Sanrobertia gypsophila

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Sanrobertia gypsophila (B.L.Turner) G.L.Nesom, 2018 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Symphyotrichinae. Sanrobertia gypsophila è anche l'unica specie del genere Sanrobertia G.L.Nesom, 2018.[1][2][3]

Etimologia

Il nome generico (Sanrobertia ) deriva dalla località di ritrovamento della specie di questa voce (San Roberto Junction a quota 1.800 - 2.200 metri).[4] L'epiteto specifico ( gypsophila ) significa "amante del gesso" e fa riferimento al tipico habitat di queste piante.[5]

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Billie Lee Turner (1925-2020) e Guy L. Nesom (1945-) nella pubblicazione " Phytoneuron. Digital Publications in Plant Biology" ( Phytoneuron 2018-25: 1 ) del 2018.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione

Il portamento
Le foglie
I fiori

Portamento. La specie di questa voce ha un habitus erbaceo perenne. L'indumento è stipitato-ghiandoloso.[7][8][9][10][11][4]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. La parte sotterranea consiste in rizomi sottili e legnosi. Altezza media: 4 - 20 cm.

Foglie. Le foglie, tutte cauline, lungo il caule sono disposte in modo alterno e sessile. La lamina è intera con apice spinoso e forme per lo più oblungo-lanceolate. Dimensione delle foglie: 4 – 7 x 1 – 2 mm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari) a volte ramose con ramificazioni secondarie. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato bratteato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme turbinato-campanulate (larghezza 8 – 11 mm), composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme da oblungo-lanceolate a oblungo-oblanceolate, apice da acuto a ottuso, margini scariosi e a consistenza erbacea nella parte apicale (la parte basale è indurita), sono disposte in modo più o meno embricato e fortemente scalato su 4 - 5 serie. Il ricettacolo, debolmente alveolato, è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono da 12 a 16 per capolino, sono femminili e disposti su una sola serie (raramente 2 – 4 serie); la forma è ligulata (zigomorfa);
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata (non avvolgente); la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è lilla;
    • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, eretti, hanno una forma da deltata a triangolare-deltata; il colore è giallo.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[11][13]

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo;

  • achenio: gli acheni, fusiformi da strettamente cilindrici e alquanto quadrilateri, hanno 7 - 12 costole; la superficie è scarsamente pubescente per peli corti e ascendenti (non ghiandolari); lunghezza degli acheni: 3 mm;
  • pappo: le setole del pappo sono disposte su 2 - 3 serie; sono accrescenti fino a 7 - 9 mm di lunghezza.

Biologia

Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

La specie di questa voce è distribuita in Messico.[3]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]

Filogenesi

La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]

  • Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
  • Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
  • Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
  • Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
  • North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.

Il genere Sanrobertia (insieme alla sottotribù Symphyotrichinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage".[2]

I caratteri distintivi della specie Sanrobertia gypsophila sono:[4]

  • il portamento di questa specie è diminutivo e rizomatoso;
  • le foglie e le brattee hanno delle punte spinulose;
  • i capolini sono solitari all'estremità di rami lunghi e frondosi;
  • il pappo è accrescente.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[4]

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Aster gypsophilus B.L.Turner
  • Symphyotrichum gypsophilum (B.L.Turner) G.L.Nesom

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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