Composizione di funzioni: differenze tra le versioni

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Template:F In matematica, la composizione di funzioni è l'applicazione di una funzione al risultato di un'altra funzione. Più precisamente, una funzione f tra due insiemi X e Y associa ogni elemento di X a uno di Y: in presenza di un'altra funzione g che associa ogni elemento di Y a un elemento di un altro insieme Z, si definisce la composizione di f e g come la funzione che associa ogni elemento di X a uno di Z usando prima f e poi g. Il simbolo Unicode dell'operatore è (U+2218).

Definizione

gf, la composizione di f e g

Formalmente, date due funzioni f:XY e g:YZ definiamo la funzione composta:

gf:XZ
(gf)(x)=g(f(x)) xX

applicando prima f ad x e quindi applicando g al risultato f(x).

Ad esempio, supponiamo che l'altezza di un aereo al tempo t sia data da una funzione h(t) e che la concentrazione di ossigeno nell'atmosfera all'altezza x sia data da un'altra funzione c(x). Allora (ch)(t)=c(h(t)) descrive la concentrazione di ossigeno nella posizione in cui sta l'aereo al tempo t.

Per ragioni storiche la composizione è scritta "da destra verso sinistra", in contrasto con la normale lettura "da sinistra a destra" delle lingue europee. Per questo motivo alcuni autori preferiscono usare una notazione invertita, e scrivere xfg invece di g(f(x)).

Per comporre due funzioni è strettamente necessario che il dominio di g coincida con il codominio di f. In alcuni ambiti, tuttavia, identificando impropriamente due funzioni che hanno la stessa legge di applicazione, ma diversi domini e codomini, si ritiene sufficiente che l'immagine di f e il dominio di g abbiano un'intersezione non vuota.

Proprietà

La composizione di funzioni è sempre associativa. In altre parole, se f, g e h sono tre funzioni con domini e codomini opportuni, allora f(gh)=(fg)h. Per questo motivo si possono omettere le parentesi nella composizione di più funzioni.

La composizione di due funzioni iniettive è iniettiva, e di due funzioni suriettive è suriettiva. Quindi la composizione di due funzioni biettive è biettiva. Ma non vale il viceversa.

L'insieme delle funzioni biettive f:XX, con l'operazione di composizione, è un gruppo. La proprietà associativa è garantita per quanto detto sopra, l'elemento neutro è la funzione identità (f(x)=x per ogni x) e un inverso esiste sempre perché le funzioni sono biettive. Questo gruppo è detto anche gruppo delle permutazioni di X. Se l'insieme X contiene più di due elementi, tale gruppo non è commutativo: generalmente due funzioni biettive non commutano.

Derivata delle funzioni composte

Template:Vedi anche La derivata della funzione composta è il prodotto tra la derivata della funzione "esterna" moltiplicata per la derivata della funzione "interna":

D[f(g(x))]=f(g(x))g(x)

dove le notazioni D[f(x)] e f(x) indicano il medesimo significato di derivata.

La formula è valida anche per funzioni di più variabili reali e per funzioni vettoriali. Il teorema di derivazione delle funzioni composte afferma che se:

𝐱(t)=(x1(t),x2(t),,xn(t))t

è un vettore di n le cui componenti sono funzioni derivabili:

𝐱(t)=(x'1(t),x'2(t),,x'n(t))

e se f è una funzione differenziabile in 𝐱(t), allora la funzione composta:

F(t)=f(𝐱(t))

è differenziabile nella variabile t e si ha:

F(t)=i=1nf(𝐱(t))xix'i(t)=(F(𝐱),𝐱(t))

dove è il gradiente di f e (,) è il prodotto scalare euclideo standard.

Infine, se 𝐟 e 𝐠 sono due funzioni vettoriali differenziabili componibili, allora:

J[(𝐟𝐠)(x)]=J[𝐟(𝐠(x))]J[𝐠(x)]

dove è la moltiplicazione di matrici e J[𝐟(x)] è la matrice jacobiana di 𝐟.

Composizioni iterate

Una funzione f:XX (non necessariamente biettiva) può essere composta con sé stessa n volte, ed il risultato, detto iterata n-esima di f, può essere scritto fn quando non genera ambiguità. Ad esempio con sin2(x) si denota comunemente il quadrato del seno di x, cioè sin(x)2=sin(x)sin(x), anziché il valore in x della composizione del seno con se stesso, cioè (sinsin)(x)=sin(sin(x)).

Lo studio delle composizioni iterate di una funzione è argomento comune nell'ambito dei sistemi dinamici discreti e in particolare nella definizione dei frattali, che si possono trovare iterando infinite volte una funzione.

Voci correlate

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