Trasformazione binomiale

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In matematica, la trasformazione binomiale è una trasformazione di una successione tramite differenze finite. Le trasformazioni binomiali sono strettamente legate alla somma di Eulero.

Descrizione

La trasformazione binomiale di una successione {ak} è la successione {sn} definita come:

sn=k=0n(1)k(nk)ak

Formalmente si può scrivere (Ta)n=sn, dove T è un operatore definito su un opportuno spazio di successioni con matrice infinita {Tnk}:

sn=(Ta)n=k=0Tnkak

La trasformazione è un'involuzione, vale a dire:

TT=1

o equivalentemente:

k=0TnkTkm=δnm

dove δ è il delta di Kronecker. La successione originale si ritrova dunque tramite la stessa formula:

an=k=0n(1)k(nk)sk

I primi termini della successione trasformata sono i seguenti:

s0=a0
s1=(a)0=a1+a0
s2=(2a)0=(a2+a1)+(a1+a0)=a22a1+a0
sn=(1)n(na)0

dove Δ è l'operatore di differenza finita in avanti. Alcuni studiosi definiscono la trasformazione binomiale con un altro segno:

tn=k=0n(1)nk(nk)ak

In questo modo essa non è più involutoria; la sua inversa invece è:

an=k=0n(nk)tk

Operatore di Shift

La trasformazione binomiale è l'operatore di shift per i numeri di Bell:

Bn+1=k=0n(nk)Bk

dove Bn sono i numeri di Bell.

Funzione generatrice

La trasformazione connette funzioni generatrici associate alla serie. Per la funzione generatrice ordinaria, sia:

f(x)=n=0anxn

e:

g(x)=n=0snxn

allora:

g(x)=(Tf)(x)=11xf(xx1)

Generalizzazione

Si può definire un'altra trasformazione ponendo:

un=k=0n(nk)ak(c)nkbk

che fornisce:

U(x)=1cx+1B(axcx+1)

dove U e B sono le ordinarie funzioni generatrici associate alle serie {un} e {bn} rispettivamente. Nel caso in cui la trasformazione binomiale sia definita come:

i=0n(1)ni(ni)ai=bn

Si ponga questa somma uguale alla funzione 𝔍(a)n=bn. Considerando una nuova tabella delle differenze all'indietro, se si prendono i primi elementi di ogni riga per formare una nuova successione {bn} allora la trasformazione binomiale seconda della successione originale è:

𝔍2(a)n=i=0n(2)ni(ni)ai

Ripetendo questo procedimento k volte segue che:

𝔍k(a)n=bn=i=0n(k)ni(ni)ai

il cui inverso è:

𝔍k(b)n=an=i=0nkni(ni)bi

Si può generalizzare ciò come:

𝔍k(a)n=bn=(𝐄k)na0

dove 𝐄 è l'operatore di shift. Il suo inverso è:

𝔍k(b)n=an=(𝐄+k)nb0

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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