Radicale (matematica)

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In matematica, la radice n-esima o radicale n-esimo, con n{0}, di un numero reale a0, scritto come an, è un numero reale b0 tale che bn=a. Il numero reale a è detto radicando, il numero n è detto indice e il numero b è detto radice n-esima di a[1].

Una radice con indice 2 è indicata con il nome di radice quadrata e una radice con indice 3 con il nome di radice cubica o radice terza, ma esistono radici con qualsiasi indice[1].

Le condizioni di esistenza

Le condizioni di esistenza sono quell'insieme dei valori delle variabili contenute nel radicale per i quali esso esiste nel campo dei numeri reali[2].

La funzione radice n-esima è una funzione definita da +{0}, perciò an resta definita a0

Per esempio, i seguenti radicali esprimono numeri reali:

9=3;25=5;83=2;273=3;2=1,4142,π=1,7724

Si può ottenere un risultato analogo alla radice ennesima attraverso l'elevamento a potenza con esponente frazionario:

a1n=b(a1n)n=bn

Tuttavia la funzione potenza è definita da , perciò essa permette di definire due sottocasi:

  • se a0a1nan
  • se a<0a1nn è dispari

Ciò implica che equazioni del tipo xn+a=0, con n pari e a>0 non hanno soluzioni reali, esse infatti appartengono all'insieme dei numeri immaginari, sottoinsieme dell'insieme dei numeri complessi, indicato con , che vengono espressi come somma di un numero reale e un numero immaginario.

Ad esempio, l'equazione x2+4=0 avrà per soluzioni 2i e 2i, dove i rappresenta l'unità immaginaria.

Quanto visto finora ci permette d'individuare che, ad esempio, la condizione di esistenza del radicale x è C.E.:x0, dato che il radicando deve essere sempre positivo.

Ecco altri esempi di condizioni di esistenza:

  • x12 ha come condizioni di esistenza x1: infatti, si deve risolvere la disequazione x10, la cui soluzione è proprio x1.
  • (x1)13, invece, esiste x.
  • x+1x2 ha come condizioni di esistenza x1  x>2, poiché è necessario risolvere la disequazione fratta x+1x20.
  • Un ultimo esempio: per trovare le condizioni di esistenza del radicale x2(x+1)2x+2 è necessario risolvere la disequazione x2(x+1)2x+20, che ha come soluzione x>2, ricordando che i fattori x ed x+1 sono sempre positivi o nulli, in quanto quadrati.

Operazioni fondamentali

Esistono delle proprietà fondamentali delle radici che vengono elencate di seguito:

Prima proprietà fondamentale dei radicali

Dalla definizione di radicale segue che:

(an)n=a, con a0 se n pari, a se n dispari, n{0}.

Prodotto di radicali

anbn=abn, con a0, b0, n{0}

Dimostrazione

Si elevino all'ennesima potenza entrambi i membri dell'uguaglianza:

(anbn)n=(an)n(bn)n=ab (per la prima proprietà fondamentale dei radicali)
(abn)n=ab (per la prima proprietà fondamentale dei radicali)

Poiché le n-esime potenze dei due membri sono uguali (ab=ab), sono uguali anche le basi.

Esempi

Applicando la proprietà:

51040=51040=2000=205

Allo stesso modo, con C.E: x>1:

x1x1x1=x(x1)x1=x

Quoziente di radicali

anbn=abn, con a0, b>0, n{0}

Dimostrazione

Si elevino all'ennesima potenza entrambi i membri dell'uguaglianza:

(anbn)n=(an)n(bn)n=ab (per la prima proprietà fondamentale dei radicali)
(abn)n=ab (per la prima proprietà fondamentale dei radicali)

Poiché le n-esime potenze dei due membri sono uguali (ab=ab), sono uguali anche le basi.

Esempi

Applicando la proprietà:

5025=5025=2

Allo stesso modo, con C.E: x>2:

x+2(x+2)(x+3)=x+2(x+2)(x+3)=1x+3

Potenze di radicali

(an)m=amn, con a0, n,m{0}

Non è necessario dimostrare questa proprietà in quanto è una diretta conseguenza della seconda proprietà dei radicali con il radicando sempre positivo.

Esempi

Applicando la proprietà:

(5)4=54=25

Allo stesso modo, con C.E: x1

(x+1)4=(x+1)4=(x+1)2

Radice di un radicale

amn=amn, con a0, n,m{0}

Dimostrazione

Si elevino all'nm-esima potenza entrambi i membri dell'uguaglianza:

(amn)nm=((amn)n)m=(am)m=a (per la prima proprietà fondamentale dei radicali)
(amn)mn=a (per la prima proprietà fondamentale dei radicali)

Poiché le nm-esime potenze dei due membri sono uguali (a=a), sono uguali anche le basi.

