Omega linguaggio

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Un ω-linguaggio è un insieme di sequenze di simboli di lunghezza infinita.

Definizione formale

Sia un ω-linguaggio L definito su un alfabeto Σ (non necessariamente finito). L è quindi l'insieme delle parole di lunghezza infinita sull'alfabeto Σ.

Seguendo la definizione standard della teoria dei linguaggi formali, Σ* è l'insieme di tutte le parole finite su Σ.

Si definisce quindi un ω-linguaggio L come l'insieme di tutte le parole di lunghezza infinita xΣω.

Dal punto di vista della notazione, l'insieme di tutte le parole infinite su Σ è indicato con Σω. L'insieme di tutte le parole finite e infinite su Σ è talvolta scritto Σ.

Operatori

Vengono definiti sugli ω-linguaggi una serie di operatori.

  • Intersezione e unione. Dati gli ω-linguaggi L e M, sia LM che LM sono ω-linguaggi.
  • Concatenazione sinistra. Sia L un ω-linguaggio e K un linguaggio di parole finite. Al fine di creare un nuovo ω-linguaggio concatenando i due linguaggi, K può essere concatenato a sinistra unicamente a L per produrre il nuovo ω-linguaggio KL.
  • Omega (iterazione infinita). L'operatore ω è la versione infinita dell'operatore stella di Kleene su linguaggi di lunghezza finita. Dato un linguaggio formale L, Lω è l'ω-linguaggio fatto da tutte le sequenze infinite di parole da L.
  • Prefisso. Sia w una ω-parola. Allora il linguaggio formale Pref(w) contiene ogni prefisso finita di w.
  • Limite. Dato un linguaggio finito L, una ω-parola w è nel limite di L se e solo se Pref(w)L è un linguaggio infinito. In altre parole, per un numero naturale arbitrariamente grande n, è sempre possibile scegliere qualche parola di L, la cui lunghezza sia maggiore di n e che al tempo stesso sia anche un prefisso di w. L'operazione limite su L può essere scritta Lσ oppure L.

Distanza tra ω-parole

L'insieme Σω può essere trasformato in uno spazio metrico definendo una metrica d:Σω×Σω tale che:

d(w,v)=inf{2|x|:xΣ* and xPref(w)Pref(v)}

dove |x| è interpretato come "la lunghezza di x" (numero di simboli in x ), e inf è l'estremo inferiore su un insieme di numeri reali. Se w=v allora non esiste un prefisso x più lungo e d(w,v)=0. La relazione simmetrica è evidente. La transitività deriva dal fatto che se w e v hanno un prefisso condiviso massimo di lunghezza m e v e u hanno un massimo prefisso condiviso di lunghezza n, allora i primi min{m,n} caratteri di w e u devono essere gli stessi e quindi d(w,u)2min{m,n}2m+2n=d(w,v)+d(v,u) . Ciò mostra che d è una metrica.

Sottoclassi importanti

La sottoclasse più utilizzata degli ω-linguaggi è l'insieme dei linguaggi ω-regolari, che sono riconoscibili dagli automi di Büchi. Ne deriva che il problema decisionale dell'appartenenza di una stringa infinita ad un linguaggio ω-regolare è decidibile usando un automa di Büchi.

Bibliografia

Voci correlate

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