Trasformazione isoentalpica

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Una trasformazione isoentalpica o processo isoentalpico è un processo che procede senza nessun cambiamento nell'entalpia H.[1]

In uno stato stazionario, si possono verificare al fluido variazioni significative della pressione e della temperatura e tuttavia il processo sarà isoentalpico se non vi è trasferimento di calore da o verso l'ambiente circostante, non c'è scambio di lavoro all'interno del fluido e da/verso l'ambiente, e non cambia l'energia cinetica del fluido.[2] Se un regime stazionario, flusso costante, viene analizzato utilizzando un sistema aperto tutto al di fuori del volume di controllo è considerato ambiente.[3]

L'effetto Joule-Thomson è un buon esempio di processo isoentalpico. Si consideri il sollevamento di una valvola di scarico o di una valvola di sicurezza in un recipiente a pressione. L'entalpia specifica del fluido all'interno del recipiente a pressione è la stessa che l'entalpia specifica del fluido di scarico[2]. Con una conoscenza dell'entalpia specifica del fluido e la pressione al di fuori del contenitore a pressione, è possibile determinare la temperatura e la velocità del fluido di scarico.

In un processo isoentalpico:

  • h1=h2
  • dh=0

Le trasformazioni isoentalpiche in un gas ideale seguono le trasformazioni isoterme finché dh=0=cpdT.

Note

  1. Template:Cita libro
  2. 2,0 2,1 G.J. Van Wylen and R.E. Sonntag, Fundamentals of Classical Thermodynamics, Section 5.13 (3rd edition)
  3. G.J. Van Wylen and R.E. Sonntag, Fundamentals of Classical Thermodynamics, Section 2.1 (3rd edition)

Bibliografia

  • G.J. Van Wylen and R.E. Sonntag (1985), Fundamentals of Classical Thermodynamics, John Wiley & Sons, Inc., New York ISBN 0-471-82933-1

Voci correlate

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