Esempi di campo magnetico

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Template:Torna a Punto di partenza per calcolare il campo magnetostatico nel vuoto è la legge di Biot-Savart, di cui il caso generale è:

𝐁0(𝐫)=μ04πV𝐉(𝐫)×Δ𝐫|Δ𝐫|3dV

dove Δ𝐫=𝐫𝐫 bisogna ricordare che 𝐫 indica la distanza dal sistema di riferimento del punto dove vogliamo calcolare il campo, 𝐫 indica la distanza dell'elemento di circuito, che è dV per circuiti di forma qualsiasi e dl per circuiti filiformi.

Filo rettilineo infinito

Campo magnetico per un filo percorso da corrente

Si consideri un filo rettilineo di lunghezza l molto grande percorso da corrente I nel senso positivo dell'asse z. Si vuole calcolare il campo magnetico in un punto P distante ortogonalmente dal filo di una quantità a. Dobbiamo poter sommare i contributi infinitesimi del campo prodotti da ogni tratto di filo d𝐥 distante da P di 𝐫, come in figura:

B0=μ04πIldlrsinαr3=μ04πIldlsinαr2

dove abbiamo svolto il prodotto vettoriale a numeratore e semplificato r. Possiamo agevolmente fare delle trasformazioni trigonometriche per facilitare il calcolo dell'integrale:

sinα=cosθ

poiché: l = a tan θ possiamo derivare l rispetto a θ: dldθ=acos2θ ed infine r=acosθ. Sostituendo dl ed r, si può integrare rispetto ad una sola variabile angolare θ che per lπ/2θπ/2:

B0=μ04πIl1r2sinαdl=μ04πIπ/2π/2cos2θa2cosθacos2θdθ=μ0I4πaπ/2π/2cosθdθ

Eseguendo l'integrale:

B0=μ0I4πa[sinθ]π/2π/2=μ0I2πa

Se il filo ha lunghezza L non grande abbastanza da poter approssimare allora bisogna tenerne conto: L=rsinθ e sinθ=Lr, dove con L si intende metà della lunghezza del filo considerato (non riferirsi all'immagine).

B0=μ0I2πaLa2+L2

considerando il punto P posto sopra il centro del filo. D'altra parte la legge di Biot-Savart per un filo rettilineo infinito è:

𝐁0(𝐫)=μ04πlId𝐥×Δ𝐫|Δ𝐫|3

Spira circolare

Vogliamo calcolare il campo magnetico sull'asse di una spira di raggio R. Il contributo d𝐁0 dell'elemento d𝐥 è:

d𝐁0(z)=μ04πId𝐥×Δ𝐫|Δ𝐫|3

d𝐥 è ortogonale a Δ𝐫, inoltre per ogni elemento infinitesimo d𝐥 della spira ce n'è un altro opposto che genera un campo d𝐁0 uguale in modulo, ma verso opposto. Quindi il campo magnetico risulta parallelo all'asse z:

d𝐁0z=dB0cosα

Integrando:

𝐁0=d𝐁0z=n^dB0z=μ0I4πcosα|Δ𝐫|2dl=μ0I4πcosα|Δ𝐫|22πR

sostituendo cosα=R|Δ𝐫| e |Δ𝐫|=R2+z2 si ottiene:

𝐁0(z)=n^μ0IR22(z2+R2)3/2

Nel caso che zR:

B0(z)=μ0IR22z3

Al centro della spira z=0:

B00=μ0I2R

Solenoide

Il solenoide di lunghezza L può essere considerato un insieme di N spire coassiali di raggio R. Il campo magnetico ha la direzione dell'asse del solenoide. Il campo magnetico in un punto dell'asse del solenoide può essere agevolmente calcolato applicando la legge di Ampère ad un circuito rettangolare formato da un lato corrispondente all'asse del solenoide (o un qualunque segmento parallelo all'asse e interno ad ogni spira), un secondo lato parallelo al primo ma esterno al solenoide, e i lati congiungenti simmetrici fra loro, otteniamo il risultato:

C𝐁0d𝐥=μ0nLI

dove n, la densità di spire, è uguale al rapporto tra N e L, e C è una qualsiasi linea chiusa concatenante la corrente I su tutte le spire (cioè N volte):

B0=μ0nI

Infatti con l'approssimazione di solenoide infinito, il campo magnetico esterno al solenoide è nullo, perché le linee di campo si debbono ricongiungere all'infinito e sono infinitamente rade all'esterno. I due lati congiungenti sono simmetrici ed il problema pure: il loro contributo è nullo.

Interno di un conduttore attraversato da corrente

Consideriamo un conduttore elettrico a sezione circolare di raggio R attraversato da una corrente I. Per la legge di Ampere:

C𝐁0d𝐬=2πrB=μ0I

Supponendo la corrente uniformemente distribuita all'interno del conduttore avremo una densità pari a:

j=IπR2

La corrente concatenata avrà un andamento, in funzione del raggio r della circonferenza attorno all'asse del conduttore, del tipo:

i(r)=Ir2R2

Dalla legge di Ampére:

2πrB=μ0jπr2=μ0Ir2R2

Da cui otteniamo:

B=μ0jr2=μ0Ir2πR20rR

Che rappresenta l'andamento del campo magnetico nell'interno di un conduttore in funzione della distanza dal centro. Come si nota il campo cresce in maniera lineare e proporzionalmente ad r. Giunti ad r=R, per r>R il campo decresce come 1/r.

Lamina piana infinita

Consideriamo una lamina piana indefinita percorsa da una corrente i unidirezionale. Se prendiamo un sistema di riferimento cartesiano, ed orientiamo opportunamente gli assi in modo da avere il piano delle coppie (x;y) coincidente con quello della lamina e la corrente diretta lungo 𝐱, allora seguendo la regola della mano destra il campo magnetico 𝐁 sarà diretto lungo 𝐲 e varierà lungo 𝐳. Infatti, quando z>0 varrà 𝐁=B𝐮𝐲 e per z<0 sarà 𝐁=B𝐮𝐲; pertanto, esso subirà una discontinuità tangenziale alla lamina, proprio nel passaggio all'interno della stessa (z=0). Dalla circuitazione calcolata attorno a questa discontinuità risulta:

B0=μ0jl2

Dove jl rappresenta la densità lineare di corrente (A/m) della lamina. Dalla differenza dei due campi lungo 𝐳 (che rappresentati vettorialmente sono opposti in segno), si ottiene il valore della discontinuità, ossia il doppio di B0.

Voci correlate

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