Blanchetia

Da testwiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Tassobox

Blanchetia Augustin Pyramus de Candolle, 1836 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Etimologia

Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Augustin Pyramus de Candolle (1778-1841) nella pubblicazione Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis (Prodr. [A. P. de Candolle] 5: 75) del 1836.[3]

Descrizione

Le specie di questa voce sono delle piante con cicli biologici perenni con habitus di tipo arbustivo (a volte subdecombenti). L'indumento è pubescente per peli di vario tipo: lunghi e scuri multicellulari o pallidi del tipo stellato. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[4][5][6][7][8][9]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno con brevi piccioli senza guaina. La forma è intera più o meno ellittica con apici acuti e base attenuata. I margini sono interi ma seghettati o dentati e piatti (non revoluti). La consistenza delle foglie varia da papiracea a subcoriacea; la pagina fogliare è scolorita. Le venature sono pennate o disposte in modo sublongitudinale.

Le infiorescenze, terminali o ascellari, sono formate da capolini sia sessili che peduncolati, singoli o raggruppati in corimbi/pannocchie. Le infiorescenze sono avvolte in brattee fogliacee. I capolini sono composti da un involucro ovoidale formato da 25 - 30 brattee fortemente embricate su 3 - 4 serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Le brattee sono persistenti e pubescenti. Il ricettacolo, diviso in sottili partizioni, normalmente è nudo (senza pagliette).

I fiori, da 5 a 10 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: le corolle sono formate da un lungo tubo terminante in 5 lobi; il colore è crema; la superficie dei lobi è glabra.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[4] Le antere, sagittate e sprovviste di ghiandole, non sono caudate (ma hanno speroni); le appendici apicali in genere sono glabre e indurite. Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro), echinato (con punte) e non "lophato".[11]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme e privo di nodi. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base). La pubescenza è del tipo a spazzola con peli appuntiti.[12] L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma più o meno prismatica, hanno 10 coste con la superficie glabra. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi di tipo subquadrato; raramente è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il "carpopodium" (carpoforo) è poco appariscente. Il pappo, uni o biseriato, è formato da 20 setole appiattite e decidue.

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle piante di questa voce è relativa al Brasile.[2]

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi[13], oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]

Filogenesi

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Lychnophorinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[16] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Lychnophorinae appartengono al clade relativo all'America.[17]

La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[7]

  • le infiorescenze raramente sono spicate (a forma di spiga);
  • i capolini in genere sono grandi;
  • le corolle sono prive di ghiandole stipitate;
  • il polline non è "lophato";
  • negli acheni sono sempre presenti i rafidi di tipo subquadrato.

In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Lychnophorinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[8] Il genere di questa voce in passato era descritto nella sottotribù Piptocarphinae.[7] Nell'ambito della tribù, la sottotribù Lychnophorinae occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione vicina al "core" (si è evoluta tardivamente rispetto alle altre sottotribù) ed è vicina alle sottotribù Vernoninae e Chrestinae.[17] Questo genere, nella filogenesi della sottotribù, occupa una posizione abbastanza "basale" e rappresenta una delle prime diversificazioni del gruppo ed è vicino ai generi Centratherum Cass., Albertinia Spreng e Gorceixia Baker. In particolare con il genere Gorceixia potrebbe formare un "gruppo fratello".[9]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere (Blanchetia) sono:[7]

  • il portamento è arbustivo con steli non alati;
  • sono presenti sia peli lunghi e scuri multicellulari che pallidi del tipo stellato;
  • le infiorescenze ascellari ai nodi (gli internodi sono corti) sono diritte;
  • l'involucro ha la forma ovoidale;
  • il ricettacolo è sezionato in più parti;
  • il pappo è formato da 20 setole appiattite.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 46.[9]

Elenco delle specie

Questo genere ha 2 specie:[2]

Le due specie di questo genere sono distinte dai seguenti caratteri:[9]

  • B. heterotricha: gli arbusti hanno un portamento eretto; i fiori per capolino sono 8 -10; il pappo è uniseriato.
  • B. coronata: gli arbusti hanno un portamento decombente; i fiori per capolino sono 5; il pappo è biseriato.

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Irwinia G.M.Barroso

In alcune trattazioni le due specie di questo genere vengono suddivise tra i due generi monotipo Blanchetia e Irwinia. Ma le comuni caratteristiche (tipo di tricomi, forma dell'involucro e altro) non giustificano tale collocazione.[9]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Template:Interprogetto

Collegamenti esterni

Template:Portale