Gas ideale

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In un diagramma p-V (piano di Clapeyron), le isoterme di un gas ideale sono rappresentate da iperboli equilatere.

Un gas ideale, o gas perfetto[1][2], è un gas descritto dall'equazione di stato dei gas perfetti, e che quindi rispetta la legge di Boyle-Mariotte, la prima legge di Gay-Lussac o legge di Charles, e la seconda legge di Gay-Lussac, in tutte le condizioni di temperatura, densità e pressione.[3][4][5] In questo modello le molecole del gas sono assunte puntiformi e non interagenti. I gas reali si comportano con buona approssimazione come gas perfetti quando la pressione è sufficientemente bassa e la temperatura sufficientemente alta.[6]

Proprietà di un gas ideale

Per gas ideale si intende un gas che possieda le seguenti proprietà:[7]

  • le molecole sono puntiformi e pertanto hanno un volume trascurabile;
  • le molecole interagiscono tra loro e con le pareti del recipiente mediante urti perfettamente elastici (ovvero non vi è dispersione di energia cinetica durante gli urti);
  • non esistono forze di interazione a distanza tra le molecole del gas: le molecole si dicono "non interagenti";
  • le molecole del gas sono identiche tra loro e indistinguibili;
  • il moto delle molecole è casuale e disordinato in ogni direzione, ma soggetto a leggi deterministiche.

In conseguenza di ciò:

In un gas ideale l'energia cinetica media delle molecole del gas è direttamente proporzionale alla temperatura:

Ec=12mv2T

I gas reali vengono descritti dalla legge dei gas perfetti con buona approssimazione solo quando la pressione è sufficientemente bassa e la temperatura sufficientemente alta. In caso contrario è valida la legge dei gas reali.

Energia interna

La variazione dell'energia interna è una funzione di stato, ossia ha la proprietà di dipendere solo dal suo stato iniziale e finale e non dal percorso compiuto. In generale l'energia interna è una funzione sia della temperatura che del volume, differenziando si ottiene quindi:

dU=(UT)dT+(UV)dV

Considerando i risultati matematici dell'esperienza di Joule per l'espansione libera di un gas perfetto:

(UV)=0
(Up)=0

e sostituendo nel differenziale precedentemente calcolato, si ottiene:

dU=(UT)dT

Ovvero per i gas perfetti l'energia interna è funzione solamente della temperatura.[8]

Definendo come CV la capacità termica a volume costante, allora per una trasformazione isocora dal primo principio della termodinamica si ha che:

dU=δQ=(QT)dT=CvdT

dove δQ è il calore scambiato dal gas con l'ambiente durante la trasformazione. Assumendo che la capacità termica è costante con la temperatura, e usando la legge dei gas perfetti, allora il primo principio della termodinamica può essere riscritto per i gas ideali e per trasformazioni quasistatiche come

δQ=CvdT+nRTdVV

dove R è la costante universale dei gas e n è il numero di moli di gas.[9]

Entropia

Template:Vedi anche Si consideri una trasformazione reversibile che porti n moli di gas perfetto da uno stato con pressione, volume e temperatura (pA,VA,TA) ad uno stato finale (pB,VB,TB). La quantità infinitesima di calore scambiata nella trasformazione è data da:

dQ=ncVdT+nRTdVV

dove cV è il calore specifico a volume costante.

Ricordando che la variazione di entropia è data da:[10]

SBSA=AB(dQT)rev,

allora la variazione si entropia nel passaggio dallo stato iniziale A allo stato finale B è data da:[11]

SBSA=ABncVdTT +ABnRdVV.

Integrando si ottiene:

SBSA=ncVln(TBTA)+nRln(VBVA).

Utilizzando l'equazione di stato dei gas perfetti e la relazione di Mayer, ed operando le opportune sostituzioni, è possibile riscrivere la relazione appena trovata anche in termini di pressione e di calore specifico a pressione costante:

SBSA=ncpln(TBTA)nRln(pBpA)
SBSA=ncVln(pBpA)+ncpln(VBVA).

Si ricordi che in questi calcoli il calore specifico è stato assunto come costante della temperatura.

Entalpia

Per il gas ideale anche l'entalpia è funzione solamente della temperatura:

 dH=CpdT

dove Cp è la capacità termica a pressione costante. Dalla relazione di Mayer per un gas ideale:

Cp=Cv+nR

e considerando che:

 dU=CvdT

si evince che per un gas perfetto vale la relazione:

 dH=dU+nRdT.

Note

  1. Template:Cita libro
  2. In alcuni casi, una distinzione è introdotta fra gas ideale e gas perfetto. Un gas perfetto è definito come un gas ideale che possieda un coefficiente isoentropico costante (o equivalentemente calore specifico costante, dato che i calori specifici isobaro e isocoro per un gas ideale sono legati dalla relazione di Mayer cp=cv+R):
    Pv=RTGas Ideale
    {Pv=RTγ=costanteGas Perfetto
    Si veda anche Template:Cita libro
  3. Template:Cita web
  4. Template:Cita web
  5. Template:Cita pubblicazione
  6. (definibile dal fattore di comprimibilità z che misura lo scostamento del comportamento ideale da quello reale) in funzione dei parametri adimensionali : π = (Pressione della sostanza gassosa in questione / Pressione critica della sostanza gassosa in questione) < 0,15; φ = (Temperatura della sostanza gassosa in questione / Temperatura critica della sostanza gassosa in questione) > 1.
  7. Template:Cita web
  8. Template:Cita web
  9. Template:Cita web
  10. Template:Cita librop.456
  11. Template:Cita librop.467

Bibliografia

Voci correlate

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