Dacryotrichia robinsonii
Dacryotrichia robinsonii Wild, 1973 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Bellis lineage) e sottotribù Grangeinae. Dacryotrichia robinsonii è anche l'unica specie del genere Dacryotrichia Wild, 1973.[1][2][3]
Etimologia
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Hiram Wild (1917-1982) nella pubblicazione " Garcia de Orta. Serie de Botanica. Revista da Junta de Investigacoes do Ultramar" ( Garcia de Orta, Ser. Bot. 1(1-2): 67) del 1973.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Descrizione
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo annuale con superfici pelose o sparsamente ghiandolose.[5][6][7][8][9]
Fusto. La parte aerea è eretta o patente, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato e sono sessili. La lamina è stretta, subauricolata con contorno pennatosetto con 2 - 6 lobi con forme da lineari a spatolate.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da alcuni capolini (circa 10) raccolti in sciolte formazioni cimose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato. I capolini sono formati da un involucro, con forme emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee, non carenate, con forme da oblunghe a obovate, con apici da acuti o ottusi, margini ialini e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 2 - 3 serie. Il ricettacolo può essere sia nudo che con pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piano-convessa. Lunghezza del peduncolo: 1 - 2 cm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): non sono presenti;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Corolla: (fiori del disco) la forma alla base è ampiamente imbutiforme terminante in lobi eretti e ampiamente triangolari; il colore è giallo-arancio.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme lanceolate, subottuse; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[9][11]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[5] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[12] I due bracci dello stilo hanno una forma deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);
- achenio: gli acheni, con forme compresse e base attenuata, sono sparsamente ghiandolosi; la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; le setole talvolta hanno delle punte a forma di ancora;
- pappo: il pappo, persistente, è formato da 10 setole bianche e piatte (alcune sono corte).
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Zambia.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]
Filogenesi
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Dacryotrichia (insieme alla sottotribù Grangeinae) è incluso nel lignaggio "Bellis lineage" relativo agli areali dell'Africa, Madagascar e Asia sud-est. La sottotribù Grangeinae è divisa in tre gruppi: un gruppo eterogeneo, uno denominato "Psiadia group" e alcuni taxa Incertae sedis.[2] Il genere di questa voce è incluso nel primo gruppo.
I caratteri distintivi della specie Dacryotrichia robinsonii sono:[9]
- i capolini sono omogami;
- gli acheni non sono alati;
- i segmenti del pappo non sono fusi alla base.
Note
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- ↑ 2,0 2,1 2,2 Template:Cita.
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- ↑ 9,0 9,1 9,2 9,3 Template:Cita.
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Dacryotrichia robinsonii Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Dacryotrichia Royal Botanic Gardens KEW - Database