Sviluppo asintotico

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In matematica con il termine sviluppo asintotico, o con gli equivalenti serie asintotica e sviluppo di Poincaré si intende una serie formale di funzioni, non necessariamente convergente, tale che, troncata ad un numero finito di termini, fornisce un'approssimazione di una data funzione per un valore particolare.

Definizione matematica

Sia {ϕn} una successione di funzioni continue in un dato dominio tali che valga, per ogni n (secondo la notazione di Landau):

ϕn+1(x)=o(ϕn(x)),per xx0,

dove x0 è un punto limite del dominio (dunque non necessariamente facente parte del dominio, per esempio se il dominio è , si potrebbe considerare x0=+).

Data f(x) una funzione continua sul suddetto dominio, è possibile determinare dei coefficienti an tali che valga per ogni N:

f(x)=n=0Nanϕn(x)+O(ϕN+1(x)),per xx0.

La serie ottenuta n=0anϕn(x) si definisce sviluppo asintotico di f(x) in x0 rispetto alle funzioni {ϕn}.

Analogamente si può scrivere:

f(x)n=0anϕn(x),per xx0.

Bisogna notare che i coefficienti della serie tali da soddisfare le suddette condizioni sono univocamente determinati dalla relazione:

aN+1=f(x)n=0Nanϕn(x)ϕN+1,per xx0.

In questo modo le serie asintotiche risultano essere una generalizzazione delle serie di Taylor. Tra i metodi per costruire tali sviluppi vi sono la formula di Euler-Maclaurin e trasformate integrali quali la trasformata di Laplace e la trasformata di Mellin. Spesso si riesce ad individuare uno sviluppo asintotico effettuando ripetute integrazioni per parti.

Un esempio esplicativo

Si consideri la seguente funzione integrale:

f(x)=0etx+tdt.

Cerchiamo il suo sviluppo asintotico per x1. In questo caso la soluzione si trova direttamente sfruttando l'identità della serie geometrica:

1x+t=1x(11+t/x)=n=0N(1)nxn+1tn1xN+1tN+1x+t,

sostituendo questa espressione si ottiene immediatamente che:

f(x)=n=0N(1)nxn+1Γ(n+1)+RN(x),

dove

RN(x)=1xN+10tN+1etx+tdt.

Questa espressione soddisfa tutte le suddette proprietà, quindi è possibile concludere che:

f(x)n=0+(1)nn!xn+1.

Lo stesso sviluppo si ottiene anche applicando più volte l'integrazione per parti o con il metodo asintotico di Laplace.

Sviluppi asintotici notevoli

exp(x)xx2πxΓ(x+1)1+112x+1288x213951840x3,per x.
xexp(x)E1(x)n=0(1)nn!xn,per x.
ζ(s)n=1N1ns+N1ss1+Nsm=1B2ms2m1(2m)!N2m1,
dove i Bk sono i numeri di Bernoulli ed s2m1 denota un fattoriale crescente. Questo sviluppo è valido per tutti gli s complessi e si usa spesso per calcolare la funzione zeta utilizzando un valore abbastanza elevato di N, ad esempio N>|s|.
πxex2erfc(x)=1+n=1(1)n(2n)!n!(2x)2n.

Convergenza

La convergenza della serie asintotica n=0anϕn(x) può essere studiata agevolmente ricorrendo al criterio della radice o al criterio del rapporto.

Convergenza puntuale

Se si è interessati alla convergenza puntuale, per ogni x fissato la serie asintotica diventa una serie numerica, la quale converge (condizione sufficiente) se converge assolutamente, cioè se converge la serie

n=0|an||ϕn(x)|.

A questa serie si può applicare il criterio della radice o quello del rapporto se:

limn|an||ϕn(x)|n<1oppurelimn|an+1||ϕn+1(x)||an||ϕn(x)|<1.

Nel caso in cui esista il limite:

limn|an|n=Loppurelimn |an+1||an|=L,

allora le condizioni sufficienti per la convergenza assoluta della serie asintotica diventano:

limn|ϕn(x)|n<l(x)<1/Loppurelimn |ϕn+1(x)||ϕn(x)|=l(x)<1/L.

Quindi condizione sufficiente affinché la serie asintotica converga in A è quella di prendere:

A{x:l(x)<1/L}.

Convergenza uniforme

Volendo stabilire se la serie asintotica converge uniformemente in AA, si può considerare che condizione sufficiente è che essa converga totalmente, ossia che converga la serie

n=0|an|supA|ϕn(x)|.

Posto:

cn(A):=supA|ϕn(x)|,

applicando il criterio della radice o quello del rapporto la condizione sufficiente per la convergenza di questa serie è:

limncn(A)n<1/Loppurelimn cn+1(A)cn(A)<1/L.

Serie di potenze

Il caso più notevole e importante è quello delle serie di potenze:

ϕn(x)=(xx0)n,

in cui si ha:

limn|ϕn(x)|n=limn |ϕn+1(x)||ϕn(x)|=|xx0|<1/Lx(x01/L,x0+1/L),

per cui possiamo prendere:

A=(x01/L,x0+1/L).

Inoltre, se si considera un intervallo del tipo

A=[x0R,x0+R],

si ha:

cn(A):=supA|(xx0)n|=Rn,

da cui

limncn(A)n=limn cn+1(A)cn(A)=R<1/L.

Per cui la serie converge uniformemente in ogni intervallo chiuso contenuto nell'intervallo aperto su cui converge puntualmente.

Metodi per calcolare gli sviluppi asintotici

I(k)=abg(x)eikf(x)dx
è uguale a:
  • Se f(x) è stazionario in un unico punto a<x0<b
I(k)g(x0)2πk|f(x0)|ei[kf(x0)±π4f(x0)].
  • Se f(x) possiede un solo punto stazionario corrispondente al limite inferiore dell'integrale x0=a
I(k)g(b)ikf(b)eikf(b)+122πk|f(x0)|g(x0)eikf(x0)ei±π4.
  • Se f(x) possiede un solo punto stazionario corrispondente al limite superiore dell'integrale x0=b
I(k)g(a)ikf(a)eikf(a)+122πk|f(x0)|g(x0)eikf(x0)ei±π4.
  • Metodo di Laplace [1]
abexp(λf(x))g(x)dx2πf(x0)λg(x0)exp(λf(x0)).
Con f(x) e g(x) due funzioni definite in [a,b], con almeno uno tra a e b finito, tali che:
  • f(x)<f(x0) in ogni intervallo che non contiene x0;
  • f(x) è continuamente differenziabile due volte in un intorno di x0 e inoltre f(x0)=0,f(x0)<0;
  • g(x) è continua in un intorno di x0;
  • l'integrale è assolutamente convergente per Re(λ)>σ>0.

Note

Bibliografia

  • Arthur Erdélyi (1956): Asymptotic Expansions, Dover
  • N. Bleistein, R. A. Handelsman (1986): Asymptotic expansions of integrals, Dover
  • F. W. J. Olver (1974): Introduction to Asymptotics and Special Functions, Academic Press
  • Godfrey Harold Hardy (1949): Divergent Series, Oxford University Press
  • R. B. Paris, D. Kaminsky (2001): Asymptotics and Mellin-Barnes Integrals, Cambridge University Press
  • E. T. Copson (2004): Asymptotic Expansions, Cambridge University Press
  • E. Whittaker, G. N. Watson (1963): A Course in Modern Analysis, IV ed., Cambridge University Press (I ed., p. 150, 1915)
  • M. Abramowitz e I. Stegun (1964): Handbook of mathematical functions, Governement Printing Office
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Collegamenti esterni

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