Albertinia brasiliensis

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Albertinia brasiliensis Spreng., 1821 è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Albertinia brasiliensis è anche l'unica specie del genere Albertinia Spreng., 1821.[1][2][3]

Etimologia

Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico Curt Polycarp Joachim Sprengel (1766-1833) nella pubblicazione " Neue Entdeckungen im ganzen Umfang der Pflanzenkunde. Leipzig" ( Neue Entdeck. Pflanzenk. 2: 133) del 1821.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta nella stessa pubblicazione.

Descrizione

Il portamento
Le foglie
Infiorescenza
I fiori

Le specie di questa voce sono delle piante con cicli biologici perenni con habitus di tipo arbustivo o piccolo-arboreo con fusti scarsamente ramificati. L'indumento è pubescente per tricomi a forma di T con gambi multicellulari e braccia allungate. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[5][6][7][8][9][10]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno con un breve picciolo senza guaina. La forma è intera e per lo più lanceolata con apici acuti e base attenuata. I margini generalmente sono interi e piatti (non revoluti). Le venature sono pennate. L'indumento delle foglie consiste in peli simmetrici a forma di "T" con lunghi bracci. La consistenza è cartacea; il colore è verde pallido.

Le infiorescenze, ascellari, sono formate da capolini peduncolati, singoli o raggruppati liberamente in pannocchie. I capolini sono composti da un involucro formato campanulata da 55 - 60 brattee embricate su 4 - 5 serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Le brattee sono persistenti è pubescenti. Il ricettacolo, profondamente alveolato, normalmente è nudo (senza pagliette).

I fiori, da 6 a 12 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: le corolle sono formate da un lungo tubo terminante in 5 lobi; il colore è cremoso-biancastro; la superficie può essere sia pubescente che glabra; gli apici dei lobi sono glabri.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[12] Le antere, sagittate, sprovviste di ghiandole e speronate, hanno la base arrotondata; le appendici apicali in genere sono glabre e indurite. Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro), echinato (con punte) e non "lophato".[13]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme e provvisto di un nodo basale. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base). La pubescenza è del tipo a spazzola con peli ampiamente appuntiti.[14] L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma più o meno cilindrica, hanno 10 coste con la superficie pubescente. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi di tipo subquadrato; raramente è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il "carpopodium" (carpoforo) è prominente. Il pappo, biseriato, è formato da setole capillari fulve a base allargata; la serie esterna è più corta di quella interna (setosa).

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle piante di questa voce è relativa al Brasile.[2]

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]

Filogenesi

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Lychnophorinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[18] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Lychnophorinae appartengono al clade relativo all'America.[19]

La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[8]

  • le infiorescenze raramente sono spicate (a forma di spiga);
  • i capolini in genere sono grandi;
  • le corolle sono prive di ghiandole stipitate;
  • il polline non è "lophato";
  • negli acheni sono sempre presenti i rafidi di tipo subquadrato.

In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Lychnophorinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[9] Il genere di questa voce in passato era descritto nella sottotribù Vernoniinae.[8] Nell'ambito della tribù, Lychnophorinae occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione vicina al "core" (si è evoluta tardivamente rispetto alle altre sottotribù) ed è vicina alle sottotribù Vernoninae e Chrestinae.[19] Questo genere, nella filogenesi della sottotribù, rappresenta una delle prime diversificazioni del gruppo (occupa quindi una posizione "basale") ed è vicino ai generi Centratherum Cass., Blanchetia DC. e Gorceixia Baker.[10]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Albertinia) sono:[8][10]

  • il ricettacolo è profondamente alveolato e racchiude in parte l'achenio;
  • lo stilo è provvisto di un nodo basale (unico caso del gruppo);
  • l'indumento delle foglie consiste in peli simmetrici a forma di "T" con lunghi bracci.

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Albertinia martii Colla
  • Symblomeria baldwiniana Nutt.
  • Vernonia brasiliensis (Spreng.) Less.
  • Vernonia platycephala Gardner

Il seguente sinonimo è relativo al genere di questa voce:[2]

  • Symblomeria Nutt.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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