Arrowsmithia
Arrowsmithia DC., 1838 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae).[1][2]
Etimologia
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Augustin Pyramus de Candolle (1778-1841) nella pubblicazione " Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis ... (DC.)" (Prodr. [A. P. de Candolle] 7(1): 254) del 1838.[3]
Descrizione
Habitus. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo sub-arbustivo. I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice).[4][5][6][7][8][9]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta e ben ramificata.
Foglie. Le foglie in genere sono disposte in modo alternato, sono fitte e sono sessili. La lamina è intera con forme lineari o lineari-lanceolate e apice mucronato. I margini sono continui da revoluti a piatti. Entrambe le superfici sono sparsamente ghiandoloso-pubescenti (a volte bianco-lanose). Alcune foglie sono canalicolate e la venatura mediana è prominente.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini grandi e solitari). Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale peduncolato (o sessile) di tipo discoide (con fiori omogami) o disciforme (con fiori eterogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme da turbinate a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, a consistenza cartilaginea e colore verde, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e possono essere connate alla base; talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è sprovvisto di pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta. Dimensione dei capolini: maggiore di 8 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:
- fiori del disco esterni: sono subradiati e molti su una serie; sono femminili (raramente sono sterili) e ligulati;
- fiori del disco centrali: sono pochi; sono ermafroditi oppure talvolta sono funzionalmente maschili.
In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la forma della corolla normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4). I lobi terminano con una lamina strettamente ellittica a tre denti. Il colore della corolla è giallo (le forme ligulate sono più pallide).
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di ectesine, mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).[6]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è intero o biforcato con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma lineare e ottusa all'apice; possono essere ricoperti da penicilli dorsali. Le superfici stigmatiche sono separate ma confluenti all'apice.[6]
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono piccoli a forma ellissoide; la superficie è ricoperta da pochi peli doppi allungati; il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da 10 - 20 fasci vascolari (o coste). Il pappo in genere ridotto, è formato da setole capillari (piumose o barbate), poche e libere, alternate a corte scaglie simili a setole. Può essere caduco o persistente.
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[5][6]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
Le specie di questo genere sono distribuite in Sudafrica, Etiopia e Penisola Arabica.[2]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][7][8]
Filogenesi
Il genere di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) e in particolare nella sottotribù Relhaniinae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[14][15]
La sottotribù Relhaniinae (Relhania Clade) è un gruppo formalmente riconosciuto appartenente alla grande tribù delle Gnaphalieae. La sua posizione è "basale" ed è "sorella" al resto della tribù. La sottotribù è caratterizzata dall'avere un pappo ridotto, le foglie con pubescenza adassiale (la parte abassiale è ricoperta da ghiandole puntate) e solcate, i capolini solitari e i cromosomi diploidi con numero 14.[7] Relhaniinae, da un punto di vista filogenetico, è divisa in due cladi. Il genere di questa voce appartiene al secondo clade caratterizzato da foglie intere e prive di denti. Il secondo clade è formato da due subcladi: "Arrowsmithia/Macowania Clade" con i generi Arrowsmithia, Fluminaria (con foglie revolute e generalmente ricoperte di feltro bianco abassialmente) e il "Cape Clade" con i generi Leysera, Nestlera, Oedera e Rhynchopsidium (foglie evolventi o raramente con margini piatti e di solito ricoperte di feltro bianco adassialmente).[9]
Il cladogramma seguente, tratto dallo studio citato e semplificato, mostra una possibile configurazione filogenetica della sottotribù evidenziando la posizione del genere di questa voce.[9]
I caratteri distintivi del genere Arrowsmithia sono:[8]
- i margini fogliari sono fortemente revoluti;
- la superficie delle foglie è bianco-lanosa (più densa sulla superficie abassiale);
- il ricettacolo è privo di pagliette.
Elenco delle specie
Questo genere ha 12 specie:[2] Template:Div col
- Arrowsmithia abyssinica Sch.Bip. ex Walp.) N.G.Bergh
- Arrowsmithia conferta Benth.) N.G.Bergh
- Arrowsmithia corymbosa M.D.Hend.) N.G.Bergh
- Arrowsmithia deflexa Hilliard & B.L.Burtt) N.G.Bergh
- Arrowsmithia ericifolia Forssk.) N.G.Bergh
- Arrowsmithia glandulosa N.E.Br.) N.G.Bergh
- Arrowsmithia hamata Hilliard & B.L.Burtt) N.G.Bergh
- Arrowsmithia pulvinaris N.E.Br.) N.G.Bergh
- Arrowsmithia revoluta Oliv.) N.G.Bergh
- Arrowsmithia sororis Compton) N.G.Bergh
- Arrowsmithia styphelioides DC.
- Arrowsmithia tenuifolia M.D.Hend.) N.G.Bergh
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Homochaete Benth., 1872
- Klenzea Sch.Bip. ex Walp., 1843
- Macowania Oliv., 1870
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Template:Cita web
- ↑ Template:Cita web
- ↑ Template:Cita.
- ↑ 5,0 5,1 Template:Cita.
- ↑ 6,0 6,1 6,2 6,3 Template:Cita.
- ↑ 7,0 7,1 7,2 Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 8,2 Template:Cita.
- ↑ 9,0 9,1 9,2 Template:Cita.
- ↑ Template:Cita libro
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Arrowsmithia Royal Botanic Gardens KEW - Database