Xanthisma

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Xanthisma DC., 1836 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Machaerantherinae.[1][2][3]

Etimologia

Il nome del genere deriva dal greco e significa "ciò che è tinto di giallo", e si riferisce al colore dei fiori.[4]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Augustin Pyramus de Candolle (1778-1841) nella pubblicazione " Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis ... (DC.)" ( Prodr. [A. P. de Candolle] 5: 94 (-95)) del 1836.[5]

Descrizione

Il portamento
Xanthisma grindelioides
Le foglie
Xanthisma spinulosum
Infiorescenza
Xanthisma coloradoense
I fiori
Xanthisma gracile

Portamento. Le specie di questo genere hanno un ciclo biologico annuale o perenne con habitus erbaceo. Le superfici sono glabre o pelose anche con ghiandole.[6][7][8][9][10][11]

Fusto. La parte aerea varia da eretta a patente con forme tentacolari e riccamente ramosa. Altezza media: 3 - 100 cm.

Foglie. Sono presenti sia foglie basali (picciolate e persistenti) che cauline. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato e sono sessili; la lamina è intera con forme da lanceolate a oblanceolate o spatolate, con margini da seghettati a bipennatifidi o dentati con setole; la pagina fogliare può essere glabra.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari). Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato (o discoidale) con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme da turbinate a emisferiche o campanulate, composto da 26 - 80 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme da lineari a strettamente oblunghe o lanceolate o allargate distalmente in lamine da ovate a orbiculate o depresse-ellittiche, da appressate a patenti o riflesse, a consistenza cartacea (gli apici sono erbacei), sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 2 - 8 serie. Il ricettacolo (senza pagliette) bucherellato a protezione della base dei fiori ha delle forme piatte o da convesse a coniche. Dimensione degli involucri: 4 - 10 x 6 - 25 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): da 12 a 60 per capolino, sono femminili e sono disposti su 1 - 2 serie; la forma è ligulata (zigomorfa); a volte mancano;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi (da 15 a 200) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi o (raramente) funzionalmente maschili.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula, contorta, può terminare con alcuni denti; il colore è bianco, rosa, porpora o giallo; in alcuni casi le ligule sono assenti;
  • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, eretti, hanno una forma triangolare; il colore è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate. I due bracci dello stilo hanno una forma da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti, spesso dimorfici, sono degli acheni con pappo: il corpo, con alcune nervature longitudinali (3 negli acheni del raggio e 3 - 9 in quelli del disco), ha la forma ellittica (quasi cordata) compressa e superficie da sparsamente a densamente pubescente. Il pappo, persistente, è formato da 30 - 90 setole appuntite, piatte e fortemente sovrapposte alla base disposte su 2 - 4 serie; oppure è formato da una coroncina di scaglie.

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono distribuite in America del Nord.[3]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Xanthisma (insieme alla sottotribù Machaerantherinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage". Attualmente la sottotribù è suddivisa in 5 gruppi informali: Basal grade - Machaeranthera group - Haplopappus group - Xanthocephalum group - Lessingia group. Questo genere si trova nel "Machaeranthera group".[2][16]

Il genere è diviso in quattro sezioni tutte ricavate dal genere Machaeranthera: Blepharodon, Sideranthus, Havardii, and Stenoloba.[11]

I caratteri distintivi del genere sono:[10]

  • il ciclo biologico delle piante è fondamentalmente perenne;
  • spesso l'habitus della pianta si presenta con una chioma ramificata;
  • il ricettacolo è coperto da pagliette lunghe 0,3 – 3,0 mm, la superficie si presenta come un reticolo alveolato;
  • il pappo è formato da setole appuntite, piatte e fortemente sovrapposte alla base.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 10 (ridotto a 8 o 6).[10]

Elenco delle specie

Questo genere ha 20 specie:[3] Template:Div col

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Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Centauridium Torr. & A.Gray
  • Eriocarpum Nutt.
  • Sideranthus Nutt. ex Nees

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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