Teorema del campionamento di Nyquist-Shannon

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In ordine da sinistra: segnale analogico, segnale analogico campionato, e campioni da quantizzare

In elettronica e telecomunicazioni, il teorema del campionamento di Nyquist-Shannon o semplicemente teorema del campionamento, il cui nome si deve a Harry Nyquist e Claude Shannon, è un risultato di notevole rilevanza nell'ambito della teoria dei segnali.

Definisce la minima frequenza, detta frequenza di Nyquist (o anche cadenza di Nyquist), necessaria per campionare un segnale analogico senza perdere informazioni, e per poter quindi ricostruire il segnale analogico tempo continuo originario. In particolare, il teorema afferma che, data una funzione la cui trasformata di Fourier sia nulla al di fuori di un certo intervallo di frequenze (ovvero un segnale a banda limitata), nella sua conversione analogico-digitale la minima frequenza di campionamento necessaria per evitare aliasing e perdita di informazione nella ricostruzione del segnale analogico originario (ovvero nella riconversione digitale-analogica) deve essere maggiore del doppio della sua frequenza massima.

Il teorema, comparso per la prima volta nel 1949 in un articolo di C. E. Shannon, dovrebbe chiamarsi Whittaker-Nyquist-Kotelnikov-Shannon (WNKS), secondo l'ordine cronologico di chi ne dimostrò versioni via via più generalizzate.

Il teorema

Il campionamento è il primo passo del processo di conversione analogico-digitale di un segnale. Consiste nel prelievo di campioni (samples) da un segnale analogico e continuo nel tempo ogni Δt secondi. Il valore Δt è detto intervallo di campionamento, mentre fs=1Δt è la frequenza di campionamento. Il risultato è un segnale analogico in tempo discreto, che viene in seguito quantizzato, codificato e reso accessibile a qualsiasi elaboratore digitale.

Il teorema di Nyquist-Shannon (o teorema del campionamento dei segnali) stabilisce che, dato un segnale analogico s(t) la cui banda di frequenze sia limitata dalla frequenza fM, e dato n, il segnale s(t) può essere univocamente ricostruito a partire dai suoi campioni s(nΔt) presi a frequenza fs=1Δt se fs>2fM mediante la seguente formula:

s(t)=k=+s(kΔt)sinc(tΔtk)t

espressa in termini della funzione sinc normalizzata.

Dimostrazione

La funzione F(ω)
La funzione Q(ω) è la trasformata di Fourier del segnale campionato f(nΔt). Come si nota è periodica di periodo 4πW e coincide con F(ω) in [2πW,2πW].
Se F(ω) ha componenti in frequenza maggiori di fs2 allora le ripetizioni periodiche di Q(ω) si sovrappongono ed il segnale ricostruito risulta distorto.

L'idea è che lo spettro di un segnale campionato è uguale allo spettro del segnale originale ripetuto periodicamente con periodo uguale alla frequenza di campionamento fs. Se la frequenza massima del segnale originale supera fs/2 le ripetizioni nello spettro del segnale campionato si sovrappongono, rendendo impossibile l'esatta ricostruzione del segnale originale, che risulterà distorta.

Sia F(ω) la trasformata di Fourier di f(t). Poiché f(t) ha come limite di banda fM, risulta F(ω)=0 per |ω|>2πfM. Sia W=fs/2, allora per ipotesi se WfM si ha che F(ω)=0 per ogni |ω|>2πW. Sia Q(ω) la funzione periodica di periodo 4πW che coincide con F(ω) nell'intervallo [2πW,2πW]. Il suo sviluppo in serie di Fourier è dato da:

Q(ω)=n=+cnejn2Wω

dove:

cn=14πW2πW2πWQ(ω)ejn2Wωdω

Poiché Q(ω)=F(ω) in [2πW,2πW] si può porre:

cn=14πW2πW2πWF(ω)ejn2Wωdω

Dato che f(t) è l'antitrasformata di Fourier di F(ω), cioè:

f(t)=12π+F(ω)ejωtdω=12π2πW2πWF(ω)ejωtdω

dalle precedenti due relazioni si ottiene:

cn=12Wf(n2W)=Δtf(nΔt)W=fs2=12Δt

Definendo:

rettW(ω)={1 se |ω|2πW0 se |ω|>2πW

allora:

