Energia libera di Gibbs

Da testwiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La reazione c(s) diamante → c(s) grafite ha un cambiamento negativo nell'energia libera di Gibbs e
La reazione c(s) diamante → c(s) grafite ha un cambiamento negativo nell'energia libera di Gibbs e pertanto è spontanea a 25 °C e 1 atm. La reazione avviene troppo lentamente per essere osservata in quanto la sua energia di attivazione è molto elevata. Il fatto che una reazione sia spontanea non dà nessuna informazione sulla velocità con cui questa avviene.

LTemplate:'energia libera di Gibbs (pronuncia: ɡɪbz) (o entalpia libera) è una funzione di stato usata in termodinamica e termochimica per rappresentare l'energia libera nelle trasformazioni isotermobariche (cioè a pressione e temperatura costante, come per la maggior parte delle reazioni chimiche), che determina la spontaneità di una reazione.

Questa funzione di stato permette di determinare il lavoro utile ottenibile nella trasformazione di un sistema termodinamico a pressione e temperatura costante. La funzione equivalente in meccanica è l'energia potenziale che rappresenta la possibilità di fare lavoro: in maniera simile l'energia libera di Gibbs è la massima quantità di lavoro, non dovuto all'espansione meccanica, che può essere estratta da un sistema chiuso (cioè un sistema che scambia calore e lavoro con il mondo esterno, ma non scambia materia). Tale massimo lavoro può essere ottenuto solo se le trasformazioni sono reversibili.

Un sistema termodinamico a pressione e temperatura costante raggiunge l'equilibrio termodinamico quando l'energia libera di Gibbs raggiunge il minimo.

Definizione

L'energia libera di Gibbs G è definita come l'opposto della trasformata di Legendre dell'entalpia H rispetto all'entropia S[1]:

G(T,p,𝐧)=H(S,p,𝐧)=HSS+H=HTS.

dove T è la temperatura. Quest'ultima equivalenza segue dalla definizione di entropia. In effetti essendo l'entalpia a sua volta l'opposto della trasformata dell'energia interna U in base al primo principio della termodinamica, G rappresenta la trasformata dell'energia interna rispetto all'entropia e al volume V:

G(T,p,𝐧)=U(S,V,𝐧)=UUSSUVV=U+pVTS

Infine per essere esaustivi si può anche considerare l'opposto della trasformata dell'energia libera di Helmholtz A rispetto al volume, in base al primo principio della termodinamica:

G(T,p,𝐧)=A(T,V,𝐧)=AAVV=A+pV

L'entalpia risulta pertanto una grandezza termodinamica estensiva.

Applicazione a gas ideali

Si consideri un sistema materiale costituito da una mole di gas ideale che passi reversibilmente da uno stato con energia libera G1 ad uno stato finale con energia libera G2. Come già visto si ha

dG=δLu+VdpSdT

ma in questo caso l'unica forma di lavoro fornita dal sistema è di tipo meccanico (pdV), per cui si ha

dG=VdpSdT

Se il processo è isotermo, dT=0 e dG=Vdp. Ricavando il volume dall'equazione di stato dei gas perfetti, l'espressione diventa

dG=RTpdp

che integrando tra p0 e pfinale, diventa

ΔG=G2G1=RTlnpp0.

Se lo stato iniziale è quello standard, possiamo indicare G1 come Go e P0 vale 1 bar. Quindi, generalizzando, si ottiene l'espressione dell'energia libera standard

G=Go+RTlnp (per n moli di gas diventa nG=nGo+nRTlnp).

È importante notare due fattori: l'energia libera (G) di un gas è funzione della temperatura e della pressione mentre l'energia libera standard dipende solo dalla temperatura. Inoltre il termine P è in realtà adimensionale, essendo frutto di un rapporto con una pressione unitaria.

Nel caso di un gas reale la fugacità sostituisce la pressione. La relazione precedentemente descritta è valida anche nei riguardi della materia condensata, nella forma

G=Go+RTlna

dove a è l'attività.

