Pembertonia latisquamea
Pembertonia latisquamea (F.Muell.) P.S.Short, 2004 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Aster lineage) e sottotribù Brachyscominae. Pembertonia latisquamea è anche l'unica specie del genere Pembertonia P.S.Short, 2004 .[1][2][3]
Etimologia
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Ferdinand Jacob Heinrich von Mueller (1825-1896) e Philip Sydney Short (1955-) nella pubblicazione " Muelleria; an Australian Journal of Botany. Melbourne" (Muelleria 20: 64) del 2004. Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.[3]
Descrizione
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo arbustivo perenne e glabro.[4][5][6][7][8][3]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta o scadente, tentacolare.
Foglie. Le foglie in genere sono disposte in modo alternato, sessili. La lamina, verde, è semplice, intera e lineare-oblanceolata o lineare-ellittica ricurva. La consistenza è leggermente succulenta. Sulla superficie possono essere presenti dei punti ghiandolari.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari). Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, da piatte a convesse e non carenate ma con un ampio margine ialino e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 2 serie. Le brattee sono glabre con circa 4 – 8 venature basali. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma varia da piana a conica.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su una sola serie; la forma è ligulata (zigomorfa); nella parte tubolare sono presenti sei peli ghiandolari biseriati; il raggio (la ligula) si presenta con 4 - 9 vene, e con 2 o 3 lobi indistinti;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi o (raramente) funzionalmente maschili; nella parte distale sono presenti alcune macchie sparse e dei peli ghiandolari biseriati.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
- Corolla: la forma della corolla alla base è più o meno imbutiforme, mentre all'apice è ligulata a 5 (raramente 3) denti (i fiori del raggio) o brevemente tubolare con 5 (raramente 4) lobi (i fiori del disco); i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata. I colori della corolla sono giallo (i fiori del disco) e bianco, rosa o raramente violaceo (i fiori del raggio).
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[8][10]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[4] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[11] I due bracci dello stilo hanno una forma deltoide e sono papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con un scarso pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);
- achenio: gli acheni, con forme obovate, sono lateralmente compressi (piatti) con due nervature laterali, sono inoltre alati (o con protuberanze distali); il pericarpo si presenta con numerosi fasci vascolari in ciascuna delle estensioni alari (i canali secretori sono assenti); la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; sono presenti setole con punte a forma di ancora;
- pappo: il pappo è formato da alcune minute scaglie (0,1 mm di altezza).
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[5][6]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Australia occidentale.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][7][8]
Filogenesi
Il genere della specie di questa voce è descritto nella sottotribù Asterinae, una delle quasi 40 sottotribù della tribù Astereae. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Pembertonia (insieme alla sottotribù Brachyscominae) è incluso nel Aster lineage i cui caratteri principali sono: la base delle antere sono prive di code e non sono calcarate (speronate); le linee stigmatiche dei bracci dello stilo sono totalmente separate; i due bracci dello stilo hanno una forma breve o allungata da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli (all'esterno, mentre all'interno sono glabri). La distribuzione della maggior parte delle specie di questo gruppo è nelle regioni temperate nord e sud.[7]
La sottotribù Brachyscominae comprende oltre trenta generi suddivisi nei seguente gruppi:[2]
- Brachyscome group
- Calotis group
- Vittadinia group
- Elachanthus group
- Incertae sedis
- Olearia Moench sensu stricto
- Unresolved Olearia segregates
Pembertonia è incluso nel gruppo "Brachyscome group" insieme ai generi Brachyscome - Ceratogyne - Allittia - Roebuckiella. Tuttavia alcune recenti ricerche propongono di includere la specie di questo genere in Brachyscome Cass..[2] In precedenti studi la specie di questa voce era inclusa nella sezione Brachyscome sect. Heteropholis F.Muell., 1878[3]
I caratteri distintivi della specie Pembertonia latisquamea sono:[15]
- il portamento è arbustivo legnoso, spesso scandente;
- gli stili dei fiori del disco hanno delle appendici lunghe e oblunghe;
- gli acheni sono grandi, appiattiti, glabri, con molteplici vascolarizzazioni nel pericarpo.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[3]
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Template:Cita.
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 Template:Cita.
- ↑ 4,0 4,1 Template:Cita.
- ↑ 5,0 5,1 Template:Cita.
- ↑ 6,0 6,1 Template:Cita.
- ↑ 7,0 7,1 7,2 Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 8,2 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
- ↑ Template:Cita web
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- ↑ Template:Cita.
Bibliografia
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