Sorgente acustica

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Tamburo, esempio di sorgente acustica.

Una sorgente acustica è un qualsiasi processo fisico che porti alla generazione di una perturbazione sonora all'interno di un mezzo (sia esso solido, liquido o gassoso).[1] Esempi di sorgenti sonore sono le vibrazioni della membrana di un tamburo che viene percosso o la sirena meccanica di un allarme.[2]

In acustica, gran parte dei fenomeni di interesse pratico possono essere descritti attraverso modelli più semplici combinati poi fra loro.[3]

Monopolo puntuale

Altoparlante aperto solo da un lato, esempio di sorgente di tipo monopolo.

Una sorgente monopolo è la più semplice sorgente acustica possibile, in quanto rappresenta l'origine di un'onda che si propaga radialmente da un punto.[4] La pressione acustica nell'ipotesi di piccole perturbazioni e di gas ideale per il mezzo è data da:[5]

pa(r,t)=ρ¯Q˙(tr/c)4πr

dove r è la distanza radiale dall'origine, ρ¯ è la densità media del mezzo, Q˙ è il tasso di variazione della portata volumetrica immessa o sottratta all'origine e c è la velocità del suono media all'interno del mezzo. Si può notare che il termine r/c fa sì che una variazione di massa al tempo t all'origine viene "sentita" alla distanza r con un ritardo r/c, che è appunto il tempo impiegato dalla perturbazione per percorrere la distanza r.[6] Un classico esempio di una sorgente di tipo monopolo è un altoparlante chiuso da un lato.[7]

Dipolo puntuale

Altoparlante aperto da ambo i lati, esempio di dipolo acustico.

La sorgente puntuale di tipo dipolo è data dalla sovrapposizione degli effetti di due sorgenti di tipo monopolo poste ad una piccola distanza fra loro ed aventi un tasso di variazione della portata Q˙ che vari in maniera armonica con la medesima frequenza ma fase opposta.[8] In tal caso la pressione acustica ad una distanza sufficientemente grande dalla sorgente è data da:[6]

pa(r,t)=ω2ρ¯Q^4πrccosθei(ωtkr)

dove ω è la pulsazione angolare della variazione di Q, θ è riportato nella figura a lato e k è il numero d'onda del segnale. Come si può notare, tale pressione ad una fissata distanza non è distribuita uniformemente a causa del fattore direzionale cosθ (in altre parole ha una direzionalità), il quale assume valore nullo (ossia nulle fluttuazioni di pressione acustica) per θ=π/2.[6] Esempio di una sorgente di tipo dipolare è un altoparlante aperto da entrambi i lati.[7]

Quadripolo puntuale

Rappresentazione schematica delle sorgenti acustiche: (a) quadripolo lineare/longitudinale e (b) quadripolo laterale. Vengono evidenziati i dipoli componenti mentre i punti in nero sono i relativi monopoli acustici.

Un quadripolo puntuale è dato dalla sovrapposizione degli effetti di due dipoli puntuali posti in vicinanza fra loro ed a seconda della loro disposizione si hanno due tipologie di quadripolo: quadripolo lineare (o longitudinale) e quadripolo laterale.[9] Si ha un quadripolo del primo tipo quando i rispettivi assi dei due dipoli che lo costituiscono si trovano lungo la stessa retta (vedi figura (a)); si ha un quadripolo laterale quando i due assi sono paralleli fra loro ma con direzioni invertite.[10]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni