Funzione simmetrica

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Template:Nota disambigua In matematica, per funzione simmetrica si può intendere una funzione di più variabili che risulti invariante sotto permutazione dei suoi argomenti. Questa definizione sarebbe l'estensione naturale della definizione che si dà di polinomio simmetrico, ma non c'è una teoria sviluppata riguardo a funzioni simmetriche non polinomiali.

Una definizione correlata, ma non uguale, identifica per definizione una funzione simmetrica come un elemento dell'anello delle funzioni simmetriche, un oggetto che in parole povere rappresenta il limite degli anelli dei polinomi simmetrici in n variabili al tendere di n all'infinito. Esso compare nella combinatoria, dove risulta utile per studiare i rapporti che intercorrono tra polinomi simmetrici, senza dover portarsi continuamente dietro un numero fissato di variabili, e nella teoria della rappresentazione dei gruppi.

Motivazione

Molte relazioni tra polinomi simmetrici non dipendono dal numero di variabili. Ad esempio, una delle identità di Newton afferma che

p3(X1,,Xn)=e1(X1,,Xn)33e2(X1,,Xn)e1(X1,,Xn)+3e3(X1,,Xn)

dove gli ek sono i polinomi simmetrici elementari, e questo è valido per ogni n, con l'accortezza di ricordarsi che ek=0 se k>n. Il desiderio di scrivere questo nella forma più abbreviata

p3=e133e2e1+3e3

si può realizzare nell'anello delle funzioni simmetriche.

Definizione

L'anello delle funzioni simmetriche si indica di solito con ΛR; ci sono due modi differenti per definirlo, una che richiama le serie formali di potenze, l'altra il limite diretto. R sarà sempre un anello commutativo.

Mediante serie formali di potenze

Questa costruzione parte con l'anello delle serie formali di potenze R[[X1,X2,...]] su R e definisce ΛR come il sottoanello delle serie formali S che soddisfano le proprietà seguenti:

  • S è invariante per permutazioni delle indeterminate
  • i gradi dei monomi di S sono uniformemente limitati

Per la seconda condizione, ogni elemento di ΛR è una somma finita, poiché solo un numero finito di gradi sono permessi, di elementi omogenei che a loro volta però sono somme infinite di termini (infatti se S comprende il termine X1 deve anche comprendere ogni Xi per i>1).

Per ogni k non negativo, gli elementi ek sono quindi definiti come la somma formale dei prodotti di k distinte indeterminate; ΛR risulta essere un anello graduato con grado dato dal grado totale dei polinomi.

Mediante limite diretto di anelli

Questa costruzione è più laboriosa, ma descrive meglio la relazione che esiste tra ΛR e i singoli anelli di polinomi simmetrici R[X1,...,Xn]Sn.

Ora, per ogni n è definito un omomorfismo di anelli suriettivo ρn da R[X1,...,Xn+1]Sn+1 a R[X1,...,Xn]Sn, definito dall'imporre l'ultima coordinata a 0. Esso ha nucleo non banale e i suoi elementi hanno grado almeno n+1 (sono multipli di X1X2...Xn+1). Questo implica che la sua restrizione agli elementi di grado al più n è una corrispondenza biunivoca e lineare, con la proprietà che ρn(ek(X1,...,Xn+1))=ek(X1,...,Xn) per ogni kn.

L'inverso di questa trasformazione può essere esteso in modo univoco ad un omomorfismo ϕn da R[X1,...,Xn]Sn a R[X1,...,Xn+1]Sn+1 come conseguenza del teorema fondamentale per i polinomi simmetrici. Essendo le immagini ϕn(ek(X1,...,Xn))=ek(X1,...,Xn+1) ancora algebricamente indipendenti su R, l'omomorfismo ϕn è iniettivo e può essere visto come un'immersione.

L'anello ΛR infine è definito come il limite diretto di tutti questi anelli soggetti a tali inclusioni. ΛR risulta essere un anello graduato poiché le ϕn sono compatibili con le strutture graduate dei singoli anelli.

Osservazioni

Bisogna sottolineare che il termine "funzione simmetrica" è un nome improprio, poiché nessuna corrispondenza funzionale può essere in generale definita per questi elementi, che tipicamente sono somme infinite, senza imporre restrizioni sulle variabili. Il termine però è entrato nell'uso, come evidenziato da MacDonald nel 1979, cui sostanzialmente si deve la seconda costruzione: Template:Citazione

Per definire una singola funzione simmetrica si può quindi o indicare una serie di potenze che soddisfi le proprietà date dalla prima definizione o dare esplicitamente un polinomio simmetrico in n variabili per ogni naturale n in un modo compatibile con la seconda definizione. Un'espressione in un numero indefinito di indeterminate può andare bene per entrambi. Ad esempio

e2=i<jXiXj

definisce il polinomio simmetrico elementare di secondo grado.

Denotando con P(X1,...,Xn) il polinomio simmetrico in n variabili associato alla funzione simmetrica P, dalla seconda definizione si ricava il seguente principio fondamentale:

Se P e Q sono funzioni simmetriche di grado d, allora si ha P=Q come funzioni simmetriche se e solo se P(X1,...,Xd)=Q(X1,...,Xd) come polinomi simmetrici in d variabili. In questo caso si ha inoltre P(X1,...,Xn)=Q(X1,...,Xn) per ogni naturale n

Ciò è vero poiché si può sempre ridurre il numero di variabili, sostituendo 0 al posto delle variabili da eliminare, e al contrario aumentarlo, applicando l'omomorfismo ϕn.

Proprietà

Per quanto detto sopra e all'inizio dell'articolo, l'affermare queste identità nell'anello delle funzioni simmetriche equivale ad affermalo per ogni numero di variabili. Alcune identità fondamentali sono

i=0k(1)ieihki=0=i=0k(1)ihiekik>0
kek=i=1k(1)i1piekik0 (le identità di Newton)
khk=i=1kpihkik0

ΛR possiede anche alcune importanti proprietà "strutturali": ad esempio l'insieme delle funzioni simmetriche monomiali parametrizzate per partizioni formano una base di ΛR come R-modulo graduato, così come le funzioni di Schur.

È definito inoltre un automorfismo involutorio che tra le altre cose scambia tra loro le funzioni simmetriche elementari e le funzioni simmetriche omogenee complete.

Come algebra, esso è isomorfo all'anello dei polinomi in un numero infinito di variabili R[Y1,...Yn,...], dove Yi ha grado i, tramite la mappa che manda ei in Yi (questa affermazione non è altro che un'altra espressione del teorema fondamentale per i polinomi simmetrici). Ciò porta ad alcune conseguenze, come che il sottoanello di elementi con grado al più n è isomorfo all'anello dei polinomi simmetrici in n variabili.

Bibliografia

  • Macdonald, I. G. Symmetric functions and Hall polynomials. Oxford Mathematical Monographs. The Clarendon Press, Oxford University Press, Oxford, 1979. viii+180 pp. ISBN 0-19-853530-9

Voci correlate

Collegamenti esterni

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