Denekia capensis
Denekia capensis Thunb., 1800 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (Basal grade) e sottotribù Denekiinae. Denekia capensis è anche l'unica specie del genere Denekia Thunb., 1800 e della sottotribù Denekiinae G.L.Nesom, 2020.[1][2][3][4]
Etimologia
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Carl Peter Thunberg (1743-1828) nella pubblicazione "Prodromus Plantarum Capensium, quas in Promontorio Bonae Spei Africes, annis 1772-1775, collegit Carol. Peter. Thunberg. Upsaliae " (Prodr. Pl. Cap. 2: 153 ) del 1800.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione. Il nome della sottotribù è stato definto dal botanico Guy L. Nesom (1945-) nella pubblicazione "Phytoneuron. Digital Publications in Plant Biology" (Phytoneuron 2020-53: 30) del 2020.[4]
Descrizione
Portamento. Le specie di questa voce hanno un habitus di tipo erbaceo perenne (anche annuale).[6][7][8][9][10][2][11]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta e molto ramosa. I fusti sono ghiandolosi. Altezza media: 70 cm.
Foglie. Le foglie in genere sono disposte in modo alternato e sono erbacee. La lamina è semplice e piatta con forme strettamente oblanceolate e margini dentati. La superficie abassiale è densamente tomentosa.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da 20 capolini raccolti in dense formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cupuliformi a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, a consistenza cartilaginea e stereoma indiviso, sono disposte in modo più o meno embricato su 1 - 2 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è piatta.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su una sola serie; la forma è corto-ligulata (zigomorfa) e bilabiata; sono privi di staminoidi;
- fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili (ovaie sterili).
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]
- Corolla: la forma della corolla alla base è più o meno imbutiforme, mentre all'apice è ligulata a 5 (raramente 3) denti (i fiori del raggio) o tubolare con 5 (raramente 4) lobi (i fiori del disco); i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata. I colori della corolla sono bianco o blu.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme concave; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][13]
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[6] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[14] I due bracci dello stilo sono troncati e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo; in alcune specie è presente un certo dimorfismo (gli acheni dei fiori del raggio differiscono dagli acheni dei fiori del disco);
- achenio: gli acheni, con forme ellissoidi e lateralmente compressi; la superficie è cosparsa di doppi peli allungati (a volte sono presenti delle ghiandole); la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; le setole con punte a forma di ancora non sono presenti;
- pappo: il pappo è formato da una sola serie di setole capillari e piumose.
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Africa (centrale e meridionale).[3] L'habitat tipico sono le sabbie e i fanghi dei ruscelli, le vasche e gli stagni prosciugati; si trova anche nelle praterie e nelle "selva di mopane" (si tratta di un tipo di bosco dell'Africa meridionale, dominato dall'albero del mopane Colophospermum mopane).[11]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
Filogenesi
Il genere della specie di questa voce è descritto nella sottotribù Asterinae, una delle quasi 40 sottotribù della tribù Astereae. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi: Basal grade - Bellis lineage - Aster lineage - Baccharis lineage e North American lineage.[2]
Il genere Denekia (insieme alla sottotribù Denekiinae) è incluso nel Basal grade che comprende il gruppo sudamericano-oceania delle sottotribù Chiliotrichinae, Celmisiinae e Oritrophiinae, i gruppi africani delle Homochrominae, Pteroniinae e Eschenbachiinae e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar (Madagasterinae). In particolare la sottotribù Denekiinae fa parte del sottogruppo dell'Africa/Madagascar/Asia sud-est.[2] In precedenti classificazioni questo genere era descritto all'interno della tribù Ghaphalieae.[10]
I caratteri distintivi della specie Denekia capensis sono:[2]
- i fiori esterni sono bilabiati;
- gli acheni dei fiori centrali ha delle forme ellissoidi o a turbina.
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
- Amphidoxa glandulosa Klatt
- Denekia glabrata DC.
- Selloa capensis Spreng.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Template:Cita pubblicazione
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 2,4 Template:Cita.
- ↑ 3,0 3,1 3,2 Template:Cita web
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- ↑ 11,0 11,1 Template:Cita web
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Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Denekia capensis Royal Botanic Gardens KEW - Database
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