Kt/V

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In medicina il Kt/V è un parametro usato per valutare l'adeguatezza del trattamento dialitico, ovvero la capacità della dialisi di rimuovere dal sangue i soluti che si accumulano nelle persone affette da insufficienza renale grave, detti anche tossine uremiche. Per convenzione si è scelto di considerare l'urea, una molecola derivata dal metabolismo degli aminoacidi, come rappresentativa dell'accumulo e della rimozione di queste sostanze.

Nel contesto dell'emodialisi il Kt/V è un numero pseudo-adimensionale che dipende dalla concentrazione dell'urea nel sangue prima e dopo la dialisi. In particolare:

  • K - clearance dell'urea ottenuta dal dializzatore, o filtro per dialisi
  • t - durata della seduta dialitica
  • V - volume di distribuzione dell'urea, approssimativamente uguale al volume di acqua corporea del paziente.

A dispetto del nome, esso non rappresenta il prodotto di K e t diviso per V, che sarebbe un vero numero adimensionale.[1]

Il calcolo del Kt/V fu sviluppato da Frank Gotch e John Sargent come misura della dose dialitica per analizzare i risultati di uno studio clinico su larga scala, il National Cooperative Dialysis Study.[2]

Secondo le linee guida del gruppo di studio statunitense KDOQI, afferente alla National Kidney Foundation, il valore desiderabile (target) del Kt/V è 1,3, così da assicurare un valore minimo di 1,2.[3] In dialisi peritoneale il target è ≥ 1,7/settimana.[3]

Spiegazione

Moltiplicando K (la clearance) per t (tempo) si ottiene un volume (poiché mL/min × min = mL, o L/h × h = L), e il prodotto K × t rappresenta il volume di fluido (sangue) depurato dall'urea o da qualunque altro soluto durante una singola seduta dialitica. Anche V è un volume, espresso in mL o L. Quindi il rapporto K × t / V è definito "numero adimensionale" e si può definire come un multiplo del volume di plasma depurato dall'urea diviso per il volume di distribuzione dell'urea. Quando Kt/V = 1,0, un volume di sangue uguale al volume di distribuzione dell'urea è stato completamente depurato da questa molecola.

La relazione fra il rapporto Kt/V e la concentrazione di urea C alla fine della dialisi si può ottenere da una equazione differenziale che descrive la clearance di qualsiasi sostanza dall'organismo quando la concentrazione della sostanza decade in modo esponenziale:

VdCdt=KC

dove:

  • C è la concentrazione [mol/m3]
  • t è il tempo [s]
  • K è la clearance clearance [m3/s]
  • V è il volume di distribuzione [m3]
  • dCdt è la derivata rispetto al tempo della concentrazione, cioè descrive il cambiamento della concentrazione con il tempo.

La soluzione dell'equazione si ottiene per separazione delle variabili. Portando al secondo membro V e dt, e integrando entrambi i membri:

dCC=KVdt

si ottiene (sapendo che la primitiva di 1/C è il logaritmo di C):

ln(C)=KtV+c

dove c è la costante di integrazione, un arbitrario numero reale. Invertendo il logaritmo il risultato è:

C=eKtV+c

con e è il numero di Nepero, cioè la base del logaritmo naturale.


Note

Bibliografia

Voci correlate

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