Cyathocline purpurea

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Cyathocline purpurea (Buch.-Ham. ex D.Don) Kuntze, 1891 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Bellis lineage) e sottotribù Grangeinae. Cyathocline purpurea è anche l'unica specie del genere Cyathocline Cass., 1829.[1][2][3]

Etimologia

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Carl Ernst Otto Kuntze (1843-1907) nella pubblicazione " Revisio Generum Plantarum: vascularium omnium atque cellularium multarum secundum leges nomeclaturae internationales cum enumeratione plantarum exoticarum in itinere mundi collectarum ... Leipzig" ( Revis. Gen. Pl. 1: 333) del 1891.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Alexandre Henri Gabriel de Cassini (1781-1832) nella pubblicazione " Annales des sciences naturelles; comprenant la physiologie animale et végétale, l’anatomie comparée des deux règnes, la zoologie, la botanique, la minéralogue et la géologie. Paris." (Ann. Sci. Nat. (Paris) 17: 419 ) del 1829.[5]

Descrizione

Il portamento
Le foglie
Infiorescenza

Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo annuale (o perenne) con superfici ghiandolose o irsute.[6][7][8][9][10][11]

Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o ramosa.

Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato e sessile. La lamina, auricolata, è pennatifida con denti appuntiti.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da alcuni capolini raccolti in sciolte formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale brevemente peduncolato di tipo disciforme. I capolini sono formati da un involucro, con forme da campanulate a emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, non carenate, con forme lineari-lanceolate, con apici strettamente acuti, con margini scarioso-cigliati e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 2 - 3 serie. Il ricettacolo è nudo, senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è a forma di cupola.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su alcune serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
  • fiori del disco (centrali): sono pochi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice le ligule sono filiformi con lembi ovali; il colore è porpora;
    • fiori del disco: la forma è tubulare terminante in modo campanulato con 5 lobi, patenti, ampiamente triangolari; il colore è porpora.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate; le appendici apicali delle antere hanno delle forme triangolari; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][13]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[6] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[14] I due bracci dello stilo hanno una forma lineare-lanceolata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);

  • achenio: gli acheni, da obovoidi a fusiformi, sono glabri; la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; le setole talvolta hanno delle punte a forma di ancora;
  • pappo: il pappo è assente.

Biologia

Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

La specie di questa voce è distribuita in Asia sud-orientale.[3]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Cyathocline (insieme alla sottotribù Grangeinae) è incluso nel lignaggio "Bellis lineage" relativo agli areali dell'Africa, Madagascar e Asia sud-est. La sottotribù Grangeinae è divisa in tre gruppi: un gruppo eterogeneo, uno denominato "Psiadia group" e alcuni taxa Incertae sedis. Il genere di questa voce è incluso nel terzo gruppo (la posizione di questo genere è ancora incerta).[2]

I caratteri distintivi della specie Cyathocline purpurea sono:[10]

  • i fiori del disco sono funzionalmente maschili;
  • le appendici apicali delle antere sono presenti;
  • il ricettacolo ha la forma di una cupola.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[10]

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Blumea purpurea (Buch.-Ham. ex D.Don) W.P.Li
  • Tanacetum purpureum Buch.-Ham. ex D.Don
  • Artemisia hirsuta Rottler
  • Artemisia paniculata Rottler ex DC.
  • Cyathocline birmanica Gand.
  • Cyathocline jacquemontii Gagnep.
  • Cyathocline lawii Wight
  • Cyathocline lyrata Cass.
  • Cyathocline purpurea var. alba Santapau
  • Cyathocline purpurea var. bicolor Santapau
  • Cyathocline stricta DC.
  • Dichrocephala minutifolia Vaniot
  • Tanacetum gratum Wall. ex DC.
  • Tanacetum viscosum Wall.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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