Teorema di Mozzi

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Il teorema di Mozzi in cinematica afferma che l'atto di moto più generale di un corpo rigido è elicoidale. Compare per la prima volta nell'opera Discorso Matematico Sopra Il Rotamento Momentaneo Dei Corpi nel 1763, anche se viene da alcuni ascritto al Frisi[1]. In particolare un atto di moto degenere può essere traslatorio o rotatorio.

Dimostrazione

La dimostrazione del teorema fa leva sull'Equazione fondamentale della cinematica del corpo rigido, con cui però questo non va confuso. Siano Q e P due punti generici del corpo,

𝐯Q=𝐯Q+𝐯Q=𝐯Q+𝐯O+ω×(𝐫Q𝐫O)=𝐯Q+ω×(𝐫Q𝐫O), quindi parallela a questa velocità angolare.

e O un punto tale che:

𝐯Oω=0, quindi parallela a questa velocità angolare.

Si ha che :𝐯P=𝐯Q+ω×(𝐫P𝐫Q)=𝐯Q+ω×(𝐫P𝐫Q)+ω×(𝐫Q𝐫O)=𝐯Q+ω×(𝐫P𝐫O).

Se ora applichiamo quanto ricavato per un generico P in particolare per O:

𝐯O=𝐯Q+ω×(𝐫O𝐫O)=𝐯Q.

Ma allora:

𝐯P=𝐯O+ω×(𝐫P𝐫O).

che è appunto un atto di moto elicoidale per ogni punto P del corpo rigido.

In particolare se ω=0 il moto risulterà traslatorio. Se invece 𝐯O=0 il moto risulterà rotatorio.

Note

  1. Marcolongo, 1906

Bibliografia

  • Mauro Fabrizio, Elementi di meccanica classica, Bologna, Zanichelli, 2002

Collegamenti esterni

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