Assioma di Dedekind

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In matematica, l'assioma di Dedekind, detto anche assioma di continuità oppure assioma di completezza, riguarda l'insieme dei numeri reali R; esso afferma che ogni insieme S di numeri reali che non sia vuoto e che sia limitato superiormente possiede un estremo superiore in R, vale a dire un numero reale uguale o maggiore di tutti gli elementi di S e tale che non esista nessun reale più piccolo con tale proprietà.

Se ad esempio l'insieme S considerato è quello dei numeri il cui quadrato è inferiore a 2 (in simboli, l'insieme {x:x2<2}), l'estremo superiore è 2. L'assioma si può enunciare anche per ogni sottoinsieme di R che sia non vuoto e inferiormente limitato: in questo caso si garantisce che l'insieme abbia un estremo inferiore.

Questo assioma è molto utile perché è essenziale per dimostrare che la retta reale è uno spazio metrico completo. L'insieme dei numeri razionali non soddisfa questo assioma, e perciò non è completo: per l'insieme S definito precedentemente non esiste un estremo superiore appartenente a Q.

Assioma di completezza e continuità della retta

Una formulazione alternativa dell'assioma di Dedekind, nota sotto il nome di assioma di completezza, è la seguente.

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L'assioma di Dedekind (o di completezza) permette di porre in corrispondenza biunivoca i punti di una retta con gli elementi dell'insieme R.

Completezza dei numeri reali

Usando l'assioma di Dedekind si può dimostrare che i numeri reali formano uno spazio completo: in altre parole, che ogni successione di Cauchy è convergente.

Dimostrazione

Sia {sn} una successione di Cauchy. Sia S l'insieme dei numeri reali che sono maggiori di sn solo per un numero finito di valori di n. Poiché ogni successione di Cauchy è limitata, S è non vuoto e superiormente limitato ed ammette quindi, per l'assioma di Dedekind, un estremo superiore s. Mostriamo che effettivamente la successione sn tende a s.

Per ogni ε, esiste un N tale che |snsm|<ε per ogni n, m maggiore o uguale a N. Allora la successione assume infinite volte valori all'interno dell'intervallo (sNε,sN+ε) e un numero finito di volte nel suo complementare. Quindi sNε è un elemento di S e sN+ε è maggiore di ogni elemento di S, e quindi è maggiore o uguale ad s.

Quindi s è contenuto nell'intervallo (sNε,sN+ε), e per la disuguaglianza triangolare risulta che

d(sn,s)d(sn,sN)+d(sN,s)ε+ε=2ε.

Quindi sns e la successione converge. Q.E.D.

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