.
- 3B: la venatura delle foglie è unica; il pappo è formato da scaglie; i fiori del raggio sono disposti su 1 - 2 serie;
- Psiadia humilis (Humbert) G.L.Nesom. (In alcune trattazioni questa specie è indicata come Psiadiella humilis Humbert[9])
Alla chiave precedente va aggiunto il genere Welwitschiella O.Hoffm, aggiunto recentemente, e il genere Sarcanthemum Cass., 1818 (una specie: Sarcanthemum coronopus Cass.) la cui posizione è incerta.[9]
Generi della flora spontanea italiana
Nella flora spontanea italiana sono presenti i seguenti generi di questo gruppo:[19]
- Dichrocephala: Dichrocephala integrifolia (L.f.) Kuntze - Dicrocefala.
Generi esclusi per riclassificazione
In base alla precedente tassonomia della sottotribù[9] le seguenti entità sono state trasferite:[2]
- Genere Egletes Cass.: trasferito nella sottotribù Egletinae).
- Genere Heteromma Benth.: trasferito nella sottotribù Homochrominae).
- Genere Plagiocheilus Arn. ex DC.: trasferito nella sottotribù Baccharidinae).
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita web
- ↑ 5,0 5,1 Template:Cita.
- ↑ 6,0 6,1 Template:Cita.
- ↑ 7,0 7,1 Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 8,2 8,3 Template:Cita.
- ↑ 9,00 9,01 9,02 9,03 9,04 9,05 9,06 9,07 9,08 9,09 9,10 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
- ↑ Template:Cita web
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Grangeinae IPNI Database
- Grangeinae The Taxonomicon & Systema Naturae 2000
- Conyzinae The Astereae Working Group