Su queste basi fu elaborata l'equazione di Van't Hoff, che permette di calcolare la variazione di energia libera di una reazione chimica in funzione delle concentrazioni e della costante d'equilibrio.

Relazione con il lavoro utile

Supponiamo di voler ottenerne lavoro utile tramite una pila. Il lavoro utile si differenzia dal lavoro accidentale, legato alla variazione del numero di moli gassose di prodotti e reagenti. Tale lavoro assume valore massimo in condizioni di reversibilità. Supponendo di realizzare tale condizione ideale con l'opposizione di una differenza di potenziale da parte di una batteria, in modo che si abbia una differenza infinitesima rispetto alla forza elettromotrice, il lavoro L messo in gioco è

dL=δLu+pdV

Applicando il primo principio della termodinamica si ottiene

dU=δQrevδLupdV

ma dQrev=TdS, per cui il primo principio della termodinamica diventa

dU=TdSδLupdV

sostituendo questa espressione di dU nel differenziale di G esplicitato, dG=dU+pdV+VdpTdSSdT, si ottiene

dG=TdSδLupdV+pdV+VdpTdSSdT

che semplificata diventa

dG=δLu+VdpSdT

nelle normali condizioni di laboratorio la temperatura e la pressione sono costanti, per cui

dGrev=δLu

Il lavoro elettrico è uguale all'energia elettrica degli elettroni circolanti, cioè al loro numero N per la loro carica per la forza elettromotrice della pila E, quindi:

ΔG=NqeE

Relazione con il potenziale chimico

Il potenziale chimico è definito come l'energia libera di Gibbs parziale molare:

Gn=μ(T,p)

Perciò il differenziale dell'energia libera di Gibbs:

dG(T,p,n)=GTdT+Gpdp+Gndn

si esprime solitamente come:

dG(T,p,n)=SdT+Vdp+μdn.

Relazione con la funzione di partizione

L'energia libera di Gibbs, così come le altre variabili termodinamiche, sono correlate alla funzione di partizione canonica:

G=kBTlnZ+kBTVlnZV

dove

Applicazione a isotermobariche

Template:Vedi anche

La disuguaglianza di Clausius impone che:

dQTdS

dove  Q è il calore scambiato dal sistema e  T la temperatura a cui viene scambiato (quella del laboratorio ad esempio). L'equazione precedente si può riscrivere in una isobara e in assenza di altre forme di accumulo di energia o lavoro come:

dHTdS0

Se la trasformazione è isoterma si può portare la temperatura nel differenziale:

dHd(TS)0

quindi si ha che:

dG0

Questo risultato è notevolmente impiegato anche nello studio delle reazioni chimiche in ambiente, nella forma integrale: ΔG=iGi0, dove per i reagenti viene sommata l'opposto dell'energia libera.

Riassumendo, questa relazione indica che nelle trasformazioni a temperatura e pressione costanti l'energia libera di Gibbs diminuisce per un processo spontaneo (differenziale negativo) mentre è ad un valore minimo (differenziale nullo) per un processo reversibile, cioè in condizioni di equilibrio. Questo criterio è molto importante, in quanto di solito le trasformazioni nell'ambiente naturale ed in laboratorio avvengono a temperatura e pressione costante (piuttosto che a volume costante): è per questo che la funzione di Gibbs è più utilizzata rispetto a quella di Helmholtz. L'equazione di Gibbs-Helmholtz esprime la dipendenza dell'energia libera dalla temperatura.

File:Gibbsfunzione.gif
Due grafici che mostrano qualitativamente la variazione di energia libera e la spontaneità di una reazione. Nel caso a) siamo in presenza di una endotermica disordinante mentre nel caso b) la reazione è reazione esotermica ordinante. La variazione di entalpia e la variazione di entropia sono state considerate indipendenti dalla temperatura. Nel punto T0 la reazione è in equilibrio (ΔG=0).

