Asteropsis megapotamica
Asteropsis megapotamica (Spreng.) Marchesi, Bonif. & G.Sancho, 2009 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Baccharis lineage) e sottotribù Baccharidinae. Asteropsis megapotamica è anche l'unica specie del genere Asteropsis Less., 1832 .[1][2][3]
Etimologia
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Curt Polycarp Joachim Sprengel (1766-1833), Eduardo Marchesi (1943-), José Mauricio Bonifacino e Gisela Sancho nella pubblicazione "Brittonia; a Series of Botanical Papers. New York, NY " (Brittonia 61(1): 3 ) del 2009.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Christian Friedrich Lessing (1809-1862) nella pubblicazione "Synopsis Generum Compositarum Earumque Dispositionis Novae Tentamen Monographiis Multarum Capensium Interjectis... Berolini [Berlin]" (Syn. Gen. Compos. 188) del 1832.[5]
Descrizione
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo perenne. Queste piante sono emicriptofite (durante l'inverno le parti aeree seccano e sopravvivono tramite gemme perennanti).[6][7][8][9][10][11]
Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o poco ramosa. Altezza media: 30 - 45 cm.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato e sessile. La lamina è intera con forme da strettamente ellittiche a strettamente obovate; gli apici sono subacuti; la base è attenuata. La superficie è ricoperta da ghiandole e peli lanosi. Dimensione delle foglie: larghezza 1 - 3 nn; lunghezza 15 - 35 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da capolini solitari (o due - tre). Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale sessile normalmente di tipo radiato eterogamo. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a globose, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, non carenate, villose o ghiandolose su entrambe le facce e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 5 - 6 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): da 100 a 150 per capolino, sono femminili e sono disposti su 3 - 4 serie; sono ligulati (zigomorfi);
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi (oltre 150) con forme tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi o funzionalmente maschili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è tubulosa, mentre all'apice è lungamente ligulata; il colore è bianco;
- fiori del disco: la forma è tubulare divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore normalmente è giallo.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono leggermente sagittate; le appendici apicali delle antere hanno delle forme ovate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][13]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[6] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[14] I due bracci dello stilo hanno una forma lineare e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo:
- achenio: è piccolo e di colore marrone chiaro; la forma è piatta con 2 coste (o nervi) longitudinali gradualmente attenuata verso l'apice;
- pappo: è composto da setole scabre disposte su una o due serie (in alcuni casi le setole più esterne sono più corte).
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in America del Sud.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
Filogenesi
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Asteropsis (insieme alla sottotribù Baccharidinae) è incluso nel lignaggio "Baccharis lineage" relativo agli areali del Sud America. La sottotribù Baccharidinae è divisa in 9 gruppi. Il genere di questa voce è incluso nel " Podocoma group".[2] Alcune checklist considerano la specie di questa voce sinonimo di Stenachaenium megapotamicum (Spreng.) Baker.[18]; mentre il genere un sinonimo di Podocoma Cass..[19]
I caratteri distintivi della specie Asteropsis megapotamica sono:[11]
- le piante sono poco ramose (o solamente alla base);
- le foglie hanno forme da lineari a strettamente ellittiche o obovate con margini interi;
- i fiori del raggio sono disposti su 3 - 4 serie con stretti lembi ampi 1 mm;
- gli acheni sono gradualmente attenuati all'apice.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Template:Cita.
- ↑ 3,0 3,1 Template:Cita web
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- ↑ 6,0 6,1 Template:Cita.
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- ↑ 11,0 11,1 Template:Cita.
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Bibliografia
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Voci correlate
Collegamenti esterni
- Asteropsis megapotamica Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Asteropsis Royal Botanic Gardens KEW - Database