Eastwoodia elegans
Eastwoodia elegans Brandegee, 1894 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Solidagininae. Eastwoodia elegans è anche l'unica specie del genere Eastwoodia Brandegee, 1894.[1][2][3]
Etimologia
Il nome generico (Eastwoodia) è stato dato in onore di Alice Eastwood (1859–1953), botanica americana occidentale.[4] L'epiteto specifico ( elegans) deriva dal latino "elegans" (= di buon gusto, scelto, fine o selezionato).[5]
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Townshend Stith Brandegee (1843-1925) nella pubblicazione " Zoe; a Biological Journal" (Zoe 4: 397, pl. 30) del 1894.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Descrizione
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo subarbustivo, sono glabre e glutinose.[7][8][9][10][11][4]
Fusto. La parte aerea è eretta, semplice o ramosa.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato in fascicoli ascellari. La lamina è semplice, con margini interi (sparsamente cigliati), con forme da lineari a oblanceolate. Il colore è giallo-verde.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari) che composte da diversi capolini raccolti in formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale lungamente peduncolato di tipo disciforme. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. Le brattee, piatte e indurite alla base, con forme oblanceolate, con margini scariosi e a consistenza erbacea nella parte apicale, sono disposte in modo più o meno embricato su 3 - 5 serie. Il ricettacolo è provvisto di scaglie caduche a forma oblanceolata a protezione della base dei fiori; la forma è piatta o da convessa a conica.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono assenti;
- fiori del disco (centrali): sono da 30 a 40 con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Corolla: (solo fiori del disco) la forma è da cilindrica a imbutiforme-tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; il colore è giallo o giallo-forte.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[11][13]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[7] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti, brevi o lunghi a seconda della specie) e con le linee stigmatiche marginali separate.[14] I due bracci dello stilo sono lanceolati e papillosi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo;
- achenio: gli acheni, con forme strettamente obconiche e superficie liscia, hanno 3 - 4 nervature (o angoli) longitudinali e sono sericeo-strigosi;
- pappo: il pappo è formato da una serie di 5 - 8 scaglie lineari-lanceolate.
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in California.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
Filogenesi
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
- Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
- Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
- Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
- Baccharis lineage: include alcuni gruppi sudamericani.
- North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Eastwoodia (insieme alla sottotribù Pentachaetinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage". La sottotribù attualmente è divisa in 6 gruppi informali. Il genere di questa voce appartiene al gruppo "Unresolved genera" insieme al genere Columbiadoria (A.Gray) G.L.Nesom, 1991[2]
I caratteri distintivi della specie Eastwoodia elegans sono:[11]
- i capolini sono provvisti dei fiori del disco;
- le brattee dell'involucro hanno una forma oblanceolata;
- il ricettacolo è fornito di pagliette di protezione della base dei fiori;
- le scaglie del pappo (da 5 a 8), a forma lineare-lanceolata e appiattite sono disposte su 1 serie.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[11]
Note
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- ↑ 2,0 2,1 2,2 Template:Cita.
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- ↑ 4,0 4,1 Template:Cita web
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- ↑ 7,0 7,1 Template:Cita.
- ↑ 8,0 8,1 Template:Cita.
- ↑ 9,0 9,1 Template:Cita.
- ↑ 10,0 10,1 Template:Cita.
- ↑ 11,0 11,1 11,2 11,3 11,4 Template:Cita.
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Eastwoodia elegans Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Eastwoodia Royal Botanic Gardens KEW - Database