Teorema di Gauss-Lucas

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In analisi complessa, una branca della matematica, il teorema di Gauss–Lucas fornisce un relazione geometrica tra le radici di un polinomio P e le radici della sua derivata P. L'insieme delle radici di un polinomio reale o complesso è un insieme di punti nel piano complesso. Il teorema afferma che le radici di P giacciono tutte all'interno dell'inviluppo convesso delle radici di P, cioè il più piccolo poligono convesso che contiene le radici di P. Quando P ha una radice singola allora il suo inviluppo convesso è un solo punto, mentre quando gli zeri giacciono su una retta allora l'inviluppo è un segmento appartenente a tale retta. Il teorema di Gauss–Lucas, che deve il suo nome a Carl Friedrich Gauss e Félix Lucas, è molto simile per certi versi al teorema di Rolle.

Enunciato

Sia P è un polinomio (non costante) a coefficienti complessi, allora tutte le radici di P appartengono all'inviluppo convesso dell'insieme degli zeri di P.[1]

Casi speciali

È facile vedere che se P(x)=ax2+bx+c è un polinomio di secondo grado, lo zero di P(x)=2ax+b è la media delle radici di P. In questo caso, l'inviluppo convesso è il segmento di estremi le due radici ed è evidente che la media degli zeri si trovi nel punto medio di tale segmento. Per un polinomio complesso P di terzo grado (funzione cubica) con tre zeri distinti, il teorema di Marden afferma che gli zeri di P sono i fuochi dell'inellisse di Steiner, che è l'unico ellisse tangente ai lati del triangolo formato dagli zeri di P nei loro punti medi.

Per un polinomio complesso P di quarto grado con 4 zeri distinti che formano un quadrilatero concavo, uno degli zeri di P giace nell'inviluppo convesso degli altri tre; tutte e tre le radici di P giacciono in due dei tre triangoli formati dallo zero interno di P e dagli altri due.[2]

Inoltre, se un polinomio di grado n a coefficienti reali ha n radici distinte x1<x2<<xn, si mostra, usando il teorema di Rolle, che gli zeri del polinomio derivato si trovano nell'intervallo [x1,xn], che è l'inviluppo convesso dell'insieme delle radici.

L'inviluppo convesso delle radici del polinomio pnxn+pn1xn1++p0 in particolare include il punto pn1npn.

Dimostrazione

Sui numeri complessi, P è fattorizzabile in fattori primi

P(z)=αi=1n(zai)

dove i numeri complessi a1,a2,,an sono le – non necessariamente distinte – radici del polinomio P, il numero complesso α è il coefficiente direttore di P e n è il grado del polinomio. Sia z un qualunque numero complesso per cui P(z)0. Allora si ha per la derivata logaritmica

P(z)P(z)=i=1n1zai.

In particolare, se z è uno zero di P e P(z)0, allora

i=1n1zai=0,

equivalente a

 i=1nzai|zai|2=0.

Si può scrivere come

(i=1n1|zai|2)z=(i=1n1|zai|2ai).

Prendendo i coniugati, si nota che z è una somma pesata con coefficienti positivi che hanno somma uguale a 1, o il baricentro in coordinate affini, dei numeri complessi ai (con differente contributo assegnato a ciascuna radice e tale che la somma dei pesi sia 1).

Se P(z)=P(z)=0, allora z=1ai+(j=1,jin0aj) per qualche i, ed è ancora una combinazione convessa delle radici di P.

Note

  1. Marden (1966), Theorem (6,1).
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