Polinomio separabile

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Template:F Un polinomio f(x) a coefficienti in un campo K si dice separabile se le sue radici sono distinte in una chiusura algebrica di K, ovvero il numero di radici distinte è uguale al grado del polinomio. Una definizione simile è quella di polinomio privo di quadrati (detto talvolta polinomio square-free): in particolare, nel caso in cui il campo K sia perfetto, i due concetti coincidono. In generale, f(x) è separabile se e solo se è privo di quadrati in ogni campo contenente K, e ciò vale se e solo se f(x) è coprimo con la sua derivata formale Df(x).

Si prova che tutti i polinomi irriducibili f(x)K[x] che hanno uno zero in un'estensione separabile di K sono separabili. Di conseguenza sono separabili tutti i polinomi a coefficienti su campi perfetti, e dunque i polinomi su campi di caratteristica 0 o su campi finiti.

Per quanto detto, è chiaro che ogni polinomio del tipo f(x)=xn1[x] è separabile, ma è immediato verificare direttamente che xn1 e f (x)=nxn1 sono coprimi e dunque che f è separabile su nel senso più forte. Si osservi tuttavia che questo procedimento non si può fare per polinomi del tipo f(x)=xpypFp(yp)[x], ove Fp(yp) è il campo finito con p elementi a cui si è aggiunta la potenza p-esima di un elemento y trascendente su Fp. Si ha infatti che f (x)=0 e dunque il massimo comun divisore tra f' e f è f stesso e quindi, dato che non è difficile provare che f è irriducibile, si ha che f non è separabile per nessuna delle due definizioni.

In generale, si prova che i polinomi irriducibili non separabili su un campo di caratteristica p sono esattamente i polinomi irriducibili che si possono scrivere come f(x)=g(xp) per un qualche polinomio g(x).

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