Triangolo isoscele

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Triangolo isoscele

In geometria, si definisce triangolo isoscele un triangolo che possiede due lati congruenti.[1]

Vale il seguente teorema: "Un triangolo è isoscele se e solo se ha due angoli congruenti". Questo teorema costituisce la quinta proposizione del Libro I degli Elementi di Euclide ed è noto come pons asinorum.

In un triangolo isoscele la bisettrice relativa all'angolo al vertice coincide con la mediana, l'altezza e l'asse relativi alla base.

Particolari triangoli isosceli sono i triangoli equilateri e i triangoli rettangoli isosceli. Esistono anche triangoli isosceli acutangoli e ottusangoli.

I triangoli isosceli rettangoli sono tutti simili tra di loro, come i triangoli equilateri.

Simmetrie

Un triangolo isoscele che non sia equilatero è invariante solo per la riflessione rispetto alla bisettrice dell'angolo diverso dai due rimanenti. Il suo gruppo di simmetria, oltre alla trasformazione identità, comprende solo questa riflessione e quindi è isomorfo al gruppo di due elementi, ovvero al gruppo moltiplicativo sull'insieme {1,1}.

Triangoli isosceli in geometria analitica

Teorema 1: Condizione necessaria e sufficiente affinché un triangolo con la base parallela agli assi sia isoscele è che abbia i due lati di coefficiente angolare opposto.

Dimostrazione.

Date le tre rette

  1. y=k
  2. y=mx
  3. y=mx

ne calcoliamo l'intersezione.

{y=ky=mx
{x=kmy=k
A(km,k)
{y=ky=mx
{x=kmy=k
B(km,k)
{y=mxy=mx
{x=0y=0
C(0,0)

Ora calcoliamo la distanza dei segmenti AC e BC.

AC=(km)2+k2
BC=(km)2+k2

Quindi il triangolo è isoscele sulla base AB. In modo analogo si dimostra il caso della base parallela all'asse y.

Viceversa costruiamo un triangolo isoscele con la base parallela all'asse delle ascisse.

Dati i due punti:

  1. A(x1,k)
  2. B(x2,k)

poiché il vertice di un triangolo isoscele giace sulla stessa retta del punto medio della base, prima troviamo M e poi C.

M(x1+x22,k)

Quindi troviamo C, che avrà la stessa ascissa di M e diversa ordinata.

C(x1+x22,h)

Verifichiamo che il triangolo è isoscele:

AC=(x1x22)2+(kh)2
BC=(x2x12)2+(kh)2

Ora calcoliamo il coefficiente angolare dei due lati:

mAC=(hk)(2x2x1)=2(hk)x2x1
mBC=(hk)(2x1x2)=2(hk)x1x2

Teorema 2: Condizione necessaria e sufficiente affinché un triangolo con la base parallela alla bisettrice di due quadranti sia isoscele è che abbia i due lati di coefficiente angolare inverso.

Dimostrazione.

Date le tre rette

  1. y=x+q
  2. y=mx
  3. y=1mx

ne calcoliamo l'intersezione.

{y=x+qy=mx
{x(m1)=qy=mx
{x=qm1y=mqm1
A(qm1,mqm1)
{y=x+qy=1mx
{x(1m)=mqy=1mx
{x=mq1my=q1m
B(mq1m,q1m)
{y=1mx
{x=0y=0
C(0,0)

Ora calcoliamo la distanza dei segmenti AC e BC.

AC=(qm1)2+(mqm1)2
BC=(mq1m)2+(q1m)2

Quindi il triangolo è isoscele sulla base AB. In modo analogo si dimostra il caso della base parallela all'asse y.

Viceversa costruiamo un triangolo isoscele con la base parallela alla bisettrice del primo e terzo quadrante (lo stesso vale per quella parallela alla bisettrice del secondo e quarto quadrante).

Dati i due punti:

  1. A(0,q)
  2. B(q,0)

poiché il vertice di un triangolo isoscele giace sulla stessa retta del punto medio della base, prima troviamo M e poi C.

M(q2,q2)

Quindi troviamo C, che si trova sulla retta di equazione y=x perpendicolare alla base e passante per M.

C(h,h)

dove h è un numero reale arbitrario diverso da 0.

Verifichiamo che il triangolo è isoscele:

AC=h2+(q+h)2
BC=(qh)2+h2

Ora calcoliamo il coefficiente angolare dei due lati:

mAC=hqh=h+qh
mBC=hh+q=hh+q

Note

Voci correlate

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