Inulopsis
Inulopsis O.Hoffm., 1890 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Baccharis lineage) e sottotribù Baccharidinae.[1][2][3]
Etimologia
Il nome del genere deriva da due parole: "Inula" (= nome latino di una pianta chiamata "enula campana" e riferita al genere Inula) e "opsis" (= indica una somiglianza).[4][5]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Karl August Otto Hoffmann (1853-1909) nella pubblicazione " Naturlichen Pflanzenfamilien" ( Nat. Pflanzenfam. [Engler & Prantl] 4(5): 149) del 1890.[6]
Descrizione
Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo erbaceo perenne rizomatoso. Le foglie gli steli variano da glabri a irsuto-villosi, talvolta con ghiandole punteggiate, resinose.[7][8][9][10][11]
Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie, tutte basali (sono presenti solamente una o due paia di cauline), sono disposte in modo alternato. La lamina è intera con forme da obovate a lineari. La superficie è percorsa da 1 – 3 nervi.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da capolini solitari scaposi. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a elicoidali, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, non carenate, con forme da lanceolate a lanceolate-oblunghe e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 2 - 4 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su più serie; sono (zigomorfi);
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[11][13]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[7] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[14] I due bracci dello stilo hanno una forma lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo:
- achenio: è piccolo e di colore marrone chiaro; la forma varia da oblanceolata a ellittica con alcune coste (o nervi) longitudinali; la superficie è priva di ghiandole ma strigosa-setolosa;
- pappo: è composto da setole disposte su 2 - 3 serie (quelle esterne sono più corte).
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
Le specie di questo genere sono distribuite in Sud America.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
Filogenesi
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Inulopsis (insieme alla sottotribù Baccharidinae) è incluso nel lignaggio "Baccharis lineage" relativo agli areali del Sud America. La sottotribù Baccharidinae è divisa in 9 gruppi. Il genere di questa voce è incluso nel " Podocoma group".[2]
I caratteri distintivi del genere sono:[11]
- le foglie sono più o meno tutte basali;
- le sinflorescenze sono scapose (singoli capolini);
- i fiori del disco hanno l'ovario sterile;
- gli acheni sono privi di ghiandole.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[11]
In precedenti trattazioni questa specie è descritto all'interno della sottotribù Podocominae (ora sinonimo di Baccharidinae).[11]
Elenco delle specie
Questo genere ha 4 specie:[3]
- Inulopsis camporum (Gardner) G.L.Nesom
- Inulopsis phoenix G.L.Nesom
- Inulopsis scaposa O.Hoffm.
- Inulopsis stenophylla Dusén
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Template:Cita.
- ↑ 3,0 3,1 3,2 Template:Cita web
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- ↑ 7,0 7,1 Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 Template:Cita.
- ↑ 9,0 9,1 Template:Cita.
- ↑ 10,0 10,1 Template:Cita.
- ↑ 11,0 11,1 11,2 11,3 11,4 11,5 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
- ↑ Template:Cita web
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Inulopsis Royal Botanic Gardens KEW - Database