Teorema della permanenza del segno

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Il teorema della permanenza del segno è un teorema di analisi matematica. Assume forme diverse a seconda del contesto, ed afferma che se un limite è strettamente positivo allora l'oggetto che vi converge è sempre positivo "da un certo punto in poi" o in un "certo intorno". Si applica soprattutto a successioni e funzioni.

Successioni

Enunciato

Il teorema della permanenza del segno per le successioni afferma che:

Una successione {an} che tende a un limite strettamente positivo a>0 (che può essere anche +) ha definitivamente soltanto termini positivi. In altre parole, esiste un N tale che an>0 per ogni n>N.

Analogamente, una successione che tende a un limite strettamente negativo ha definitivamente soltanto termini negativi.

Dimostrazione

Se a è finito, basta prendere ε=a2 nella definizione di limite: esiste quindi un N tale che an è nell'intervallo (aa2,a+a2) per ogni n>N; poiché aa2>0, allora an>0 per ogni n>N.

Se a=+, per la definizione di divergenza, dato un M>0 qualsiasi, esiste N tale che an>M per ogni n>N.

Esempi

  • La successione
an=(1+1n)n2,5

converge ad e2,5, dove e=2,71828 è il numero di Nepero. Il limite e2,5=0,21828 è strettamente positivo, quindi esiste un N tale che an>0 per ogni n>N.

  • Un teorema di questo tipo non vale se il limite è zero: una successione che converge a zero può avere infiniti termini di ambo i segni, ad esempio an=(1)n/n
1,12,13,14,15,16,

Funzioni

Enunciato per una funzione non necessariamente continua in x0.

Poiché f(x0)>0, esiste un intorno U di x0 (in verde) tale che f(x)>0 in U

Sia f:X una funzione reale a variabile reale definita su un sottoinsieme X dei numeri reali, che ha limite

limxx0f(x)=l>0

strettamente positivo in un punto x0 di accumulazione per X.

Allora esiste un intorno U di x0 tale che f(x)>0 per ogni x in UX diverso da x0.

Dimostrazione

Poiché l>0 si può porre ε=l. Per l'ipotesi dell'esistenza del limite, e quindi per definizione di limite, esiste certamente in corrispondenza di ε=l un intorno U di x0 tale che |f(x)l|<l=ε per ogni xx0 del dominio in U. Quindi, per tali x si ha ll<f(x)<l+l , cioè 0<f(x)<2l, pertanto la funzione è positiva in UX, escluso al più x0.

Nota

Se l<0, esisterà un intorno U di x0, in cui, in ogni suo punto escluso al più x0, f(x)<0 . Nella dimostrazione si dovrà prendere ε=l , risultando così l+l<f(x)<0 in UX escluso al più x0.

Enunciato per una funzione continua in x0 .

Sia f:X una funzione reale a variabile reale definita e continua su un sottoinsieme X dei numeri reali, tale che:

f(x0)>0

dove x0 è un punto di accumulazione per X.

Allora esiste un intorno U di x0 tale che f(x)>0 per ogni x in UX.

Dimostrazione

L'ipotesi di continuità di f implica che:

limxx0f(x)=f(x0)

Per ipotesi, f(x0)>0, dunque per il teorema precedente segue l'asserto.

Nota

Se f(x0)<0 il limite è negativo, quindi si applichi la nota al teorema precedente per concludere che esiste un intorno U di x0 tale per cui per ogni xUX si abbia f(x)<0.

Osservazione 1

In questo teorema da UX non va escluso x0, essendo f continua in x0.

Osservazione 2

Se X è un intervallo, si può omettere di specificare che x0 debba essere di accumulazione, perché tutti i punti di un intervallo sono di accumulazione per l'intervallo stesso, inclusi gli estremi che non gli appartengono.

Nota 1

Se l<0, esisterà un intorno U di x0 in ogni punto del quale f(x)<0 . Nella dimostrazione si potrà prendere ε=l , risultando così l+l<f(x)<0 in UX (da cui non si esclude x0, per la continuità di f anche in x0.)

Per mezzo del teorema della permanenza del segno si dimostra il così détto suo "inverso".

Inverso del teorema della permanenza del segno.

Sia f una funzione reale a variabile reale definita nell'intervallo aperto X e limxx0f(x)=l.

a) Se esiste un intorno U di x0 in ogni punto del quale, escluso al più x0, è f(x)0, allora l0.

b) Se esiste un intorno U di x0 in ogni punto del quale, escluso al più x0, è f(x)0, allora l0.

Dimostrazione

a) Negando la tesi, si ha l<0. Per il teorema della permanenza del segno esiste certamente un intorno U* di x0 in ogni punto del quale, escluso al più x0, risulta f(x)<0. Ma allora in ogni punto xx0 di U*UX risulta sia f(x)0 (per ipotesi) sia f(x)<0, ma ciò è assurdo: f non può assumere valori distinti in uno stesso punto x. Dunque è l0.

b) Come in a) mutatis mutandis.

Osservazione 3

Gli inversi dei teoremi si ottengono, quando è possibile, scambiando ipotesi e tesi. Nell'inverso del teorema della permanenza del segno si fa abuso di linguaggio perché non c'è perfetto scambio tra ipotesi e tesi a causa della presenza del segno uguale.

Nota 2

Ovviamente nell'enunciato del teorema non si esclude x0 se f è continua in x0 . In tale caso, come è noto, è l=f(x0).

Bibliografia

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