Lemma di normalizzazione di Noether

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In matematica, il lemma di normalizzazione di Noether è un teorema dell'algebra commutativa che afferma che ogni K-algebra finitamente generata (dove K è un campo) è un'estensione intera di un anello di polinomi su K.

Prende nome da Emmy Noether, che nel 1926 lo dimostrò sotto l'ipotesi che K fosse infinito. Il caso in cui K è un campo finito fu dimostrato da Oscar Zariski nel 1943.

Enunciato e dimostrazione

Sia K un campo e A un'algebra su K; sia d la dimensione di A. Allora esistono d elementi y1,,ydA, algebricamente indipendenti, tali che l'estensione K[y1,,yd]A è intera. Se inoltre A è un dominio d'integrità, allora d è anche il grado di trascendenza del campo dei quozienti di A su K.

Se A è un anello graduato, allora gli elementi y1,,yd possono essere scelti omogenei.

L'idea della dimostrazione è di rappresentare A come quoziente di un anello di polinomi K[X1,,Xn] per un suo ideale I, e di procedere per induzione su n. Il passo induttivo è provato scegliendo un polinomio P(X1,,Xn)I, e cercando poi un cambiamento di variabili Yi=fi(Xi) che renda P un polinomio monico in Xn, in modo che l'immagine xn di Xn in A sia intera sulle immagini degli Yi.

Se K è infinito, è sempre possibile trovare un λK tale che la trasformazione Yi=XiλXn (per 1in1) abbia le proprietà cercate; se K è finito, invece, è necessario considerare la trasformazione Yi=Xi+Ximi, per degli interi mi scelti opportunamente.

Conseguenze e interpretazione geometrica

L'utilità del lemma di Noether spesso si manifesta nella possibilità di "spezzare" lo studio delle proprietà di una K-algebra A in un'estensione puramente trascendente KK[y1,,yd] e un'estensione intera K[y1,,yd]A, entrambe le quali possono essere studiate più facilmente di un'estensione arbitraria. Ad esempio, attraverso questo metodo è possibile dimostrare che se ϕ:AB è un omomorfismo di K-algebre finitamente generate e locali, allora ϕ è un omomorfismo locale, ovvero ϕ(M)BB, dove M è l'ideale massimale di A.

Un'altra importante conseguenza del lemma di Noether è che ogni catena di ideali primi di A può essere raffinata ad una catena massimale di lunghezza d (dove d è sempre la dimensione di A); in particolare, su P è un ideale primo, allora dimA=dimAP+dimA/P. Ad esempio, se f è un elemento di A e non è un divisore dello zero, l'anello A/(f) ha dimensione dimA1.

Il lemma di Noether può anche essere utilizzato per dimostrare il teorema degli zeri di Hilbert.

Geometricamente, il lemma di Noether può essere interpretato in termini di mappe tra varietà affini: in questo contesto afferma che, se X è una varietà affine di dimensione d, allora esiste una mappa finita ψ:X𝔸d (dove 𝔸d è lo spazio affine d-dimensionale).

Bibliografia

Collegamenti esterni

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