F(ω)=Q(ω)rettW(ω)=n=cnejn2WωrettW(ω)=Δtn=f(nΔt)ejnΔtωrettW(ω)

e inoltre antitrasformando:

f(t)=1[F(ω)]=Δtk=+f(kΔt)sin(πΔttkπ)π(tkΔt)

ovvero:

f(t)=1[F(ω)]=k=+f(kΔt)sin[π(tΔtk)]π(tΔtk)

che può essere anche espressa in termini della funzione sinc normalizzata al seguente modo:

f(t)=1[F(ω)]=k=+f(kΔt)sinc(tΔtk)

Queste equazioni mostrano che F(ω), e quindi anche la sua antitrasformata f(t), possono essere ricostruite sulla base della conoscenza di f(nΔt), come volevasi dimostrare.

Formula di sommazione di Poisson

Template:Vedi anche

Sia X(f) la trasformata di Fourier di una funzione a banda limitata x(t), ovvero:

X(f) =def x(t) ei2πft dt

con X(f)=0 per |f|>B. La formula di somma di Poisson mostra che i campioni x(nT) di x(t) sono sufficienti a creare una somma periodica di X(f):

Xs(f) =defk=X(fkfs)=n=Tx(nT) ei2πnTf

che è una funzione periodica equivalente alla serie di Fourier, dove i coefficienti sono Tx(nT). Si tratta della trasformata di Fourier a tempo discreto (DTFT) della successione Tx(nT) per n intero.

La somma Xs è composta da copie di X(f) traslate di un fattore kfs. Se queste copie non si sovrappongono (ai loro estremi sull'asse delle ascisse) allora il termine k=0 può essere ricavato tramite il prodotto:

X(f)=H(f)Xs(f)

dove:

H(f) =def {1|f|<B0|f|>fsB

In questo modo, X(f) definisce univocamente x(t).

Per ricostruire x(t), si nota che H(f) non deve essere definita in [B,fsB] poiché all'interno di tale intervallo Xs(f) è nulla.

Tuttavia, il caso peggiore si verifica quando B=fs/2 (la frequenza di Nyquist). Una funzione che si presta allo scopo è:

H(f)=rect(ffs)={1|f|<fs20|f|>fs2

dove rect è la funzione rettangolo. Si ha:

X(f)=rect(ffs)Xs(f)=rect(Tf)n=Tx(nT)ei2πnTf=n=x(nT)Trect(Tf)ei2πnTf{sinc(tnTT)}

La trasformata inversa di entrambi i membri produce la formula di interpolazione di Whittaker-Shannon:

x(t)=n=x(nT)sinc(tnTT)

Aliasing nella conversione analogico-digitale

Ogni apparato di conversione analogico-digitale ha un filtro anti-alias a monte del campionatore, il cui ruolo è quello di eliminare dal segnale in ingresso le componenti di frequenza maggiori della metà della frequenza di campionamento dell'apparato fs/2. Tuttavia, essendo questo filtro analogico, non è possibile tagliare le frequenze indesiderate a partire esattamente dalla frequenza massima del segnale, poiché occorrerebbe un filtro con un numero di poli elevatissimo (ognuno in grado di abbassare la pendenza della retta di taglio di -20 dB/decade).

Data l'impossibilità di realizzare filtri di ordine superiore a 11-12, solitamente si preferisce utilizzare un filtro anti-alias meno preciso con frequenza di taglio maggiore rispetto a quella imposta dal teorema di Nyquist. Questo porta ad avere un sovracampionamento di un fattore K, che allontana tra loro le varie repliche del segnale nel dominio della frequenza. Per ricostruire il segnale digitale si utilizza allora un filtro digitale passa-basso seguito da un blocco decimatore con il compito di eliminare i campioni ridondanti. Con questa soluzione ibrida si ottiene un filtro analogico-digitale con una pendenza elevatissima ed un costo limitato, a discapito di una maggiore velocità richiesta per il convertitore.

Se si ha a disposizione un apparato di conversione A/D che lavora ad una data frequenza fs e si è interessati alle componenti di un segnale che superano fs/2 si possono seguire strade diverse: utilizzare uno strumento più veloce o utilizzare tecniche di sottocampionamento. La seconda opzione è realizzabile quando le frequenze di interesse sono racchiuse in un range del tipo:

Δf=fmaxfmin<fs2

e questo è possibile anche se sia fmax che fmin superano fs/2. In questo caso, tuttavia, il limite imposto dal teorema del campionamento non è più sufficiente a garantire un campionamento corretto.

Bibliografia

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