Spazio vettoriale simplettico

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Template:S In algebra lineare, uno spazio vettoriale simplettico è uno spazio vettoriale reale V di dimensione pari dotato di una funzione

ω:V×V

tale che, per ogni v,v,w,w in V e per ogni λ,μ in

ω(λv+μv,w)=λω(v,w)+μω(v,w)
ω(v,λw+μw)=λω(v,w)+μω(v,w)
ω(v,v)=0
ω(v,w)=0 per ogni w implica v=0

In altre parole, ω è una forma bilineare antisimmetrica non degenere, detta prodotto antiscalare o simplettico. Lo spazio V munito della forma ω si dice anche munito di struttura simplettica.

Fissata una base, ω si può rappresentare secondo una matrice di trasformazione che dovrà essere necessariamente antisimmetrica e non singolare. La dimensione dello spazio è necessariamente pari perché si dimostra che non esistono matrici antisimmetriche invertibili di dimensione dispari. Infatti, sia M la matrice di dimensione m×m , con m=dimV,che rappresenta la forma bilineare ω in un qualche base, ovvero

ω(u,v)=uTMv u,vV

Allora, dal momento che la forma ω è antisimmetrica anche M lo sarà e dunque

detW=detWT=(1)mdetW

dove nella prima uguaglianza si è usata la formula di Binet. Dal momento che W è invertibile vale detM0, e quindi dalla precedente espressione si evince che m=2n, e quindi la dimensione dello spazio simplettico è necessariamente pari.

Base simplettica canonica

Dato uno spazio vettoriale simplettico (V,ω) di dimensione 2n la base {𝐞1,,𝐞n,𝐟1,,𝐟n}

tale che

ω(𝐞i,𝐞j)=0ω(𝐟i,𝐟j)=0ω(𝐞i,𝐟j)=δij

per ogni i,j=1,,n è detta base simplettica canonica. In tale base il prodotto simplettico diviene

ω(𝐮,𝐯)=𝐮TJ𝐯

dove J è la matrice a blocchi data da

J=[𝟎n𝐈n𝐈n𝟎n]

detta matrice unità simplettica.

Proprietà della matrice unità simplettica

La matrice J soddisfa alcune proprietà, quali

  • J2=𝐈2n
  • JT=J1=J
  • detJ=1

Esistenza

Si può dimostrare che ogni spazio vettoriale simplettico ammette una base simplettica canonica.

Sottospazi

Dato uno spazio vettoriale simplettico (V,ω) ed un suo sottospazio vettoriale W, possiamo definire il complemento ortogonale simplettico di W come

W={𝐮V tali che ω(𝐮,𝐯)=0  𝐯W}

Allora il sottospazio W si dice

  • Isotropo se WW
  • Lagrangiano (o massimalmente isotropo) se W=W
  • Coisotropo se WW

Se dimV=2n, allora la dimensione degli spazi isotropi è compresa tra 0 e n1, quella degli spazi coisotropi tra n+1 e 2n e quella degli spazi Lagrangiani è necessariamente n.

La forma simplettica è identicamente nulla sugli spazi isotropi o lagrangiani

ω(𝐮,𝐯)=0 𝐮,𝐯W isotropo o lagrangiano

Esempio

Dato lo spazio vettoriale V=span{𝐞1,𝐞2,𝐟1,𝐟2} dotato della forma simplettica standard, il sottospazio W=span{𝐞1,𝐞1} è lagrangiano.

Simplettomorfismi

Un simplettomorfismo tra due spazi vettoriali simplettici (V1,ω1) e (V2,ω2) è un isomorfismo lineare ϕ:V1V2 tale che ϕ*ω2=ω1.

In altre parole, questo significa che se vale

ω2(ϕ(𝐮),ϕ(𝐯))=ω1(𝐮,𝐯)

per ogni coppia di vettori 𝐮,𝐯V1, allora ϕ è un simplettomorfismo. In tal caso i due spazi si dicono simplettomorfi.

Si può dimostrare che, dato un qualsiasi spazio vettoriale simplettico (V,ω) di dimensione 2n, questo è simplettomorfo a (2n,ω0), dove ω0 è la forma simplettica standard.

Bibliografia

  • Ralph Abraham e Jarrold E. Marsden, Foundations of Mechanics, (1978) Benjamin-Cummings, capitolo 3, London ISBN 0-8053-0102-X.
  • Dusa McDuff e D. Salamon, Introduction to Symplectic Topology (1998) Oxford Mathematical Monographs, ISBN 0-19-850451-9.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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