Sinobouffordia

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Il Sinobouffordia G.L.Nesom, 2020 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Aster lineage) e sottotribù Asterinae.[1][2]

Etimologia

Il nome del genere (Sinobouffordia) commemora il dottor David Boufford, ricercatore scientifico senior della "Harvard University Herbaria".[3]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Guy L. Nesom (1945-) nella pubblicazione " Phytoneuron. Digital Publications in Plant Biology" ( Phytoneuron 2020-57: 15) del 2020.[4]

Descrizione

Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo arbustivo. Tutte le piante sono irsute o pubescenti.[5][6][7][8][9][3]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, legnosa ma corta e ramosa. La parte sotterranea consiste in un fittone legnoso. Altezza media: 15 - 100 cm.

Foglie. Le foglie in genere sono disposte fittamente in modo alternato e sono sessili. La lamina è semplice con forme da strettamente oblunghe a strette oblungo-lanceolate o oblungo-ellittiche, con base da attenuata a ottusa o arrotondata e apice da acuto a ottuso. I margini sono interi. Sulla superficie, verde, sono presenti dei punti ghiandolari. Lunghezza delle foglie: 7 - 21 mm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari) all'estremità di rami frondosi-bratteati. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme lanceolate, con apice acuto o arrotondato-ottuso, strettamente carenate, sono disposte in modo più o meno embricato e fortemente scalate su 4 - 5 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica. Larghezza degli involucri: 6,5 - 9 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono da 12 a 22 per capolino; sono femminili e sono disposti su una sola serie; la forma è lungamente ligulata terminante con alcuni denti; lunghezza delle ligule 6 - 10 mm;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme tubulose terminanti con dei lobi (lunghezza delle corolle 3,5 - 5 mm); sono ermafroditi (raramente sono funzionalmente maschili).
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
  • Corolla: la forma della corolla è più o meno imbutiforme alla base; mentre all'apice è ligulata a 5 (raramente 3) denti (zigomorfa) o tubolare con 5 (raramente 4) lobi (attinomorfa); i lobi, patenti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata. I colori della corolla sono giallo (i fiori del disco) e da bianco a lavanda o viola chiaro (i fiori del raggio).
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[9][11]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[5] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[12] I due bracci dello stilo hanno una forma da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli. Lo stilo dei fiori del raggio è supinato.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);

  • achenio: gli acheni, con forme ellissoidi, sono lateralmente compressi con due-tre nervature laterali; la superficie normalmente è cosparsa da setole, qualche volta ghiandolose; la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; le setole con punte a forma di ancora non sono presenti; lunghezza dell'achenio 2 - 2,5 mm;
  • pappo: il pappo è formato da 2 serie di setole finemente barbate; le setole sono persistenti; quelle esterne sono più corte; lunghezza delle setole 2,5 - 5 mm.[9]

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono distribuite in Cina centrale.[13]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]

Filogenesi

Il genere di questa voce è descritto nella sottotribù Asterinae, una delle quasi 40 sottotribù della tribù Astereae. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Sinobouffordia (insieme alla sottotribù Asterinae) è incluso nel Aster lineage i cui caratteri principali sono: la base delle antere sono prive di code e non sono calcarate (speronate); le linee stigmatiche dei bracci dello stilo sono totalmente separate; i due bracci dello stilo hanno una forma breve o allungata da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli (all'esterno, mentre all'interno sono glabri). La distribuzione della maggior parte delle specie di questo gruppo è nelle regioni temperate nord e sud.[8]

La sottotribù Asterinae comprende una trentina di generi suddivisi in 4 rami principali: Psychrogeton - Hersileoides - Asterothamnus - Aster. Il genere di questa voce è incluso nel ramo denominato "Asterothamnus branch" e nel sottogruppo denominato "Asterothamnus group" insieme ai generi Asterothamnus - Arctogeron - Kemulariella - Chaochienchangia - Rhinactinidia.[2]

Recenti ricerche basate su analisi molecolari giustificano questo nuovo genere; i dati dimostrano la sua vicinanza al genere Asterothamnus favorita anche dalla morfologia, geografia ed ecologia.[3] Tuttavia non tutte le checklist si sono aggiornate e mantengono le due specie di questo genere come sinonimo del genere Aster:[13]

  • Sinobouffordia poliothamnus sinonimo di Aster poliothamnus Diels
  • Sinobouffordia sikuensis sinonimo di Aster sikuensis W.W.Sm. & Farrer

I caratteri distintivi del genere Sinobouffordia sono:[3]

  • il portamento è arbustivo con radici legnose;
  • i fusti sono densamente frondosi.

Il numero cromosomico di base delle specie di questo genere è: n = 9.[9]

Elenco delle specie

Questo genere ha 2 specie:[3]

Note

Bibliografia

Voci correlate

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