Normalizzazione (matematica): differenze tra le versioni

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In matematica, per normalizzazione si intende il procedimento di dividere tutti i termini di un'espressione per uno stesso fattore in modo che l'espressione risultante abbia una certa norma uguale a 1.

Normalizzazione in uno spazio vettoriale

In uno spazio vettoriale dotato di prodotto interno e di norma si chiama normalizzazione il procedimento che dato un vettore lo porta ad avere norma unitaria.

Una situazione comune in cui si utilizza questo procedimento è nella costruzione di una base ortonormale (o sistema ortonormale, s.o.n.) dello spazio vettoriale. Supponiamo di essere in uno spazio vettoriale di dimensione n e di conoscere già una base completa di vettori che siano tra loro ortogonali; siamo cioè nel caso in cui gli n vettori componenti dell'insieme

BO ={b1,b2,,bn}

costituiscono una base ortogonale.

Per ottenere una base ortonormale, basta prendere singolarmente ciascuno di questi n vettori e dividerli ciascuno per il valore della propria norma (si noti che si tratta di una divisione per uno scalare, perché la norma di un vettore è uno scalare).

ui=bibi   i=1,2,n,

ognuno dei vettori ui così ottenuti avrà norma unitaria (sarà quindi anche un versore). Inoltre, questi vettori saranno tra loro ortogonali. Pertanto l'insieme

Bu ={u1,u2,,un}

costituisce una base ortonormale dello spazio vettoriale normato.

Probabilità

Lo spazio vettoriale delle funzioni integrabili di variabile reale è dotato di una seminorma; procedendo come sopra, è possibile normalizzare qualunque tra queste funzioni abbia seminorma non nulla.

In particolare, una funzione f di variabile reale, integrabile, sempre positiva (o sempre negativa), con integrale non nullo,

+f(x)dx=a>0

può essere riscalata per a, dando origine a una funzione di densità di probabilità:

g(x)=1af(x)0
+g(x)dx=1a+f(x)dx=1.

Questo è un caso particolare di una misura di probabilità ottenuta normalizzando la misura di uno spazio misurabile, con la condizione che lo spazio stesso abbia misura finita e non nulla.

Un esempio nel calcolo delle probabilità è la probabilità condizionata da un evento B, di probabilità non nulla (è certamente finita): questa è ottenuta restringendo lo spazio degli eventi a B e normalizzando la misura.

Applicazioni

Trigonometria

In trigonometria la normalizzazione è un metodo per la risoluzione delle equazioni lineari in seno e coseno, chiamato anche metodo dell'angolo aggiunto. Per risolvere un'equazione del tipo:

asinx+bcosx+c=0.

Si dividono entrambi i membri per a2+b2.

Questa quantità è diversa da zero, a meno che sia a che b siano nulli, nel qual caso l'equazione di partenza degenera nel caso banale c=0.

Si ottiene:

aa2+b2sinx+ba2+b2cosx+ca2+b2=0.

Notiamo ora che i due coefficienti aa2+b2 e ba2+b2 sono entrambi, in modulo, minori di 1, e inoltre la somma dei loro quadrati è 1; pertanto essi possono essere considerati come seno e coseno di uno stesso angolo φ. Si ha quindi:

cosφ=aa2+b2
sinφ=ba2+b2.

Ora l'equazione iniziale diventa:

cosφsinx+sinφcosx+ca2+b2=0,

da cui si ottiene

sin(x+φ)=ca2+b2.

Da questa equazione si può ora facilmente determinare il valore dell'angolo x+φ, e poiché il valore dell'angolo φ è noto, si può facilmente ricavare anche l'angolo incognito x.

Voci correlate

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