Metrica di Reissner-Nordström

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In fisica e astronomia, la metrica di Reissner-Nordström è una soluzione statica alle equazioni di campo di Einstein nello spazio vuoto, che corrisponde al campo gravitazionale di un corpo sfericamente simmetrico, carico, non-rotante e di massa M.

La metrica

Scoperta da Hans Reissner e Gunnar Nordström, la metrica può essere scritta come

c2(dτ)2=(1rsr+rQ2r2)c2(dt)2(dr)21rsr+rQ2r2r2dΩ2

dove

τ è il tempo proprio (tempo misurato da un orologio che si muove con la particella) in secondi,
c è la velocità della luce in metri per secondo,
t è il tempo coordinata (misurato da un orologio stazionario all'infinito) in secondi,
r è la coordinata radiale (circonferenza di un cerchio centrato sulla stella divisa da 2π) in metri,
Ω un punto sulla sfera bidimensionale S2,
dΩ2gΩ=(dθ2+sin2θdϕ2), i.e. la metrica su una sfera bidimensionale di raggio unitario,
rs è il raggio di Schwarzschild (in metri) del corpo massivo, il quale è relazionato alla sua massa M da
rs=2GMc2
dove G è la costante gravitazionale, e
rQ è una lunghezza di scala corrispondente alla carica elettrica Q della massa
rQ2=Q2G4πϵ0c4
dove 1/4πε0 è la costante della forza di Coulomb.[1]

Nel limite in cui la carica Q (o in modo equivalente, la lunghezza scala rQ) vada a zero, si recupera la metrica di Schwarzschild. La classica teoria newtoniana della gravità può allora essere riottenuta quando il rapporto rs/r va a zero. In questo limite, la metrica ritorna alla metrica di Minkowski per la relatività speciale

c2(dτ)2=c2(dt)2(dr)2r2(dΩ)2.

In pratica, il rapporto rs/r è quasi sempre molto piccolo. Per esempio, il raggio di Schwarzschild rs della Terra è approssimativamente 9 mm (³⁄8 pollici); siccome un satellite in un'orbita geosincrona ha a raggio r che è approssimativamente quattro miliardi di volte più grande, a 42,164 km (26,200 miglia). Anche sulla superficie della Terra le correzioni alla gravità newtoniana sono solo una parte su un miliardo. Il rapporto diventa grande solo vicino ai buchi neri ed altri oggetti molto compatti come le stelle di neutroni.

Buchi neri carichi

Sebbene i buchi neri carichi con rQrs sono simili al buco nero di Schwarzschild, essi hanno due orizzonti: l'orizzonte degli eventi e un orizzonte di Cauchy interno. Come al solito, l'orizzonte degli eventi per lo spaziotempo può essere trovato analizzando l'equazione

gtt=1rsr+rQ2r2=0.

Questa equazione quadratica per r ha soluzioni

r±=rs±rs24rQ22.

Questi orizzonti degli eventi concentrici diventano degeneri per 2rQ=rs alla quale corrisponde un buco nero estremale. Si pensa che i buchi neri con 2rQ>rs non possano esistere in natura a causa della presenza di una singolarità nuda; a tale proposito si veda la ipotesi di censura cosmica di Roger Penrose. Le teorie di supersimmetria di solito garantiscono che tali buchi neri "superestremali" non possano esistere.

Il potenziale elettromagnetico è

Aα=(Qr,0,0,0).

Se vengono inclusi anche i monopoli magnetici, allora si può generalizzare il risultato includendo la carica magnetica P, ovvero sostituendo Q2 con Q2+P2 nella metrica e includendo il termine Pcosθdϕ nel potenziale elettromagnetico.

Correzioni quantistiche alla metrica

In certe teorie di gravità quantistica, la metrica classica di Reissner–Nordström riceve correzioni quantistiche. Un esempio di ciò è dato da un approccio di teoria di campo effettiva iniziato da Barvinsky e Vilkovisky[2][3][4][5] negli anni Ottanta. Al secondo ordine in curvatura, all'azione di Einstein-Hilbert vengono aggiunti nuovi termini, locali e non-locali:

Γ=d4xg(R16πGN+c1(μ)R2+c2(μ)RμνRμν+c3(μ)RμνρσRμνρσ)d4xg[αRln(μ2)R+βRμνln(μ2)Rμν+γRμνρσln(μ2)Rμνρσ],

dove μ è una scala di energia. I valori esatti dei coefficienti c1,c2,c3 sono sconosciuti, in quanto dipendono dalla ipotetica teoria unificata di gravità quantistica. Al contrario, i coefficienti α,β,γ sono perfettamente calcolabili[6]. L'operatore ln(/μ2) ha la rappresentazione integrale

ln(μ2)=0+ds(1μ2+s1+s).

I nuovi termini nell'azione portano a una modifica della soluzione classica. La metrica di Reissner-Nordström con le correzioni quantistiche, valida all'ordine 𝒪(G2) è stata trovata da Campos Delgado[7]:

ds2=f(r)dt2+1g(r)dr2+r2dθ2+r2sin2θdϕ2,

dove

f(r)=12GMr+GQ2r232πG2Q2r4[c2+4c3+2(β+4γ)(ln(μr)+γE32)],
g(r)=12GMr+GQ2r264πG2Q2r4[c2+4c3+2(β+4γ)(ln(μr)+γE2)].

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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