Brachyclados
Brachyclados D.Don, 1832 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Descrizione
Le specie di questa voce sono piante perenni con portamenti erbacei nano-cespitosi o lasso-arbustivi.[3][4][5][6][7]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato. La forma delle lamine è intera e semplice con contorni lineari-lanceolati.
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali, solitari e sessili o brevemente peduncolati. I capolini sono radiati ed eterogami e sono formati da un involucro a forma da campanulata a emisferica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori (numerosi) di due tipi (più o meno): tubulosi e ligulati. Le brattee, simili a foglie, disposte su 3 - 4 serie in modo embricato sono di vario tipo e consistenza. Il ricettacolo, a forma piatta o lievemente convessa e alveolato, è nudo (senza pagliette).
I fiori sia quelli tubulosi che ligulati sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, actinomorfi o zigomorfi e fertili. In genere i fiori del raggio (quelli periferici) sono femminili. I fiori del disco (quelli centrali), sono ermafroditi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla è formata da un tubo terminante in più lobi. Nei fiori periferici le corolle sono bilabiate: il labbro esterno è ingrossato con 3 denti; quello interno è profondamente bifido con i lobi da spiralati a contorti. I fiori del disco (quelli centrali) hanno le corolla bilabiate, il labbro esterno ha tre denti e quello interno è bifido; i lobi sono arrotondati o ricurvi (ma non sono ingrossati). I colori sono: giallo.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo. Le antere in genere hanno una forma sagittata con code pubescenti. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (può essere microechinato).
- Gineceo: lo stilo è filiforme e privo del nodo basale; si ispessisce gradualmente verso l'alto. Gli stigmi dello stilo sono due appena divergenti, corti, papillosi e con un ciuffo di peli apicali. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è cilindrica con alcune coste longitudinali. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie è setolosa o glabra. Il carpopodium è assente, oppure ha delle forme anulari appena visibili. Il pappo, formato da due serie di setole barbate, decidue o persistenti, è direttamente inserito nel pericarpo o connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio. Il colore del pappo è biancastro o giallastro.
Biologia
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
Le specie di questo gruppo sono distribuite in Cile e Argentina.[2]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[9], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[10] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[11]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7]
Filogenesi
La sottofamiglia Mutisioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione "basale" (si è evoluta precocemente rispetto al resto della famiglia) ed è molto vicina alla sottofamiglia Stifftioideae. La tribù Mutisieae con la tribù Nassauvieae formano due "gruppi fratelli" ed entrambe rappresentano il "core" della sottofamiglia.
Il genere Brachyclados è descritto all'interno della tribù Mutisieae, raggruppamento che la classificazione tradizionale collocava all'interno della sottofamiglia Cichorioideae e che la moderna classificazione filogenetica ha ricollocato, ridisegnandone i confini, all'interno della sottofamiglia Mutisioideae.[7] Provvisoriamente il genere fa parte del gruppo informale Gerbera Complex.[12]
All'interno del "Gerbera Complex" il genere di questa voce, da un punto di vista filogenetico e quindi evolutivo, fa parte del "Clade A" formato dai generi Lulia, Trichocline e Brachyclados. In questo gruppo Brachyclados occupa una posizione abbastanza centrale ed è "gruppo fratello" del genere Trichocline. Le possibili date relative alla divergenza del clade variano da 19 a 8 milioni di anni fa.[12]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[7][12]
- gli arbusti sono brachiblasti (o macroblasti), ossia dei rami che hanno gli internodî molto brevi, per cui le foglie risultano assai ravvicinate;
- le corolle di tutti i fiori sono bilabiate;
- i rami dello stilo sono papillosi.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 46.[7]
Elenco specie
Questo genere comprende le seguenti 3 specie:[2]:[2][13]
- Brachyclados caespitosus (Phil.) Speg.
- Brachyclados lycioides D.Don
- Brachyclados megalanthus Speg.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Template:Cita web
- ↑ Template:Cita.
- ↑ Template:Cita.
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- ↑ 6,0 6,1 Template:Cita.
- ↑ 7,0 7,1 7,2 7,3 7,4 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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- ↑ Template:Cita web
- ↑ 12,0 12,1 12,2 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita web
Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Brachyclados Royal Botanic Gardens KEW - Database