Parantennaria uniceps

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Parantennaria uniceps (F.Muell.) Beauverd, 1911 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Gnaphalieae e sottotribù Gnaphaliinae). Parantennaria uniceps è anche l'unica specie del genere Parantennaria Beauverd, 1911.[1][2]

Etimologia

L'etimologia di Parantennaria è dovuta alla sua somiglianza con il genere Antennaria, ma con capolini più piccoli. Il nome Parantennaria è composto dalle parole greche "para" (= quasi) e "antennaria", che si riferisce al genere Antennaria.[3] L'epiteto specifico (uniceps) significa "con un unico capo". Questo perché la pianta ha un solo capolino alla sommità dello stelo.

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Gustave Beauverd (1867-1942) nella pubblicazione " Bulletin de la Société Botanique de Genève. Geneva" ( Bull. Soc. Bot. Genève ser. 2, 3: 256) del 1911.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione

Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo perenne dioico. I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice).[5][6][7][8][9][10]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta e scaposa e spesso si presenta alla base con un ciuffo fitto o brevemente strisciante. Sono inoltre piante stolonifere. Altezza media: 1 – 3 cm.

Foglie. Le foglie in sono disposte in modo alternato e fitto e sono quasi sempre sessili (la base è aderente al fusto). La lamina è intera e piatta con forme generalmente strette (lineari o lineari-cuneate), apice acuto e mucronato; i margini sono continui a volte revoluti (o concavi). La superficie è tomentosa o lanosa su entrambe le superfici (quella abassiale può essere glabra). Dimensione delle foglie: larghezza 0,5 – 2 mm; lunghezza 7 – 15 mm.

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da capolini solitari. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale di tipo disciforme (con fiori eterogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, glabre o pelose a consistenza cartacea, colorate (brune o violacee) e con forme da lanceolate a oblungo-ellittiche, sono disposte in modo più o meno embricato su 3 - 4 serie e possono essere connate alla base (strati di stereoma indiviso); talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta. Diametro dei capolini: 4 – 6 mm. Lunghezza delle brattee: 3 – 5 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:

  • fiori del disco esterni: sono femminili e filiformi a 2 - 4 denti:
  • fiori del disco centrali: sono funzionalmente maschili; la forma è tubulare a 4 - 5 denti.

In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio. Inoltre essendo la specie dioica i due tipi di fiori a volte non sono presenti contemporaneamente.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare; i lobi hanno una forma deltata o più o meno lanceolata. I colori della corolla sono porpora.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola e sono sagittate); le appendici apicali delle antere hanno delle forme da ovate a lineari e piatte; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).[7]
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma troncata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli apicali e dorsali oppure sono glabri. Le superfici stigmatiche sono separate.[7]
  • Fioritura: estiva.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono piccoli a forma variabile da oblunga a obovoidale; la superficie è glabra; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari. Il pappo è formato da setole capillari (piumose o barbate) libere. Lunghezza degli acheni: 0,6 – 1 mm. Lunghezza del pappo: 3 – 4 mm.

Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

La specie di questa voce è distribuita in Australia sud-est.[2] Habitat: cresce ad altitudini più elevate in habitat alpini e subalpini, ad altitudini più basse in canaloni freddi e umidi.[10]

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]

Filogenesi

Il genere della specie di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[15][16]

La sottotribù Gnaphaliinae è caratterizzata da portamenti di vario tipo con specie ginomonoiche e monoiche, da foglie con margini interi, da capolini disciformi omogami o eterogami e raramente radiati (o subradiati), dallo stilo con rami troncati e superfici stigmatiche separate apicalmente, da acheni glabri o con tricomi allungati e pappo ridotto.[17]

Il genere Parantennaria della specie di questa voce appartiene al gruppo Australasian clade, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae diviso in quattro sottocladi: Angianthus (specie effimere dell'Australia occidentale), Waitzia (specie perenni dell'Australia orientale), Cassinia (specie con portamento arbustivo) e Euchiton (specie perenni simili a piante lanose e alpine). In particolare il genere di questa voce, insieme al genere Basedowia E.Pritz, è posizionato alla base dell'intero gruppo dell'Australasian clade (in base agli ultimi studi filogenetici la specie Parantennaria uniceps potrebbe essere "sorella di tutto il resto del gruppo Australasian clade).[18].

I caratteri distintivi della specie Parantennaria uniceps sono:[9]

  • queste piante sono dioiche e stolonifere;
  • la parte abassiale delle foglie è glabra;
  • le setole del pappo sono libere.

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Antennaria uniceps F.Muell.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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