Radiazione di dipolo elettrico

Da testwiki.
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Evoluzione in tempo reale del campo elettrico generato da un dipolo oscillante alla frequenza di circa 0.16 Hz (pulsazione: 1 radiante al secondo). Il rosso indica un'elevata intensità, mentre il verde e il blu indicano direzioni opposte del campo.

In fisica, la radiazione di dipolo elettrico è la radiazione elettromagnetica prodotta da un dipolo elettrico accelerato. Se oscillante è detto, solitamente, dipolo oscillante o antenna dipolare.

Lo studio del dipolo elettrico si basa sullo sviluppo in multipoli del potenziale elettrico generato da una distribuzione di carica e corrente oscillante nel tempo.

Espressione dei campi

La descrizione della radiazione prodotta dal dipolo è basata sull'espressione dei potenziali ritardati, che vengono definiti a partire dai potenziali scalare (o elettrico) e vettore validi nei casi stazionari, e che tengono conto del fatto che gli effetti dovuti a variazioni delle sorgenti si propagano nel campo non istantaneamente.

Il comportamento del dipolo oscillante è governato dalla seguente relazione:

𝐩=𝐩0sin(ωt+ϕ)

dove 𝐩0, il momento di dipolo massimo del dipolo oscillante, è diretto come l'asse z. Il potenziale vettore ritardato generato dal dipolo è fornito dall'integrale sulle variabili primate, con tau il volume del conduttore di cui è formato il dipolo:

𝐀(𝐫,t)=μ04π𝐉(t|𝐫𝐫|c)|𝐫𝐫|dτ

Il campo di maggiore interesse è quello lontano dal dipolo, e pertanto si trascura 𝐫 rispetto a 𝐫, che diventa una costante e viene estratto dall'integrale. Il risultato che si ottiene è:

𝐀(𝐫,t)=μ04π𝐩˙(trc)r=μ04πω𝐩0rcos(ω(trc))

Imponendo la validità del gauge di Lorenz si mostra il potenziale scalare V:

Vt=c2𝐀=1ε0μ0Azz=14πε0(p¨cr+p˙r2)zr
V(𝐫,t)=14πε0(p˙cr+pr2)zr

I campi elettrico e magnetico generati dal dipolo si ottengono dal rotore di 𝐀 e dal gradiente di V. In coordinate sferiche, essi prendono la forma:

Er=2cosθ4πε0r2(p˙c+pr)Br=0
Eθ=sinθ4πε0r(p¨c2+p˙cr+pr2)Bθ=0 
Eϕ=0Bϕ=μ04πsinθr(p¨c+p˙r)

Da queste espressioni si vede come 𝐄 e 𝐁 siano punto per punto ortogonali. Le linee di forza di 𝐁 sono circonferenze centrate intorno all'asse z, mentre 𝐄 giace nel piano formato dal raggio vettore 𝐫 e z.

Vettore di Poynting ed equazione di Larmor

Template:Vedi anche Per calcolare l'energia associata ai campi si utilizza il vettore di Poynting:

𝐒=𝐄×𝐁μ0

le cui componenti sono:

Sr=sin2θ16π2ε0c3(p¨r)2116π2ε0[2p¨p˙c2r+p˙pr3+(p¨p+p˙2)cr2]sin2θr2
Sθ=116π2ε0[p¨p˙c2r+p˙pr3+(p¨p+p˙2)cr2]2sinθcosθr2
Sϕ=0

Calcolando la media temporale della componente radiale su un periodo, i termini delle parentesi quadre si annullano e la media del vettore è:

𝐒=sin2θ32π2ε0c3(p¨r)2r^

I termini che si annullano nell'operazione di media non contribuiscono invece alla propagazione e sono detti termini di campo vicino. La potenza media irraggiata vale:

P=ω4p022μ06πc=μ06πcp¨¯2

mentre la potenza totale emessa è data da:[1]

P=ω4|𝐩|212πε0c3

nota anche come equazione di Larmor.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Template:Portale