Partizione di un intervallo

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Template:F In matematica la partizione di un intervallo reale è un insieme di punti dell'intervallo che lo dividono in sottointervalli. Il concetto di partizione è usato per definire numerosi concetti come l'integrale di Riemann e la lunghezza di un arco.

Se l'intervallo è I=[a,b] la partizione di I è un insieme ρ={ti}i=0n

ρ={ti[a,b]:a=t0<t1<<tn=b}

La partizione dell'intervallo I definisce in modo naturale dei sottointervalli di I, come ad esempio:

I0=[t0,t1),I1=[t1,t2),,In1=[tn1,tn)

che costituiscono una particolare partizione dell'insieme [a,b]. Appare chiaro che le ampiezze dei singoli intervalli (Δti=ti+1ti) non devono necessariamente essere uguali.

Ampiezza di una partizione

L'ampiezza (o mesh) della partizione ρ è definita come:

|ρ|=max1inΔti=max1in(ti+1ti)

L'ampiezza di una partizione è usata nelle somme di Riemann.

Relazioni tra partizioni

Due partizioni si possono anche confrontare: una partizione π è più fine di un'altra π se i punti di π sono tutti presenti fra quelli di π, cioè se:

ππ.

Si dice che π è un raffinamento di π. Inoltre è evidente che se si uniscono i punti di due partizioni la nuova partizione così ottenuta è più fine, o al minimo fine allo stesso modo, delle precedenti. Tale relazione si indica con  π}π. Ovviamente vale:

|ρ(π)||ρ(π)|

che giustifica il nome "raffinamento".

Esempio

Dato l'intervallo [0,10] una partizione può essere {0,2,6,10}, un raffinamento {0,1,2,5,6,7,10}. L'ampiezza della prima partizione è 4, del raffinamento 3.

Voci correlate

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