In chimica un fenomeno come l'osmosi è un esempio di processo spontaneo (ΔG<0) mentre l'elettrolisi richiede il compimento di un lavoro elettrico perché implica reazioni non spontanee (ΔG>0). Una reazione che raggiunge l'equilibrio possiede ΔG=0: una pila si scarica quando la reazione chimica che sfrutta per produrre energia elettrica raggiunge l'equilibrio.

È interessante notare come l'energia libera di Gibbs sia un indice della spontaneità di una reazione chimica. Vi sono infatti 3 casi:[2]

  • ΔG=0: la reazione è già avvenuta e il sistema è all'equilibrio.
  • ΔG<0: la reazione avviene spontaneamente ed è irreversibile.
  • ΔG>0: la reazione avviene spontaneamente nel senso opposto.

Chiedere che una reazione chimica spontanea implichi un aumento dell'energia libera di Gibbs è come chiedere che un corpo aumenti spontaneamente la sua energia potenziale in un campo gravitazionale.

Normalmente viene utilizzata lTemplate:'energia di Gibbs molare standard, simbolo ΔG, relativa agli stati standard dei reagenti e dei prodotti

ΔG=ΔHTΔS

Si definisce stato standard di una sostanza lo stato di aggregazione più stabile (attività unitaria) alla pressione di stato standard, p=105Pa, e alla temperatura che si sta considerando. L'energia libera degli elementi nei loro stati standard assume valore uguale a zero. Qualora non fosse noto il ΔG di una reazione, conoscendo il ΔG di opportune reazioni è possibile calcolare la differenza di energia libera molare standard di formazione combinando, tramite artificio matematico, queste reazioni (legge di Hess). Ciò è lecito, visto che il ΔG è una funzione di stato.

Equilibrio chimico

Consideriamo la generica reazione in fase gassosa:

aA(g)+bB(g)cC(g)+dD(g)

La variazione di energia libera di Gibbs totale risulta

ΔrG=GprodottiGreagenti 

I singoli termini delle energie libere di Gibbs parziali molari (potenziali chimici) μi dei vari componenti della miscela di reazione, moltiplicati per i rispettivi coefficienti stechiometrici valgono:

aμA=aμA+aRTlnpA
bμB=bμB+bRTlnpB
cμC=cμC+cRTlnpC
dμD=dμD+dRTlnpD

rimanendo inteso che gli argomenti dei logaritmi sono adimensionali in quanto ai=pipi, per le varie specie aeriformi partecipanti all'equilibrio, con pi=1bar=105kPa allo stato standard.

Calcolando quindi la variazione complessiva si ottiene:

ΔrG=cμC+dμDaμAbμB+RTln(pCcpDdpAapBb)

La somma algebrica pesata sui coefficienti stechiometrici dei potenziali chimici standard μi oppure delle energie libere standard di formazione, ΔfG, sono per definizione la variazione di energia libera standard di reazione ΔrG. Per cui si può scrivere l'equazione isoterma di van't Hoff:

ΔrG=ΔrG+RTln(pCcpDdpAapBb)
ΔrG=ΔrG+RTlnQp

Per definizione, in condizioni di equilibrio ΔG=0: l'argomento del logaritmico, 𝐐, noto come quoziente di reazione e che esprime lo stato del sistema nelle condizioni attuali (non standard e non di equilibrio), è in questo caso uguale alla costante d'equilibrio. Quindi si ricava l'utile relazione:

ΔrG=RTlnKp

Per la materia in fase condensata, si devono usare le attività invece delle pressioni parziali, e l'espressione per il calcolo dell'energia di Gibbs assume la forma:

ΔrG=ΔrG+RTln(aCcaDdaAaaBb)=ΔrG+RTlnQ
ΔrG=RTlnK.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

Template:Controllo di autorità Template:Portale