Trasformazione che preserva la misura

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In teoria della misura, una trasformazione che preserva la misura è un particolare tipo di trasformazione misurabile o, più in particolare, di trasformazione non singolare.

Definizione

Sia (X,𝒜,μ) uno spazio di misura e sia S:XX una trasformazione misurabile. Si dice che la trasformazione S preserva la misura se

μ(S1(A))=μ(A),A𝒜.

Banalmente, la trasformazione identica I su (X,𝒜,μ) preserva la misura. Il teorema del ritorno di Poincaré è valido solo per trasformazioni che preservano la misura.

Esempio: diffeomorfismo di Anosov

Sia 𝒳=k/k un k-toro. Presa A una matrice invertibile definita su di taglia k, essa definirà naturalmente una mappa lineare da kk tale che (x1,,xk)A(x1,,xk). Essendo A una matrice a entrate intere, essa mappa k in sé. A ci permette di definire una mappa TA:k/kk/k tale che (x1,,xk)A(x1,,xk)(mod1) (ben definita) detta endomorfismo torale lineare; nel caso in cui |detA|=1 essa è invertibile dunque un automorfismo.

Sia dunque S(x,y)=(x+y,x+2y)(mod1) un diffeomorfismo di Anosov.

Il determinante dello Jacobiano della trasformazione è

J=det|1112|=1,

dunque la trasformazione preserva la misura.

Gli autovalori della trasformazione S sono λ1=3252 e λ1=32+52, con 0<λ1<1<λ2.

Il diffeomorfismo quindi "schiaccia" in una direzione ed "espande" nella direzione ad essa ortogonale. Possiamo ottenere l'inversa della trasformazione (S1(x,y)=(2xy,yx)) e utilizzarla per calcolare esplicitamente l'operatore mediante la formula di cambiamento di variabile per trasformazioni non singolari: Pf(x,y)=f(2xy,yx)(mod1). Inoltre P1=1, quindi S preserva la misura di Borel.

Esempio: mappa di Gauss

La mappa di Gauss T(x)=1x1x, con Y=[0,1], T:YY, preserva la misura di Gauss μ data da

μ(A)=1log2A11+xdx

per ogni insieme di Borel A[0,1] misurabile.

T1[0,s]={x|0T(x)s }=n=1[1s+n,1n]

è un'unione disgiunta, quindi

μ(T1[0,s])=1log2n=11s+n1n11+xdx
=1log2n=1(log(1+1n)log(1+1s+n))
=1log2n=1(log(1+sn)log(1+sn+1))
=1log2n=1sn+1sn11+xdx
=μ([0,s]).

Caratterizzazione delle trasformazioni che preservano la misura

Siano (Xi,i,μi) spazi di probabilità, con i=1,2. Sia T:X1X2 una trasformazione. Sia 𝒮2 una semi-algebra che genera 2. Allora T è misurabile e preserva la misura se e soltanto se per ogni A𝒮2 si ha T1(A)1 e μ1(T1(A))=μ2(A).

Bibliografia

  • Andrzej Lasota and Michael C Mackey. Chaos, fractals, and noise: stochastic aspects of dynamics. Springer, second edition, 1994.
  • Piermarco Cannarsa and Teresa D’Aprile. Introduzione alla teoria della misura e all’analisi funzionale. Springer, 2008 edition, 2008.
  • Michael Brin and Garrett Stuck. Introduction to Dynamical Systems. Cambridge, 2002.

Voci correlate

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