Esempi

Applicando la proprietà:

33=323=36

Allo stesso modo, con C.E:x0, n0  n1

xn1n=xn(n1)=xn2n

Portar fuori

anbn=abn, con a0, b>0, n{0}

Dimostrazione

Per il teorema del prodotto si ottiene:

anbn=annbn

Ma, per la seconda proprietà fondamentale dei radicale è ann=a, perciò:

anbn=annbn=abn

Esempi

Applicando la proprietà:

500=1005=105

Allo stesso modo, con C.E: x0:

x(x+1)2=(x+1)x

Varianti

Il teorema presenta le seguenti varianti, facilmente verificabili:

anxbn=axbn, con a0, b>0, n,x{0}
anx+kn=axakn, con a0, n,k{0}

Portar dentro

abn=anbn, con a0, b>0, n{0}

Dimostrazione

Elevando tutto alla n-esima potenza si ottiene:

abn=anb

Radicando ora il tutto sotto radice di indice n risulta:

anb=anbn

Quindi:

abn=anbn

Esempi

Applicando la proprietà:

103=1023=300

Allo stesso modo:

x3=3x2 per x0
3x2 per x<0

Varianti

Il teorema presenta le seguenti varianti, facilmente verificabili:

axbn=anxbn, con a0, b>0, n,x{0}
axakn=anx+kn, con a0, n,x{0}

Potenze ad esponente razionale

Tenendo conto di quanto detto finora, si ha che per a0

  • amnamn
  • amn1amn

Il primo enunciato si ottiene direttamente dalla definizione di radicale, il secondo applicando il teorema delle potenze ad esponente negativo.

Radicali quadratici doppi

a±b=a+a2b2±aa2b2

dove a>0, b>0e a2>b.

Per ogni numero complesso a0, ci sono n diversi numeri complessi b tali che bn=a, quindi il simbolo an non può essere usato univocamente. Se a=1, parliamo di radici n-esime dell'unità.

Somme di radicali

È importante ricordare che, in generale, è sempre (per a0, b0):

a+ba+b

tenendo presente che l'uguaglianza si ha se e solo se almeno uno tra a e b è 0.

Quindi, affermare che 2+3=5 sarebbe un gravissimo errore.

Dimostrazione

Partendo dalla disequazione:

a+ba+b

Elevando al quadrato si ottiene:

(a+b)2(a+b)2
a+b+2aba+b
2ab0

Poiché è a0 e b0 per ipotesi, è anche ab0, quindi la tesi è vera.

Generalizzazione

Il teorema è facilmente estendibile alle radici di indice n-esimo:

an+bna+bn, con a0, b0, n{0}

Casi in cui la somma è possibile

La somma di radicali è possibile solo se sono presenti radicali simili, cioè nel caso in cui:

akn+bkn=(a+b)kn, con k>0

Ad esempio:

102+52=(10+5)2=152
5+35=55+35=(5+3)5

Nel secondo esempio si tenga presente che vale n=nn.

Proprietà invariantiva dei radicali

La proprietà invariantiva dei radicali afferma che:

"Moltiplicando o dividendo sia l'indice di un radicale che l'esponente del suo radicando per un numero naturale diverso da 0, si ottiene un radicale equivalente a quello dato."

In simboli:

xn=xpnp, con x0, n,p{0}

Dimostrazione

Si elevi alla np potenza ciascuno dei due membri:

(xn)np=((xn)n)p=xp (per la prima proprietà fondamentale dei radicali)
(xpnp)np=xp (per la prima proprietà fondamentale dei radicali)

Si ottiene xp=xp, e, poiché le np-esime potenze dei due membri sono uguali, sono uguali anche le basi.

Esempi

Utilizzando la proprietà invariantiva è possibile semplificare i radicali, dividendo sia indice che esponente del radicando per uno stesso numero:

3510=355105=3

Allo stesso modo:

(x+1)1020=|x+1|

Si noti che nell'espressione è stato inserito il valore assoluto: questo perché, mentre il primo radicale (x+1)1020 esiste sempre, dato che ha il radicando elevato ad un indice pari, successivamente viene semplificato ed il suo radicando non è più elevato ad un esponente pari. Quindi è necessario inserire il valore assoluto, per fare in modo che l'uguaglianza si mantenga valida.

Casi particolari

La radice n-esima di 0 vale sempre 0, escludendo il caso in cui è n=0, poiché la radice di indice 0 ha significato solo se il radicando è uguale ad 1, ossia nel caso:

10={0}, poiché l'operazione inversa, n0, con n0, dà sempre come risultato il valore 1, quindi qualsiasi valore, anche complesso, di n è accettabile.

Inoltre, è sempre:

1n=1
n1=n

Razionalizzazione

Nelle elaborazioni di espressioni e formule algebriche, è spesso utile manipolare i radicali usando le relazioni scritte sopra, senza tentare di calcolare il valore di ogni singolo elemento. Ad esempio, se a e b sono due numeri positivi distinti:

(a+b)(ab)=aaab+babb=ab
(a+b)1=1(a+b)=1a+babab=abab

L'ultima relazione può servire per razionalizzare il denominatore di un'espressione o di un'equazione.

Radicali letterali

Può capitare, spesso in analisi, di trovare radicali letterali, ossia radici quadrate con radicando letterale. In questo caso, dapprima bisogna trovare la condizione di esistenza (chiamata anche C.A. Condizione di accettabilità, o C.R.R. Condizione di Realtà del Radicando), nel caso si lavori solo tra i numeri reali, per poi considerare sempre quando le lettere indicano numeri positivi o numeri negativi.

Un esempio di radicale letterale:

x+3x31n

Le condizioni di esistenza si ricavano nel seguente modo:

  • Per l'indice, è semplicemente n{0}, poiché è l'unico numero naturale per cui perde di significato;
  • Se l'indice è pari, per il radicando è necessario risolvere la disequazione frazionaria x+3x310, la cui soluzione è: x>1    x3.
  • Se l'indice è dispari, per il radicando basta imporre le condizioni di esistenza sul denominatore, ossia x310x1.

Pertanto il campo di esistenza del radicale è: C.E:  (x>1  x3)  (n0).

Note

Bibliografia

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Voci correlate

Collegamenti esterni

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