Quoziente di Rayleigh

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In matematica, in particolare nell'ambito dell'algebra lineare e dell'analisi funzionale, per una data matrice hermitiana A e un vettore non nullo x, il quoziente di Rayleigh è il numero reale:

R(A,x):=xAxxx

dove x indica il vettore trasposto coniugato di x. Anche se definito tramite quantità complesse, il quoziente di Rayleigh è sempre reale, essendo xAx una forma hermitiana ed essendo xx=x2, dove indica la norma euclidea. Come verifica, è sufficiente porre α:=xAx e osservare che, essendo A=A, si ha:

α=xAx=xAx=α

ma ciò implica che α.

Si può dimostrare che il quoziente di Rayleigh assume il valore minimo λmin, che è il più piccolo autovalore di A, quando x è il corrispondente autovettore vmin. Analogamente, si ha R(A,x)λmax e R(A,vmax)=λmax.

L'immagine del quoziente di Rayleigh è lo spettro di A, e il numero λmax è il raggio spettrale.

Matrice delle covarianze

Un caso di particolare importanza si verifica quando la matrice A è la matrice delle covarianze. Un tale matrice può essere rappresentata dal prodotto DD, dove D è una matrice di dati empirici e D la sua trasposta. Essendo simmetrica, A possiede autovalori non negativi e autovettori ortogonali (più precisamente, ortonormalizzabili). Infatti:

Avi=DDvi=λivi
viDDvi=viλivi
Dvi2=λivi2
λi=Dvi2vi20

ovvero gli autovalori λi non sono negativi. Inoltre:

Avi=λivivjAvi=λivjvi(Avj)vi=λjvjviλjvjvi=λivjvi(λjλi)vjvi=0vjvi=0

ovvero gli autovettori vj sono ortogonali (ortonormalizzabili nel caso di autovettori differenti/molteplici).

Per mostrare che il quoziente di Rayleigh è massimizzato dall'autovettore relativo al più grande autovalore (raggio spettrale), si consideri la decomposizione di un generico vettore x nella base degli autovettori vi:

x=i=1nαivi

dove:

αi=xvivivi=x,vivi2

è la coordinata di x proiettata ortogonalmente su vi. Quindi si ha:

R(A,x)=xDDxxx=(j=1nαjvj)(DD)(i=1nαivi)(j=1nαjvj)(i=1nαivi)

che per la mutua perpendicolarità degli autovettori diventa:

R(A,x)=i=1nαi2λii=1nαi2=i=1nλi(xvi)2(xx)(vivi)

ovvero il quoziente di Rayleigh è la somma dei coseni al quadrato degli angoli formati tra x e gli autovettori vi, pesata per i rispettivi autovalori.

Se un vettore x massimizza R(A,x), allora anche ogni scalare non nullo kx massimizza R e pertanto il problema può essere ridotto al metodo di Lagrange per massimizzare i=1nαi2λi, a condizione che:

i=1nαi2=1

Formulazione tramite moltiplicatori di Lagrange

Questo risultato può essere ricavato anche utilizzando il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Il problema consiste nel trovare i punti critici della funzione:

R(A,x)=xTAx

soggetta al vincolo x2=xTx=1. Si tratta cioè di trovare i punti critici di:

(x)=xTAxλ(xTx1)

dove λ è un moltiplicatore di Lagrange. Il punto stazionario di (x) si verifica quando:

d(x)dx=0
2xTAT2λxT=0
Ax=λx

e:

R(A,x)=xTAxxTx=λxTxxTx=λ

Quindi, gli autovettori x1,,xn di A sono i punti critici del quoziente di Rayleigh e i rispettivi autovalori λ1,,λn sono i valori stazionari di R.

Utilizzo nella teoria di Sturm-Liouville

La teoria di Sturm-Liouville studia l'azione dell'operatore lineare:

L(y)=1w(x)(ddx[p(x)dydx]+q(x)y)

sullo spazio prehilbertiano definito da:

y1,y2=abw(x)y1(x)y2(x)dx

composto da funzioni che soddisfano alcune specifiche condizioni al contorno in a e b. In tal caso il quoziente di Rayleigh è:

y,Lyy,y=aby(x)(ddx[p(x)dydx]+q(x)y(x))dxabw(x)y(x)2dx

Talvolta è presentato in una forma equivalente, ottenuta separando l'integrale al numeratore e utilizzando l'integrazione per parti:

y,Lyy,y={aby(x)(ddx[p(x)y(x)])dx}+{abq(x)y(x)2dx}abw(x)y(x)2dx={y(x)[p(x)y(x)]|ab}+{aby(x)[p(x)y(x)]dx}+{abq(x)y(x)2dx}abw(x)y(x)2dx={p(x)y(x)y(x)|ab}+{ab[p(x)y(x)2+q(x)y(x)2]dx}abw(x)y(x)2dx

Generalizzazione

Per una data coppia di matrici (A,B) e per un dato vettore x0, il quoziente di Rayleigh generalizzato è definito come:

R(A,B;x):=x*Axx*Bx

Il quoziente di Rayleigh generalizzato può essere ridotto al quoziente di Rayleigh R(D,C*x) attraverso la trasformazione D=C1AC*1, dove CC* è la decomposizione di Cholesky della matrice hermitiana B definita positiva.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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