Fluminaria pinifolia
Fluminaria pinifolia (N.E.Br.) N.G.Berg., 2017 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae). Fluminaria pinifolia è anche l'unica specie del genere Fluminaria N.G.Berg., 2017.[1][2]
Etimologia
Il nome del genere (Fluminaria) deriva dalla vicinanza di questa specie ai corsi d'acqua alpini.[3] L'epiteto specifico (pinifolia) indica che le foglie sono simili a quelle dei pini (aghiformi).[4]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Nicholas Edward Brown (1849-1934) e Nicola Georgina Bergh nella pubblicazione " Taxon; Official News Bulletin of the International Society for Plant Taxonomy. Utrecht" (Taxon 66(6): 1434) del 2017.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Descrizione
Habitus. La specie di questa voce ha un habitus di tipo arbustivo. I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice).[6][7][8][9][10][3]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o scarsamente ramosa. Gli steli sono nudi nella parte basale. Altezza massima: 1 metro.
Foglie. Le foglie in genere sono disposte in modo alternato (raccolte soprattutto verso gli apici del fusto) e sono sessili. La lamina è intera con forme subulate strettamente lineari (abassialmente sono concave) e apice acuto. I margini sono continui e non sono revoluti, ma recanti piccole setole simili a denti (ispide al tatto). Il colore delle foglie è verde brillante e sono glabre su tutta la superficie. Dimensione delle foglie: lunghezza 30 mm; larghezza 2,5 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari). Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale peduncolato (i peduncoli sono verdastri e pubescenti) di tipo discoide (con fiori omogami) o disciforme (con fiori eterogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme turbinate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, glabre o pelose a consistenza cartacea, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e possono essere connate alla base (il stereoma è verde e glabro); talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori (raramente quest'ultime sono presenti); la forma è convessa, piatta, conica o colonnare. Lunghezza dei peduncoli: 15 – 100 mm. Dimensione dell'involucro: 10 x 6 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:
- fiori del disco esterni: sono molti su 1 – 3 serie e di tipo sub-radiato; sono femminili e filiformi; il tubo è scarsamente ghiandoloso;
- fiori del disco centrali: sono pochi; sono ermafroditi; la forma è strettamente campanulata.
In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4); i lobi hanno una forma deltata o più o meno lanceolata. I colori della corolla sub-ligulata sono: bianca di sopra e rosa o violaceo di sotto.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle forme da ovate a lineari e piatte; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).[8]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma variabile da subtroncata a ottusa; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli apicali. Le superfici stigmatiche sono separate.[8]
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono piccoli a forma variabile strettamente oblunga; la superficie è ricoperta di peli; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da 3 fasci vascolari (o costolature lunghe fino a 3 mm). Il pappo in genere ridotto, è formato da 12 setole capillari (piumose o barbate), alternate a squame molto corte e delicate.
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Africa meridionale (KwaZulu-Natal e Lesotho).[2] L'habitat preferito sono le rive dei corsi d'acqua a quote superiori di 1.200 metri.[3]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
Filogenesi
Il genere di questa specie è descritto nella tribù Gnaphalieae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) e in particolare nella sottotribù Relhaniinae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[15][16]
La sottotribù Relhaniinae (Relhania Clade) è un gruppo formalmente riconosciuto appartenente alla grande tribù delle Gnaphalieae. La sua posizione è "basale" ed è "sorella" al resto della tribù. La sottotribù è caratterizzata dall'avere un pappo ridotto, le foglie con pubescenza adassiale (la parte abassiale è ricoperta da ghiandole puntate) e solcate, i capolini solitari e i cromosomi diploidi con numero 14.[9] Relhaniinae, da un punto di vista filogenetico, è divisa in due cladi. Il genere di questa voce appartiene al secondo clade caratterizzato da foglie intere e prive di denti. Il secondo clade è formato da due subcladi: "Arrowsmithia/Macowania Clade" con i generi Arrowsmithia, Fluminaria (con foglie revolute e generalmente ricoperte di feltro bianco abassialmente) e il "Cape Clade" con i generi Leysera, Nestlera, Oedera e Rhynchopsidium (foglie evolventi o raramente con margini piatti e di solito ricoperte di feltro bianco adassialmente).[3]
Il cladogramma seguente, tratto dallo studio citato e semplificato, mostra una possibile configurazione filogenetica della sottotribù evidenziando la posizione del genere di questa voce.[3]
I caratteri distintivi della specie Fluminaria pinifolia sono:[3]
- la forma delle foglie è stretta, lineare-subulata, larghe 2,5 mm;
- i margini fogliari sono interi ma provvisti di setole fini;
- le ligule dei fiori periferici sono bianche di sopra e rosa di sotto.
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Athrixia pinifolia N.E.Br., 1895
- Macowania pinifolia (N.E.Br.) Kroner, 1980
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Template:Cita web
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita web
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- ↑ 8,0 8,1 8,2 Template:Cita.
- ↑ 9,0 9,1 9,2 Template:Cita.
- ↑ 10,0 10,1 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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Bibliografia
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Voci correlate
Collegamenti esterni
- Fluminaria pinifolia Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Fluminaria Royal Botanic Gardens KEW - Database